Umanista (n. Vigoleno - m. Venezia 1500), forse parente di Lorenzo. Insegnò retorica a Pavia (1466-77) donde passò a Genova e quindi (1481) a Venezia, succedendovi a G. Merula. Nel 1496 fu incarcerato [...] per motivi politici, ma presto fu restituito alla cattedra. Tradusse in latino opere filosofiche e scientifiche greche (Tolomeo, Galeno, Alessandro di Afrodisia, Aristotele: di quest'ultimo la Poetica, ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] prelati come G. Seripando, l'erudito e alchimista G. Merula, e numerose presenze lionesi come Dolet e l'ebraista Tommaso il L. con l'ex religioso esperto in lingua ebraica Giorgio "Filalete" Macedone, detto "il Turchetto", amico di Curione, ...
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FLAMINIO, Giovanni Antonio
Valeria De Matteis
Discendente da una famiglia di cui alcuni componenti svolsero ambascerie per conto di Francesco Sforza, nacque nel 1464 ad Imola dal cavaliere Lodovico [...] mentre frequentava le lezioni di Benedetto da Legnago e G. Merula, in seguito sostituito da G. Valla. Cominciò anche a studiare selve ed epigrammi latini, avvertendolo che ricorda il padre Giorgio, anch'egli suo benefattore, nei distici sulla guerra ...
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FERNO, Michele
Massimo Ceresa
Nacque da Innocenzo intorno al 1465. La forma più corretta del suo cognome è probabilmente "da (de) Ferno", come risulta, nel Vat. lat. 3966, f. 59v, della Bibl. ap. Vaticana, [...] ardente interesse per le lettere. Il Mercati ricorda una sua lettera a G. Merula del 1493 a proposito della scoperta da parte di quest'ultimo, o meglio del suo amanuense Giorgio Galbiati, dei resti dell'antica biblioteca di Bobbio; in tale lettera il ...
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