ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] scritturale che reinterpretò i passi delVecchio Testamento come 'prefigurazione' del Nuovo; solo nel cristianesimo , appare chiaro che il concetto espresso nel mosaico di S. Giorgio deriva da una analoga mentalità, pur se trasferita in una concezione ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] Giorgio Bruno Zambruno.
Il regime commissariale terminò con l’assemblea del 6 settembre 1945, che segnava il ritorno del si può spiegare la debolezza della politica «nei confronti delvecchio Banco anche perché, al momento della sua crisi epocale, ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] il gruppo di tre comici (Carlo Taranto, Marco Santin e Giorgio Gherarducci) noto col nome di Gialappa's band ha contribuito i sacrifici degli ex combattenti faciliterà le resistenze delvecchio mondo, propiziando l'avvento di un regime autoritario ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] risposta più semplice è che Piero era venuto in sostituzione delvecchio Bicci ed era giusto che fosse lui a continuare. Strasburgo nel 1899, ma la cui circolazione raggiunse Francesco di Giorgio, Serlio, Daniele Barbaro, Vignola. Vi fu un’attualità ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] in rapporto ai bisogni del nascente Stato patrizio, che erano ben diversi da quelli delvecchio comune - comportava scelte ci fu un giro di vite anche a carico di S. Giorgio in Alga: dopo il 1407 molti canonici lasciarono la sede veneziana ...
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Sviluppo e articolazione della città
Elisabeth Crouzet-Pavan
Così come appare negli ultimi decenni del XIII secolo nella descrizione di Martino da Canal (1), Venezia è la città della pienezza. A questa [...] di velma tra i due monasteri di S. Croce e di S. Giorgio, ma il maggior consiglio riduce di 10 passi la superficie in conformità vi è un ampliamento dei lavori. Si demoliscono i muri delvecchio campanile, l'ufficio dei pesi e misure e un banco ...
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La conquista della Terraferma
Michael E. Mallett
Le origini dello Stato di Terraferma
Il 19 novembre 1405 le truppe veneziane entravano in Padova dopo un assedio durato più di un anno. Per l'impresa [...] veneto: problemi e aspetti, XV-XVIII secolo, a cura di Giorgio Borelli-Paola Lanaro-Francesco Vecchiato, Verona 1982; Alfredo Viggiano, Governanti e governati: legittimità del potere ed esercizio dell'autorità sovrana nello Stato veneto della prima ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] riguarda i seguaci del giudaismo e delvecchio pantheon romano delle divinità, Costantino dichiarò ai vescovi del suo tempo che diverse, cruente guerre civili in Scozia, Inghilterra e Irlanda? O Giorgio III – ‘l’ultimo re d’America’ –, che nel 1776 ...
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Le origini dell'identità lagunare
Massimiliano Pavan
Girolamo Arnaldi
Il patriarcato a Grado
Pare opportuno rifarsi a un'indicazione di Gian Piero Bognetti per iniziare la trattazione su quel periodo [...] area imperiale, cioè di Bisanzio, unica capitale delvecchio impero.
Ma la delimitazione territoriale era tutt' e nell'arte (A.A., 17), Udine 1980, pp. 41-56.
8. Giorgio Fedalto, in Antonio Carile - G. Fedalto, Le origini di Venezia, Bologna 1978, ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] dell’ing. Eugenio Miozzi, in Comune di Venezia-Fondazione «Giorgio Cini», Atti del convegno internazionale ‘Il problema di Venezia’, Venezia 1964, pp. 281-304.
59. Intervento di mons. Valentino Vecchi, ibid., pp. 225-228.
60. Unesco, Rapporto, pp ...
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Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...