CASTRIOTA, Giovanni
Franca Petrucci
Figlio di Giorgio, l'eroe albanese detto Scanderbeg, e di Andronica (o Donica) Comneno, nacque in Albania probabilmente nel 1450. Alla morte del padre (17 genn. 1468) [...] esplicò una certa attività bellica di cui non si conoscono però i dettagli, ottenne dal sovrano, a ricompensa dell'opera da lui nel 1500, Ferrante, poi duca di San Pietro, Giorgio e forse Federico ed una figlia.
Fonti e Bibl.: Ferdinandi primi ...
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BERARDO (Bernardo)
Silvano Borsari
B. era arcidiacono di Foligno (secondo la tradizione locale sarebbe nato in quella città, figlio di Ugolino Merganti, nobile folignate), quando il cardinale Ranieri [...] Pietro Capocci di S. Giorgio al Velabro, successo a nelle ultime lotte tra l'imperatore Federico II e Innocenzo IV che, , Foligno 1653, p. 84; F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, I, Venetiis 1717, coll. 699, 1067; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia ...
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BORGOGELLI (de Burghisellis), Bartolomeo
Antonio L. Pini
Di nobile famiglia, originaria di Forlì e stabilitasi a Fano intorno al 1340 nacque alla fine del sec. XIV da Francesco e da Ghigiluzia Baglioni. [...] Fano da parte dell'esercito di Federico da Montefeltro, si recava a PietroMichele da San Giorgio, a. 1452, c. 23; Rogiti diAntonio e Domenico da San Giorgio, a. 1454, a cura di V. Bartoccetti, in Studia picena, I (1925), p. 30; P. M. Amiani, Memorie ...
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Margadonna, Ettore Maria
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore, nato a Palena (Chieti) il 30 novembre 1893 e morto a Roma il 28 ottobre 1975. Con la sua innata vena ironica, arricchita da una profonda [...] Alberto Lattuada M. aveva esplorato con realismo i bassifondi torinesi con Il bandito (1946), scritto Senza pietà (1948), sceneggiato con Federico Fellini e Pinelli, fu l'incontro Sordi, in Il moralista (1959) di Giorgio Bianchi e in Gastone (1960) di ...
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BADOER, Stefano
Giorgio Cracco
Quanto è noto di questo nobile veneziano si riferisce alla sua attività di politico, di reggitore e di giurista svolta negli anni 1227-1242. Venne chiamato nel 1228 alla [...] anche di Genova, il Regno di Sicilia al dominio di Federico II. Tornato in patria, lo attendeva l'impresa contro la Serenissima ottenne larghi vantaggi politici ed economici, tra i quali la libertà di fornirsi illimitatamente del frumento prodotto ...
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BOTTO
Rosalba Amerio Tardito
Famiglia di scultori in legno e intagliatori, originaria di Savigliano, operosa in Piemonte nel sec. XVII. Oltre al più noto Pietro e ai suoi figli Bartolomeo e Carlo Francesco, [...] la famosa galleria di Carlo Emanuele I, compiuta sotto la direzione di Federico Zuccari, e per il bucintoro ducale ); M. Bernardi, Il Palazzo reale..., Torino 1959, pp. 58 (per Giorgio), 45, 58 (per Giov. Battista e Secondo Antonio); L. Mallé, ...
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BOBONE
Giovanni Nicolaj
Unicamente con questo nome ("Bobo Ursinus" o "Bobo Romanus de Ursinis" non compare mai nelle sottoscrizioni) è attestato un cardinale della seconda metà del sec. XII, che per [...] di Verona tra Lucio III e Federico Barbarossa, anche se dai documenti possibilità che il Bobone diacono di S. Giorgio possa essere Bosone di Arles è pura e Bibl.: J. von Pflugk-Harttung, Acta pontif. Rom., I, Tübingen 1880, pp. 313, 331, 333, 349; II, ...
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ACQUAVIVA (Acquaviva d'Aragona), Giulio Antonio
Giuseppe Coniglio
Figlio primogenito di Giosia e di una sorella di Iacopo Caldora, successe nel 1452 al padre nei titoli e nei feudi, che ampliò notevolmente [...] della vittoria, dalle forze di Giorgio Castriota Scanderbeg. Passato poi all' anno successivo fece parte del corteggio di Federico d'Aragona nel viaggio in Borgogna, per di Pisa e passando poi a sostenere i Senesi ribelli contro Firenze (1479). ...
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BERARDO (Bernardo) da Padula
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Magister e consanguineus del cardinale Rinaldo di Ostia, più tardi papa col nome di Alessandro IV, B. nacque a Padula nel Salernitano probabilmente nella prima metà del [...] trono di Federico II, dovette influire non poco sulla decisione del papa.
È possibile avanzare l'ipotesi che i primi progetti di istituendo come cattedrale la chiesa dei S S. Massimo e Giorgio.
Nella lotta tra il pontefice e Manfredi, la città dell' ...
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BOCCADIFERRO, Gerolamo
Piero Craveri
Nacque a Bologna nel 1552 da Francesco e Giovanna Fasanini e fu nipote del filosofo Ludovico. Avviatosi nel 1566 agli studi di lettere e filosofia, ebbe per maestro [...] , per il cardinale Federico Borromeo, contro il governatore di Milano (cfr. del B. i Consilia sex pro Immunitate a Bologna il 1º marzo 1623, e fu sepolto nella chiesa di S. Giorgio.
Bibl.: G. F. Tomasini, Elogia virorum..., Patavii 1644, pp. 124 s ...
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diniano
s. m. e agg. Sostenitore di Lamberto Dini; che si richiama alla sua linea politica. ◆ Anche Letizia Moratti si è lasciata lusingare dal «workshop» diniano. (Foglio, 28 ottobre 1999, p. 1, Prima pagina) • Il ricordo di questo «giallo»...
gattomane
agg. (scherz. iron.) Che è fissato per i gatti, che ama smodatamente i gatti. ◆ Per i gatti ricchi e per i loro padroni prospera a Roma, in via Federico Cesi, un negozio unico nel suo genere in Italia: […] Amore per i gatti o consumismo...