Giuliano Vigini
Best-seller
Gli eredi dello zio Tom
Che cosa è
un best-seller
di Giuliano Vigini
5 maggio
Si inaugura il Salone del Libro di Torino che vede la partecipazione di 1200 editori e oltre 1500 [...] la persona che lo possiede lo considera un segno d'appartenenza culturale e sociale, da esibire tra gli media fece nascere in Inghilterrai famosi tascabili Penguin books Il giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani (1962). Accanto agli italiani ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] eventi Pinelli-Valpreda, trionfò dappertutto nel mondo, specie in Inghilterra, dove si contarono ben sei versioni in pochi anni, di Giorgio Bertani, così come, per i tipi di Gabriele Mazzotta, D. Fo - V. Franceschi, Compagni senza censura, I-II, ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] corrispondenza inedita con quest'ultimo e con Giorgio Bàrberi Squarotti.
L'impiego alla Olivetti Olivetti compì nel 1957 viaggi in Inghilterra e in Francia; mentre nel giugno Tra i vari viaggi con conferenze e letture in molte città d’Italia e ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] d'animo risentito e amareggiato del Castiglione. Egli infatti non esita in essa ad accusare un confratello, Giorgio la Germania, l'Inghilterra ed ormai anche s., III (1953), pp. 401-36; G. Zama, I Ricordi di S. C., in Studi romagnoli, VI(1955), pp ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] a pensare di espatriare in Inghilterra o negli Stati Uniti d'America, paese che esercitò . Detenuto nel forte di S. Giorgio, il G. non fu consegnato vedano l'edizione delle Lettere, a cura di G. Carducci, I-II, Livorno 1880-82, e l'altra a cura di ...
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CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] di Ansedonia (che invece si chiamò Lettere d’oggi), conobbe Giorgio Caproni, con il quale restò in contatto fino . Tra i numerosi viaggi compiuti in questo periodo per conferenze in Italia e all’estero, soprattutto in Francia e Inghilterra, quello ...
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BILLANOVICH, Giuseppe
Carlo Vecce
Nacque a Cittadella (Padova) il 6 agosto 1913 da Eugenio, medico, appartenente a una famiglia originaria di Traù in Dalmazia, e da Maria Ciani.
La formazione, 1930-1936
Dopo [...] Padova (dal 1936), dimostrandosi già, per i suoi studenti, un modello di vita ( preziose furono Giorgio Pasquali e all’estero, in Inghilterra, come aveva fatto Lezioni di filologia petrarchesca, a cura di D. Losappio, introduz. di G. Frasso, ...
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BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] Austria, Germania, Francia, Spagna, Grecia, Inghilterra e Stati Uniti. L'Accademia svedese lo 48-56; L. D'Ambra, A proposito del teatro completo di R. B., I, in Il Fanfulla della domenica, 19 sett. 1909; Id., Conclusioni intorno a "I Pazzi" di R. B ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] sua parte, si trasferì perciò in Inghilterra, sebbene l'università di Parigi avesse corso delle sue controversie con i conti di S. Giorgio e Bösing (Szent György- in Giorn. stor. d. letter. ital.,LXXVI (1920), pp. 27-36; I. Hegedüs, Hieronymus Balbus ...
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Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] d’ininterrotta fortuna, dalle origini al Novecento (notevoli i sonetti, o i componimenti che al sonetto direttamente s’ispirano, di Giorgio per la Francia, ai poeti della Pléiade; per l’Inghilterra, a William Shakespeare e a John Milton).
Si citano ...
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scozzese
scozzése agg. e s. m. e f. – 1. Della Scòzia (ingl. Scotland), regione settentrionale della Gran Bretagna: il popolo s.; la lingua s. (o lo scozzese, s. m.), la lingua parlata in Scozia, appartenente al gruppo delle lingue celtiche...