BARGELLINI, Piero
Renato Bertacchini
Nacque a Firenze il 5 ag. 1897 da Carlo e da Adele Cestoni; dai tre ai diciassette anni crebbe in Mugello, fino a quando, per lo scoppio della prima guerra mondiale, [...] e della nascita della Repubblica col nuovo ruolo della Democrazia cristiana, il B., anche per la sua amicizia col "dossettiano" GiorgioLaPira, affrontò i problemi del rinnovamento politico e delle masse operaie alla luce di un cattolicesimo ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] »43; destino a cui si sottrae invece Giovanni Pasti, prete rivoluzionario in Salvador, sospeso a divinis, giornalista, convinto da GiorgioLaPira a «restar dentro» una chiesa che «non esaurisce nel temporale il suo messaggio»44.
Non lo esaurisce, ma ...
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PASQUALINO, Fortunato
Vincenzo Caporale
PASQUALINO, Fortunato. – Secondogenito di quattro figli, nacque a Butera (nei pressi di Caltanissetta) l’8 novembre 1923, da Luigi, carrettiere e mezzadro, e [...] un anno; nello stesso periodo conobbe a Firenze GiorgioLaPira. Laureatosi nel 1951, si trasferì per un breve Torino 1996. Per il teatro: Un cavallo per sua maestà, Frascati 1978; La locanda del Vangelo, Roma 1978.
Fonti e Bibl.: Manca a tutt’oggi ...
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OXILIA, Adolfo
Marco Giovannoni
OXILIA, Adolfo. – Nacque a Parma l’11 luglio 1899 in una famiglia di origine piemontese, primogenito di Felice e di Vittoria Fantina De Zanchi.
Il padre, ufficiale di [...] don Divo Barsotti, sia in relazione al processo di unificazione della famiglia umana particolarmente nei contributi di Ernesto Balducci e GiorgioLaPira. Il numero 85-86-87 (1957-58) fu dedicato al tema Unità nella diversità, in sinergia con il VI ...
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LODI, Mario
Adolfo Scotto di Luzio
La famiglia
Nacque a Piadena, in provincia di Cremona, il 17 febbraio 1922 da Ferruccio e da Maria Morbi, primo di tre fratelli (Fausto, di un anno più giovane; Sergio, [...] forma di quella che Michelangelo Pira ha definito la «bottega familiare» (cfr. La rivolta dell’oggetto. Antropologia Milani nell’agosto del 1963 grazie alla mediazione del giornalista Giorgio Pecorini, lo stesso che alla fine del decennio avrebbe ...
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