MILL, James
Guido Calogero
Filosofo, storico ed economista inglese, nato a Northwater Bridge il 6 aprile 1773, morto a Londra il 23 giugno 1836. Studiò dapprima lingue classiche e teologia all'università [...] di Edimburgo; poi si recò a Londra, dove si diede al giornalismo, e divenne grande amico di Geremia Bentham, il cui pensiero esercitò vivo influsso sul suo. Dopo avere, nel 1818, pubblicato la sua maggiore opera letteraria, la History of India, ebbe ...
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Ribeiro, João Ubaldo
Ugo Serani
Scrittore brasiliano, nato a Itaparica (Bahia) il 23 gennaio 1941. Compiuti gli studi di giurisprudenza ed economia, si è dedicato alle scienze politiche (di cui è stato [...] docente presso l'Universidade federal de Bahia, 1965-71) e al giornalismo.
Si rivelò giovanissimo con le prose apparse nel volume collettivo Reunião (1962) e con il romanzo Setembro não tem sentido (1962). Nel 1971 pubblicò Sargento Getúlio (trad. it ...
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. Parola erroneamente formata dal greco ἡμέρα "giorno" e ϑήκη "deposito", a indicare "raccolta di giornali"; là dove sarebbe da dire efemeridoteca da ἐϕημερίς "giornale". La raccolta può essere generica [...] di Berlino e qualche altra biblioteca tedesca; così presso quella del British Museum, con sala di lettura riservata ai giornali inglesi, dal 1885; e Library of Congress di Washington, che nei Reports annuali ne riferisce ampiamente. Ma emeroteche più ...
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LA FORGE, Anatole-Alexandre de
Mario Menghini
Uomo politico francese, nato a Parigi il 1° aprile 1821, morto ivi il 6 giugno 1892. Destinato alla diplomazia, ebbe nel 1846 una missione in Spagna, ma [...] due anni dopo preferì dedicarsi alla politica militante e al giornalismo. Collaborò assiduamente al Portefeuille, all'Estafette, e specialmente al Siècle, in cui per quindici anni si occupò di politica estera. Nominato prefetto dell'Aisne dopo la ...
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murdochizzazione
s. f. Diffusione e assimilazione del modello informativo e televisivo imposto da Rupert Murdoch.
• Al di là dell’acquisizione del «Wall Street Journal» da parte di Murdoch, il problema [...] è di stabilire un nuovo modello imprenditoriale per collegare, in maniera proficua il giornalismo di prima classe ad un pubblico di lettori in crescita. In realtà la reazione di una parte del personale del «Wall Street Journal» è di andarsene e ...
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Balivo, Caterina. – Conduttrice televisiva italiana (n. Napoli 1980). Nel 1999 ha partecipato a Miss Italia classificandosi terza, successivamente ha seguito corsi di recitazione e frequentato stage di [...] , dal 2012 è giornalista pubblicista. Dal 2000 ha collaborato con Rai1 come inviata di alcuni programmi come I raccomandati e nel 2003 ha debuttato nel mondo del cinema, del teatro e dei fotoromanzi. Nello stesso anno è entrata a far parte del ...
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Educatore francese (Lione 1903 - ivi 1972). Si è occupato di educazione popolare in quartieri operai e villaggi rurali francesi e tedeschi; è stato cofondatore dei Compagnons de St-François, movimento [...] giovanile con programmi di vita all'aperto; si è occupato anche di teatro e di giornalismo popolari. Nel suo libro À toi Caliban. Le peuple et la culture (1956; trad. it. Popolo e cultura, 1961) svolge il tema di una cultura popolare sproletarizzata ...
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Scrittore inglese (Plymouth 1884 - Campsea Ash, Suffolk, 1958). Si rese noto col volume Poems and Baudelaire Flowers (1909), ma sono rimaste soprattutto famose le sue raccolte di parodie (Steps to Parnassus, [...] 1913; Tricks of the trade, 1917). Peraltro, S. dedicò presto le sue migliori energie al giornalismo: diresse (1913) la sezione letteraria del New Statesman, di cui fu (1917-18) vicedirettore; infine fondò e diresse (1919-34) il London Mercury, prima ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] la mia paura per la paura» (cfr. Se il sole muore, Milano 2010 [1ª ed. 1965], p. 414).
Gli inizi del giornalismo
Ottima allieva, Fallaci non perse l’anno a causa della militanza nella Resistenza, anzi, ne saltò uno sostenendo un esame per passare ...
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Regista cinematografico (Boston 1912 - Los Angeles 1993) di origine scozzese. Tra i maggiori talenti del cinema britannico degli anni Cinquanta, nel 1956 si trasferì negli USA, dove realizzò, tra l'altro, [...] il suo capolavoro (Sweet smell of success, Piombo rovente, 1957, spietata rappresentazione del mondo del giornalismo) e poi, lasciata la regia, si dedicò all'insegnamento del cinema. Tra gli altri film, per lo più di intonazione umoristica: Whisky ...
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giornalismo
s. m. [der. di giornale2]. – L’insieme delle attività e delle tecniche relative alla compilazione, redazione, pubblicazione e diffusione di notizie tramite giornali quotidiani o periodici: storia del g.; scuola di g.; anche, la...
giornale2
giornale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec., per ellissi da libro giornale, foglio giornale, e sim.]. – 1. Libro, registro di un’impresa commerciale, di un’amministrazione e sim., in cui si prende giornalmente nota delle partite,...