Primate d'Ungheria, nato nel 1442 a Erdöd (comitato di Szatmár), morto nel 1521 a Esztergom. Suo padre, Francesco, era vassallo nel feudo di Erdöd, della celebre famiglia Dragfi. Educato dal fratello Valentino [...] che va sotto il nome del capitano transilvano Giorgio Dozsa, sollevazione che il voivoda della Transilvania Giovanni Zapolya abbatté nei pressi di Temesvár (Timisoara). Tale sconfitta ridusse di molto la fama delvecchio primate. Uno dei suoi ultimi ...
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Uomo di stato romeno, nato il 20 agosto 1864 a Florica, presso il villaggio di Câmpulung, nella Valacchia, morto a Bucarest il 24 novembre 1927. Era primogenito di Ion B. Nel 1882 si recò a Parigi per [...] del 1 fu ministro del Demanio, del partito liberale e la presidenza deldeldeldeldeldel sentimento, che deldel suo popolo e nella ricchezza naturale deldeldeldeldel . rimase capo del governo fino a del reputazione politica del B. delvecchiodeldel ...
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Pittore e decoratore, nato a Verona il 5 aprile 1723, morto a Lendinara il 30 marzo 1797, scolaro di Antonio Balestra, fu artista precoce e fecondissimo. In una nota autografa compilata nel suo cinquantesimo [...] e un soffitto in casa Erbisti nella stessa città; e cinque tele col Padre Eterno in gloria e Storie delVecchio Testamemo nella cappella del Sacramento in S. Maria Maddalena di Desenzano. Più note sono, per la loro importanza e per la loro ubicazione ...
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Scrittore e scienziato, nato a Torino il 16 febbraio 1891, morto a Ivrea il 25 gennaio 1948. Nel 1914 si laureò in ingegneria nel Politecnico torinese. Per varî anni insegnò balistica all'Accademia di [...] , Genova 1933) a Profeti d'oggi (ivi 1947) a La nascita del Demiurgo (Torino 1948), il B. vagheggiò sempre questo miraggio, che non ritrovò una sua consistenza affettiva in taluni ritratti delvecchio mondo piemontese scomparso, che commemorò in una ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] quella dei ponti, dei quali era stato risparmiato solo Ponte Vecchio; nell'agosto 1945 rientrò a F. parte delle opere sostituito poi dal collega di partito Giorgio Morales nel 1989. Questi fu poi confermato dopo le elezioni del 1990 (in cui il PCI ...
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LOMBARDIA
Guglielmo Scaramellini
Elisabetta Roffia
Sandra Sicoli
Maurizio Caperna
(XXI, p. 419; App. II, II, p. 228; III, I, p. 1001; IV, II, p. 355)
La realtà lombarda è piuttosto variegata e complessa, [...] degli affreschi e delle sinopie del Pisanello in uno degli edifici della Corte Vecchia in Palazzo Ducale (1972). , a cura di P. Venturoli, Bergamo 1985; La chiesa di San Giorgio a Grosio, Grosio 1985; I Pittori bergamaschi. Il Seicento, iii, Bergamo ...
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(XXX, p. 836; App. II, II, p. 787; III, II, p. 667; IV, III, p. 268)
Al di sopra della media delle regioni meridionali italiane in base alla crescita dell'indice delle condizioni civili e sociali negli [...] stesso comune di Cagliari è però oggi meno popoloso, parzialmente a causa del decentramento abitativo verso i comuni adiacenti, molto di più in seguito alla ricostruzione di vecchi comuni che ne erano parte. L'area costiera più dinamica è quella di ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] 1949); i contrabbassisti Giorgio Azzolini (n. 1928), Berto Pisano (n. 1928), Giovanni Tommaso (n. 1941), uno dei leaders del Quintetto di Lucca, di Blakey e gli altri hardboppers della vecchia generazione, mentre si affermavano nuovi strumentisti.
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È per importanza demografica ed economica la seconda città della Lombardia.
È situata a 45°32′ lat. N. e 10°13′ long. E. tra l'Oglio e il Chiese, allo sbocco in pianura della Val Trompia (Mella), a 149 [...] del Duomo Vecchio, dalla quale furono tolte alcune pitture, che si conservano nella Pinacoteca Tosio e Martinengo. Un polittico, oggi nella R. Pinacoteca di Torino, firmato e datato dal 1458, al quale è possibile riferire un dipinto con S. Giorgio ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] gli ha permesso di guidare contemporaneamente tante opere grandiose. Vecchio e paralitico tanto che, come narra il Vasari, "era con gli esempî lasciati dalla scuola del Brunelleschi e da quella di Francesco di Giorgio. Ed ecco infatti la chiesa di ...
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Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...