L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] cultura democristiana, cit., p. 190. Le citazioni presenti nel testo provengono da lavori di Olgiati, Gemelli, GiorgioLaPira, Amintore Fanfani, Pio Bondioli, Luigi Bellini, Andrea Oddone, Francesco Vito, Antonio Amorth e Guido Gonella.
38 M. Bocci ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] gli altri, alle esperienze di don Milani, di padre Balducci, di padreTuroldo e di GiorgioLaPira. Il dopoguerra segna in un certo senso il distacco tra la sua proposta e la realtà non solo sociale, ma anche ecclesiale, dell’Italia di quegli anni; l ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] alla formazione di un nuovo gruppo e di nuove posizioni all’interno dell’editrice. Tra loro era infatti GiorgioLaPira, professore di Istituzioni di diritto romano e terziario domenicano, che nel gennaio 1939 diede vita, come supplemento mensile ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] di A. Melloni, Bologna 2007.
46 Non è un caso che nel catalogo de La Scuola si trovino poi in posizione di spicco Le città sono vive di GiorgioLaPira (1957), Maturità del laicato di Giuseppe Lazzati (1962), le Lettere dal deserto di Carlo Carretto ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] socialisti e dei monarchici, venne votato nell’agosto del 1960.
72 Tra le più note quella di Firenze con GiorgioLaPira (democristiano) sindaco e E. Enriques Agnoletti (socialista) vicesindaco.
73 Si veda il testo della Pacem in terris, alla sezione ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] , nel campo religioso secondo ragione e Rivelazione»41.
Un altro nome che compare dal primo sommario era quello di GiorgioLaPira. Attivamente ricercato dalla polizia fascista per le sue vigorose prese di posizione contro il regime nella sua rivista ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] abbia come primo effetto una globale riconsiderazione del suo rapporto con i poveri e i lontani. C’è l’utopia di GiorgioLaPira, che «nell’attesa della povera gente», sogna una vera politica cristiana, al servizio della comunità, capace di cambiare ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] »43; destino a cui si sottrae invece Giovanni Pasti, prete rivoluzionario in Salvador, sospeso a divinis, giornalista, convinto da GiorgioLaPira a «restar dentro» una chiesa che «non esaurisce nel temporale il suo messaggio»44.
Non lo esaurisce, ma ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] Cristiana, Milano 1996; S. Abruzzese, Comunione e Liberazione, Bologna 2001; M. Camisasca, Comunione e Liberazione, cit.
73 M. De Giuseppe, GiorgioLaPira un sindaco e le vie della pace, Milano 2000, p. 146.
74 E. Scalfari, Se Dio si arrende al caso ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] influenza nelle diocesi. Fu lo stesso ministero di Dalla Costa, per il suo personale rapporto con GiorgioLaPira, a consentire un itinerario di riflessione, che, senza negare l’ecclesiologia prevalente, avrebbe condotto gli intellettuali cattolici ...
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