di Giorgio Tartaro
Capitale dei Paesi Bassi (nel 2005 739.300 ab., e 1.453.000 l'agglomerazione urbana). Pur interessata da importanti e talvolta radicali trasformazioni, A. rappresenta un esempio di sviluppo [...] sul fiume-canale IJ, all'interno della zona portuale a nord del centro storico. Tra di esse spicca l'isola di Oosterdok ( grande blocco residenziale multicolore, che ricorda un vecchio magazzino interessato da successive stratificazioni edilizie; è ...
Leggi Tutto
Dei quattro marchesi di Monferrato con questo nome, i primi due furono di casa aleramica, gli altri appartennero alla dinastia dei Paleologi.
Bonifacio I, marchese di Monferrato e re di Tessalonica (1192-1207). [...] 1150, figlio terzogenito del marchese Guglielmo V il Vecchio (1135-90 circa), successore del fratello Corrado (1190-92 lungo sotto la tutela della madre e dello zio paterno Giovanni Giorgio. Partecipò all'incoronazione di Carlo V a Bologna e morì lo ...
Leggi Tutto
Città dell'Italia Meridionale, capoluogo del Molise (che oggi s'identifica con la provincia di Campobasso; v. molise), posta sul declivio sud-orientale di un'altura calcarea (794 m.), che si protende su [...] un lato della quale è il grandioso palazzo municipale. La parte vecchia della città, divisa in due quartieri (S. Maria la S. Giorgio (sec. XIII).
La città aveva intorno alla metà del sec. XVII circa 4200 abitanti. Ma la terribile pestilenza del 1656 ...
Leggi Tutto
Potente famiglia feudale, ebbe grandi possessi nel Novarese, in Val Sesia, nel Canavese e nel Vallese. Nel momento in cui godette il favore dell'imperatore Federico I, parve salire a grande potenza; ma [...] 1147-48 egli fu, col cognato marchese Guglielmo il Vecchio, alla seconda crociata e là dovette conoscere il cugino sorgenti del Rodano e rapporti feudali col vescovo di Sion. Questo ramo durò per tutto il 1300. Il ramo di S. Giorgio, padrone del ...
Leggi Tutto
LONGHENA, Baldassare
Giuseppe Fiocco
Architetto e scultore, nato a Venezia nel 1598, ivi morto il 18 febbraio 1682. Fu certo il più grande architetto veneziano; inteso questo nel senso di architetto [...] è l'insignificante monumento all'arcivescovo Severo in San Giorgio dei Greci, del 1619), ebbe la fortuna di crescere sotto la sul vecchio prototipo della Libreria.
Da questo spregiudicato eclettismo (si giova nella ghiera bassa del palazzo Pesaro ...
Leggi Tutto
Storica dell'arte, nata a Firenze il 2 aprile 1927. Laureatasi a Firenze nel 1949, è stata libera studiosa fino al 1958, svolgendo attività di assistente presso il Magistero di Firenze dal 1954 al 1958. [...] d'arte del Cinquecento (3 voll., 1971-77) e, inoltre, la cura e il commento delle Vite di Michelangelo di Giorgio Vasari (5 mostre soprattutto fiorentine e i relativi cataloghi: Palazzo Vecchio. Committenza e collezionismo medicei (in occasione della ...
Leggi Tutto
Ultimo figlio del margravio Federico, della linea dei Brandenburgo-Ansbach. Nato il 16 maggio 1491, fu avviato alla carriera ecclesiastica. Ventenne appena, i cavalieri teutonici lo elessero a loro gran [...] Fin dal 1524 il vescovo di Samland, Giorgio Polentz, passò pubblicamente alla nuova dottrina; nel - che preparò la non lontana costituzione del moderno stato di Prussia. Per allora, il , senza che il duca, ormai vecchio e logoro nelle forze fisiche e ...
Leggi Tutto
Dinastia araba nelle Baleari e nell'Africa settentrionale, discendente da un ‛Alī ibn Yūsuf, capo di una tribù berbera donde uscirono gli Almoravidi, il quale aveva sposato una parente di Yūsuf ibn Tāshufīn, [...] di portare la lotta contro gli Almohadi nel centro stesso del loro impero, in Africa, sbarcò all'improvviso a Bugia con Africa. Quando in Tunisia sorse la dinastia degli Ḥafṣidi, il vecchio capo dei Benī Ghāniyah non riuscì a tener loro testa: ...
Leggi Tutto
. L'atto dell'accomodare (lat. commodus) dell'adattare; anche accomodazione. È termine in uso nell'esegesi biblica. In maniera generale si riferisce all'uso di citare frasi e passi delle Scritture in un [...] che tutti i fatti della rivelazione in generale, la creazione, il vecchio e il nuovo patto, l'incarnazione di Cristo compresa, non agli autori e difensori di quell'accomodamento liturgico-pratico del cristianesimo agli usi e tradizioni cinesi, che fu ...
Leggi Tutto
1. Figlio di Eupite (Εὐπείϑης), è secondo l'Odissea il più scellerato e il più insolente dei proci, i pretendenti di Penelope. Benché dovesse gratitudine a Ulisse, che ne aveva accolto il padre straniero [...] la coppa per bere. Il padre cerca di vendicarlo, ma ha la peggio, ed è ucciso dal vecchio Laerte, al quale Atena dà forza soprannaturale.
Del tutto isolata è la notizia dello pseudo-Apollodoro, Epit. Sab., 237, 3, che Penelope gli avesse ceduto ...
Leggi Tutto
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...
vannacciano agg. Del militare e politico italiano Roberto Vannacci; relativo alla sua ideologia e alle sue prese di posizione. ◆ E invece qui non c’è bisogno di entrare nel merito del pensiero vannacciano, perché ciò che importa non è tanto...