LIECHTENSTEIN, Giorgio di
Daniela Rando
Nacque intorno alla metà del XIV secolo da una famiglia di origine ministeriale, poi denominata dal castello di Liechtenstein, presso Vienna, che, a partire dal [...] la nobiltà boema, la fedeltà a Sigismondo di Lussemburgo e le relazioni con Giovanni XXIII a farne uno dei mediatori nella vicenda di Jan Hus: il 28 novembre il L. fu tra coloro che i cardinali inviarono al teologo boemo per indurlo a un'audizione e ...
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PANZA di Biumo, Giuseppe
Roberta Serpolli
PANZA di Biumo, Giuseppe. – Nacque il 23 marzo del 1923 a Milano da Ernesto – nominato conte di Biumo dal re d’Italia Vittorio Emanuele III nel 1940 – e da [...] LeWitt, Robert Barry, Hanne Darboven, Ian Wilson, Hamish Fulton, Jan Dibbets e altri.
In quel periodo il ruolo di Panza l’arte, diede avvio alla collaborazione con il fotografo Giorgio Colombo.
Dal 1976 interruppe gli acquisti, principalmente a causa ...
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LOMELLINI, Giacomo
Maristella Cavanna Ciappina
La compresenza nelle ascrizioni alla nobiltà di Genova di due omonimi con lo stesso patronimico (di Agostino) rende problematica la corretta individuazione: [...] Collegi in continue sedute discutevano sulle richieste del generale Jan Karel Chotek, inviato da Maria Teresa d'Austria per , il L. escluse quello dei prelevamenti dal Banco di S. Giorgio "subìti" dalla nobiltà per l'emergenza comune in atto, perché ...
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GIOCCHI (Ciocchi), Ulisse
Sabina Brevaglieri
Figlio di Bastiano, di famiglia benestante, nacque a Monte San Savino fra il 1560 e il 1570. La sua intensa attività per chiese e confraternite della città [...] a Carmignano (1601) e l'affinità stilistica con la Natività di S. Giorgio a Castelnuovo, minano in profondità la tesi di una presenza del G. in soluzioni figurative fiamminghe di Cornelis Cort e Jan Sadeler. Sull'aggiornamento nei confronti della ...
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BUCCELLA (de Buccellis), Niccolò
Domenico Caccamo
Nato a Padova, in data imprecisabile, di modesta origine borghese - suo padre era libraio e fornitore dello Studio patavino -, il B. fu l'unico della [...] di abbandonare Padova.
Da tempo in rapporti con Giorgio Biandrata, che godeva di una solida posizione alla Jana Zamoyskiego kanclerza i hetmana wielkiego koronnego (L'archivio di Jan Zamoyski, cancelliere e grande atamano della corona), a cura di ...
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BONGIOVANNI, Berardo
Domenico Caccamo
Nato a Roma da antica famiglia di origine recanatese, vi compì gli studi di diritto e di teologia. Il 4 marzo 1537 fu innalzato da Paolo III al vescovato di Camerino, [...] pericolosi: Pier Paolo Vergerio, Andrzej Frycz Modrzewski, Jan Łaski, il ministro calvinista Stanisław Lutomirski, il greco tutti gli stranieri eretici, nominando espressamente gli italiani Giorgio Biandrata e Gian Paolo Alciati, allora attivi nel ...
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DAUPHIN (Dolfin), Olivier
Graziella Martinelli
Figlio di Louis, nacque intorno al 1634 a Troyes, in Francia, come si rileva dall'atto di morte. Ancor giovanissimo, raggiunse in Italia jean Boulanger, [...] e sei santi (Sassuolo, chiesa di S. Giorgio), da cui viene mediata la struttura, discesa a s., 294. 383; 111, pp. 28 s., 268, 321; L. Righi, Note su Jan van Gelder, pittore fiammingo alla corte estense, in Atti e mem. d. Deputazione di storia Patria ...
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CANINI, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque ad Anghiari, nel 1551circa, dal nobile Gualtieri fratello dell'orientalista Angelo. Ebbe almeno due sorelle; una, Orsina, si sposò con Nicola Carrocci, l'altra, [...] note di Giusto Lipsio, dalla "distinzione del testo" di Jan Gruter, dalla cronologia di Charles Aubert - delle Opere "restateci Claude Fauchet, la spagnola del Barrientos, l'italiana di Giorgio Dati ed un'altra, anonima, "antica", da identificare ...
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CATENAZZI (Cadenazzi, Catenaci, Catenadio, Cardinazio, Catenazi, Katanacy, Kadenacius)
Eugeniusz Linette
Johannes E. Bischoff
Artisti di origine ticinese, operosi nella Europa settentrionale nei secoli [...] Bellotti per il transetto e il coro. Per i cisterciensi Giorgio diresse inoltre, attorno al 1681, le fabbriche delle chiese Per i C. operosi in Polonia, fondamentale E. Linette, Jan C. architekt i jego dzieło w Wielkopolsce (Giovanni C. architetto ...
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PALLAVICINO, Stefano Benedetto
Raffaele Mellace
PALLAVICINO (Pallavicini), Stefano Benedetto. – Nacque a Padova il 21 marzo 1672, primogenito (Croll, 1958, p. 263) del compositore Carlo e di Giulia [...] il 14 febbraio1689. Nel 1688 l’elettore Giovanni Giorgio III aveva già nominato Pallavicino «poeta in lingua , 1721); soprattutto tardi e dresdensi: Il serpente di bronzo (1730, Jan Dismas Zelenka), Il cantico de’ tre fanciulli (1734, Hasse), I ...
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