FERMO (Firmum Picenum, Φίρμον; etnico Firmanus)
G. Annibaldi
Antica città del Piceno della Regione V Augustea, a m 216 d'altitudine, tra le valli del Tenna e dell'Ete, a 5 miglia dal mare, a 15 da Falerio, [...] o Firmanorum, presso Torre di Palme (Porto S. Giorgio).
Precedentemente alla conquista romana, F. fu senza dubbio presa e ripresa da Belisario e Totila (Procop., Bell. Goth. iii, ii, 39; 12, 12 ss.). Sotto gli esarchi di Ravenna continuò ad essere ...
Leggi Tutto
Vedi SERDICA dell'anno: 1966 - 1973
SERDICA (v. vol. vii, p. 207)
T. Ivanov
Centro antico corrispondente all'attuale Sofia. Situato sulla importante arteria romana Singidunum-Constantinopolis.
I reperti [...] Avari e dagli Slavi.
Di S. viene fatta menzione anche nelle antiche fonti: (Ptolom., iii, ii, 7; Tab. Peut. [Miller, I. R., cc. 533-34; 579]; It. stato trasformato nella chiesa di Sveti Gheorghi (San Giorgio), in ottimo stato di conservazione.
S. era ...
Leggi Tutto
CAMERINO (Camerinum, Καμαρῖνον, Καμέρτης)
L. Mercando
Città della Regione VI Augustea (Umbria) ai confini con il Picenum, poco lontana dalla valle del fiume Chienti, oggi Camerino (Ptol., 3, I, 46; Strabo, [...] specialmente presso il borgo S. Giorgio. Questo fatto induce a supporre che , Dict. of Greek and Roman Geography, s. v.; H. Nissen, Italische Landeskunde, Berlino 1902, II, p. 388; K. J. Beloch, Röm. Geschichte, Berlino-Lipsia 1926, pp. 440; 443 ...
Leggi Tutto
Vedi SERDICA dell'anno: 1966 - 1973
SERDICA (Colonia Ulpia Serdica)
A. Frova
È l'odierna Sofia; il centro antico corrisponde al luogo della città moderna. Fu sottomessa da Licinio Crasso (29 a. C.); [...] e le prime monete battute da S. sono della metà del II sec. d. C. (molti edifici vi sono rappresentati); essa bagno romano del III sec. d. C. fu trasformato nella chiesa di S. Giorgio nel V secolo. Al VI sec. risalirebbe la basilica di S. Sofia (per ...
Leggi Tutto
Vedi ANAGNI dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ANAGNI (v. vol. i, p. 338)
M. Mazzolani
L'area urbana, limitata in età arcaica alla parte più elevata dell'altura, e difesa da speroni in opera poligonale di [...] versante settentrionale, databile tra la fine del III e la metà del II sec. a. C., in cui compaiono tre grandi pilastri liberi sormontati Pontificio Collegio Leoniano e sul colle di S. Giorgio. Tombe pertinenti al nucleo urbano arcaico e databili ...
Leggi Tutto
PLANINA (Planina)
G. Annibaldi
Città dell'interno del Piceno nella Regione V Augustea, menzionata da Plinio (Nat. hist., iii, iii); demotico Planinenses o Pleninenses (C. I. L., iii, 6202; v, 6441; vi, [...] di S. Eutizio a N, l'altra di S. Apollinare ad E e la terza di S. Giorgio di Morro Panicale ad O.
Bibl.: C.I.L., II, p. 544; H. Nissen, italische Landeskunde, Berlino 1902, II, p. 419; G. Colucci, Antichità picene, Tomo IV, Fermo 1796, p. 117 e XXI p ...
Leggi Tutto
Vedi CEFALONIA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CEFALONIA (v. vol. ii, p. 452)
Red.
Sul promontorio di S. Giorgio sono stati esplorati i resti di un tempio del quale da tempo erano visibili alcune colonne [...] , databile alla metà del III secolo. Sono stati individuati anche mosaici appartenenti a case di periodo romano (II sec.) realizzati probabilmente dalle stesse maestranze alle quali si devono i mosaici di abitazioni rinvenute sul lato orientale ...
Leggi Tutto
FERRARA
N. Alfieri
La più giovane delle grandi città italiane, sorta sulla biforcazione dei due rami principali del Po antico, il Volano e il Primaro (il luogo detto dei "Trigaboli" da Polibio, ii, [...] fronte ad esso, presso la chiesa di S. Giorgio sulla riva opposta, ebbe sede la primitiva diocesi traslocata di Ferrara, in Atti e Mem. Dep. ferrar. di St. patria, XXI, 1912, fasc. II, pp. 1-2; A. Solari, Le origini di Ferrara, in Historia, VI, 1932, ...
Leggi Tutto
detoscanizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza del modello toscano. ◆ Certo, la partita non è conclusa, anzi siamo all’inizio, ma alle 23,30 [Claudio] Martini sente di avercela fatta e dice: «Anche se la cautela è d’obbligo, bisogna pur dire...
giorgino
s. m. – 1. Moneta d’argento coniata sotto Alfonso II d’Este (seconda metà del sec. 16°) nella zecca di Ferrara, con i tipi del duca al diritto e di san Giorgio a cavallo al rovescio; la coniazione fu continuata dagli Estensi a Modena...