Antica famiglia magnatizia boema, che ha preso il nome dal castello (poi città) omonimo e ha avuto capostipite Diviš, (inizî sec. 12º). Di essa si ricordano: Zdeněk (1400-1476), guerriero e diplomatico [...] che organizzò i nobili cattolici contro re Giorgiodi Podĕbrady, e nella lotta fra Giorgio e Mattia Corvino fu da questo nominato capitano supremo del regno diBoemia; e Kašpar Maria (1761-1838), paleontologo e botanico. ...
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MINIATURA
Paolo D'ANCONA
Giulio Carlo ARGAN
Ernst KUHNEL
. È l'arte di dipingere in piccole proporzioni con colori all'acquerello su carta, pergamena, avorio, ecc. La parola deriva da minium, il colore [...] il fervore della vita civile sotto il ducato degli Estensi. Nei lavori diGiorgiodi Alemagna, di Guglielmo Giraldi, di Franco de' Russi, di Taddeo Crivelli, di Marco dell'Avogaro, di Martino da Modena, le forme del Rinascimento si affermano in pieno ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] Maria e Anna ai principi protestanti Guglielmo d'Olanda e Giorgiodi Danimarca, si volse a un'aperta azione a favore straniere penetrate in conseguenza del matrimonio del re con Anna diBoemia nel 1382. Questo stile è caratterizzato da un maggiore ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] sottili e snelle, tendono verso la fine del secolo a una maggior pesantezza che deriva forse dall'imitazione dei vetri diBoemia (lavori di Giuseppe Briati, morto nel 1772); lampadarî e specchi, anche incisi, sono fra i prodotti più tipici o più noti ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] o quasi senza esercito, chiesero protezione e potenza agli eserciti senza patria, alle compagnie dei mercenarî lasciate da Giovanni diBoemia, Ludovico il Bavaro, Luigi d'Ungheria, piovute da ogni parte al richiamo delle paghe e del bottino; quel che ...
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ORIENTE, Questione d'
Francesco COGNASSO
Con questa espressione s'intende l'insieme dei varî problemi politici, etnici, economici, religiosi relativi alle regioni che, dopo essere state parte dell'impero [...] in Boemia; 18 settembre 1833), riconoscevano lo statu quo del trattato di Unkiar Skelessi.
Il governo di dopo la rivoluzione greca del 1862, l'elezione del candidato inglese Giorgiodi Danimarca a nuovo re dell'Ellade; la cessione delle Isole Ionie ...
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TICINO, Cantone (A. T., 20-21)
Carlo Guido MOR
Piero BIANCONI
Manfredo VANNI
Il Canton Ticino è uno dei cantoni della Confederazione svizzera, e si estende nel versante meridionale delle Alpi Centrali [...] il Tamaro (1966 m.), il San Salvatore (915 m.), il San Giorgio (1100 m.) e il Generoso (1695 m.). Mancano del tutto i ; A. Abbondio il Giovine di Ascona esercitò la sua arte di medaglista alla corte diBoemia.
Nel Ticino il Rinascimento lasciò ...
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PARMA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Nestore PELLICELLI
Antonio BOSELLI
Omero MASNOVO
Alberto BALDINI
Tammaro DE MARINIS
Guido GASPERINI
Città dell'Emilia, capoluogo di provincia, tagliata da [...] Bergonzi all'architetto Giorgio da Erba, a cui si devono anche le chiese di San Michele (1514) e di San Marcellino (1540 al pontefice a quella a Ludovico il Bavaro e poi sotto Giovanni diBoemia, finché le lotte tra i Correggesi e i Rossi la fanno ...
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USSITISMO
F. M. BARTOS
. Movimento religioso che prende il nome da Jan Hus e che ha grande importanza nella storia politica e religiosa della Boemia.
Il movimento risale nei suoi primordi al movimento [...] nel 1452 anche il Tábor si sottopose all'autorità di Rokycana. La fioritura dell'ussitismo, avvenuta dopo l'elevazione dell'ussita Giorgiodi Poděbrady al trono diBoemia, prese agli occhi di Pio II così minacciose proporzioni che egli si risolse ...
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