Ferroni, Giorgio
Paola Dalla Torre
Regista cinematografico, nato a Perugia il 12 aprile 1908 e morto a Roma il 25 luglio 1981. Documentarista conosciuto e apprezzato negli anni Trenta, nel corso di [...] una lunga carriera F. si misurò con uguale abilità in quasi tutti i generi del cinema popolare (comico, poliziesco, melodrammatico, horror), contribuendo alla nascita del western all'italiana (si veda ...
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Fabrizi, Aldo
Redazione
Attore e autore teatrale, e attore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 1° novembre 1905 e morto ivi il 2 aprile 1990. Fu uno dei personaggi più rappresentativi [...] in Vivere in pace (1947) di Luigi Zampa. Sempre nel 1947 fu il protagonista di Tombolo ‒ Paradiso nero di GiorgioFerroni, singolare contaminazione tra i temi del Neorealismo e le atmosfere della cronaca nera e del melodramma. Dopo aver interpretato ...
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Gaslini, Giorgio
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, pianista e direttore d'orchestra, nato a Milano il 22 ottobre 1929. Musicista tra i più originali del jazz europeo, ha fuso felicemente procedimenti [...] di Miklós Jancsó, Un omicidio perfetto a termini di legge (1971) di Tonino Ricci, La notte dei diavoli (1972) di GiorgioFerroni, Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della Squadra mobile (1972) di Roberto Montero Bianchi, e ancora Il vero e il ...
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Benetti, Adriana
Melania G. Mazzucco
Attrice cinematografica, nata a Comacchio (Ferrara) il 4 dicembre 1919. Con la sua delicata figura e il sorriso malinconico ha rappresentato la ragazza innocente, [...] , il cupo melodramma Furia (1947) di Goffredo Alessandrini e soprattutto il torbido Tombolo, paradiso nero (1947) di GiorgioFerroni. Ambientato nella famigerata pineta toscana, questo film, discusso esempio di Neorealismo 'nero', offrì alla B. il ...
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Sonego, Rodolfo
Giuliana Muscio
Sceneggiatore, nato a Cavarzano (Belluno) il 27 febbraio 1921 e morto a Roma il 15 ottobre 2000. Autore di alcune tra le migliori commedie all'italiana (scritte da solo [...] . A guerra finita, fu consulente per uno dei primi film dedicati alla Resistenza, Pian delle stelle (1946) di GiorgioFerroni, ma, non ancora coinvolto dal cinema, si trasferì a Venezia per seguire la vocazione artistica. I suoi vivaci racconti ...
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De Concini, Ennio
Serafino Murri
Sceneggiatore, regista cinematografico, commediografo e giornalista, nato a Roma il 9 dicembre 1923. Autore versatile e prolifico, ha ideato storie di robusta e articolata [...] (1953) di Mario Soldati, fino a L'arciere di fuoco (1971), versione nostrana della leggenda di Robin Hood diretta da GiorgioFerroni. D. C. si collocò dunque fin dagli esordi in quella fascia di buon artigianato del cinema italiano che proseguiva la ...
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Macario, Erminio
Roy Menarini
Attore teatrale e cinematografico, nato a Torino il 27 maggio 1902 e morto ivi il 26 marzo 1980. Erede del teatro dialettale piemontese, mise a punto sulla scena il personaggio [...] produttivo ormai travolto dalla guerra (Il fanciullo del West, 1942, di GiorgioFerroni; La zia di Carlo, 1943, di Alfredo Guarini; Macario contro Zagomar, 1944, di Ferroni; L'innocente Casimiro, 1945, di Carlo Campogalliani), M. trovò in Carlo ...
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Lavagnino, Angelo Francesco
Lorenzo Dorelli
Compositore, nato a Genova il 22 febbraio 1909 e morto a Gavi (Alessandria) il 21 agosto 1987. Dedicò buona parte della sua carriera di musicista al cinema, [...] di Rodi, di Sergio Leone; Ulisse contro Ercole, 1962, di Mario Caiano; Il colosso di Roma ‒ Muzio Scevola, 1964, di GiorgioFerroni), del film di cappa e spada (Zorro, il ribelle, 1966, di Piero Pierotti) e di quello in costume (Beatrice Cenci, 1969 ...
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Tellini, Piero (propr. Giuseppe Piero)
Daniela Angelucci
Sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Firenze il 16 gennaio 1917 e morto ivi il 22 giugno 1985. Attivo soprattutto nel corso degli anni [...] , ed eccessivamente inclini ai toni patetici, Senza famiglia e Ritorno al nido, entrambi diretti nel 1946 da GiorgioFerroni, riduzioni dal romanzo di H.-H. Malot. Per Alberto Lattuada sperimentò invece atmosfere più autenticamente drammatiche: nel ...
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Serafin, Enzo (propr. Vincenzo)
Silvia Ponti
Direttore della fotografia e documentarista, nato a Venezia il 16 aprile 1912 e morto a Roma il 27 dicembre 1995. Dotato di fine sensibilità artistica, fu [...] che evidenzia la grande sensibilità di S. per i valori tonali dell'immagine, e il documentaristico Vertigine bianca (1956) di GiorgioFerroni, ottima prova delle qualità di S. nell'uso del colore; e soprattutto La steppa (1963) di Alberto Lattuada ...
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