GIORGIO d'Alemagna (Zorzo Tedesco)
Micol Forti
Nacque a Modena intorno al secondo decennio del Quattrocento da Alberto Tedesco. La sua formazione di miniaturista si colloca nel complesso ambito culturale [...] vescovo di Bologna, aveva presieduto il concilio di Ferrara, e il 1443, data della sua morte. Probabilmente G. vi collaborò con altri miniatori tra cui Cristoforo Cortese. La decorazione presenta caratteristiche che, oltre agli elementi propri della ...
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GIORGIO da Como
Cristina Ranucci
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo architetto e scultore nativo di Como, documentato nelle Marche a partire dal 1227 fino al 1256.
Il nome di G. [...] in opera di un pavimento in mosaico, riconducibile invece al VI secolo (C. Barsanti, Mosaici pavimentali in Ancona…, in Atti , pp. 40-42; M. Agostinelli - F. Mariano, Francesco di Giorgio e il palazzo della Signoria di Jesi, Ancona 1986, p. 152; ...
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GIORGIO
Andrea Bedina
Signore di Ravenna (710 circa - 711 circa). Di lui non restano che poche e frammentarie notizie. Grazie allo storico ravennate Agnello - unica fonte che lo menzioni - che ne accenna [...] culminati con l'uccisione dell'esarca, Giovanni Rizocopo, fu proprio Giorgio. Ben poco viene detto di costui da Agnello, se , a cura di G. Waitz - L. Bethmann, ibid., p. 168 (l. VI, c. 11); Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, I, Paris 1886, ...
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Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Concilio di Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] città andando a Firenze (1434) e a Bologna (1437), vi ritornò solo nel 1443. Notevoli furono la sua attività in favore con i dotti bizantini.
Vita e attività
Agostiniano a S. Giorgio in Alga, dallo zio materno Gregorio XII, che lo aveva nominato ...
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Figlio (Rouen 1442 - Westminster 1483) di Riccardo di York e di Cicely Neville. Morto il padre (1460), divenne il pretendente al trono per la casa di York in opposizione a Enrico VI della casa di Lancaster [...] intrapresi da Warwick e provocò l'alleanza di questo con Giorgio, duca di Clarence, fratello di Edoardo. Fallito il in Inghilterra alleato dei Lancaster, contribuì al ritorno sul trono di Enrico VI. E. si rifugiò in Borgogna, ma l'esilio durò poco: ...
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Capitano di ventura italiano (Barbiano 1348 circa - Castello della Pieve 1409). Dopo aver partecipato nel 1377 alla conquista di Cesena, A. costituì, per primo, una compagnia di ventura (detta di s. Giorgio) [...] italiana, composta di 7000 uomini dei quali 1000 a cavallo. Passato al servizio di Urbano VI, batté (29 aprile 1379) a Marino la compagnia dei Bretoni al seguito dell'antipapa Clemente VII. Riuscì a conquistare, per Carlo II di Durazzo, il trono di ...
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Figlio (Vienna 1418 - ivi 1463) del duca Ernesto di Stiria, del ramo leopoldino degli Asburgo, ottenne nel 1439 dal fratello maggiore (poi imperatore) Federico (III) la reggenza del Vorland austriaco, [...] ebbe la tutela del figlio postumo di lui, Ladislao, ma vi dovette rinunciare nel 1443; riaffacciò le sue pretese alla morte di vicini e della nobiltà ribelle, e con la mediazione del re Giorgio di Boemia, A. ottenne anche Vienna e la Bassa Austria. ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] facciamo altro che mettere in evidenza ciò che in essa vi è di "identico" (ταὐτόν) con sé stessa e ciò che vi è di "diverso" (ἕτερον) dalle altre, e delle Leggi e del Parmenide a cura di Giorgio Trapezunzio segnò una svolta per l'elaborazione teorica ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] della nazione inglese) con la celebrazione della festa di S. Giorgio, patrono d'Inghilterra. Appena diciottenne, il 28 nov. 1582 fra le tragedie non sono menzionate le tre parti di Henry VI, ma a Romeo and Juliet, Titus Andronicus e Richard III ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] attraverso consigli dati anche a Pietro il Grande e a Carlo VI, quelli più vasti della vita culturale e civile in genere: sua protettrice (1705), intiepiditi i rapporti con l'elettore Giorgio Luigi di Hannover passato sul trono d'Inghilterra (1714), ...
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sincronetta s. f. (m. -o, anche se percepito perlopiù come scherz.; al f. anche nella forma fr. non adattata synchronette o semi-adattata sincronette) Nel linguaggio giornalistico, atleta che pratica il nuoto sincronizzato. ◆ Da domani a Roma...
barra s. f. Nella musica rap, l’unità di misura che definisce la durata di una strofa; normalmente corrisponde a una battuta di quattro quarti. ♦ “Il clamore si crea anche quando non lo vogliamo”, prosegue J-Ax, “c’è chi ci accusa di farlo apposta,...