Periodo di astensione totale o parziale dagli alimenti – sia volontaria sia in osservanza di una prescrizione medica o di un precetto ecclesiastico – durante il quale l’organismo consuma i materiali nutritivi [...] buddhismo, nell’induismo e nel manicheismo, come anche il d. islamico del mese di ramadān e quelli degli Ebrei, specie nel giorno dell’Espiazione. I Farisei digiunavano due volte la settimana, il lunedì e il giovedì; i primi cristiani trasportarono ...
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L’essere animato (animale o uomo), o anche inanimato, capace di accogliere sopra di sé i mali e le colpe della comunità, la quale per questo processo di trasferimento ne viene liberata (anche capro emissario, [...] hircus emissarius, traduz. dell’ebr. ‘ăzā’zēl). Il nome deriva dal rito ebraico compiuto nel giorno dell’espiazione (kippūr), quando un capro era caricato dal sommo sacerdote di tutti i peccati del popolo e poi mandato via nel deserto (Lev. 16, 8-10 ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] di quattro giornidi viaggio -, imponeva l'obbligo di residenza ai vescovi. La vittoria contro il concilio di esistenza del Purgatorio come luogo diespiazione dei peccati commessi in vita, sia il ruolo di intercessione attribuito dalla Chiesa alla ...
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Ecumenismo
Thomas F. Torrance
di Thomas F. Torrance
Ecumenismo
sommario: 1. Ecumenicità e cattolicità. 2. Il problema ecumenico. 3. Il movimento ecumenico. 4. Ecumenismo cattolico-romano. 5. L'ecumenismo [...] unico Mediatore tra Dio e l'uomo: mediante il suo sangue versato in espiazione Egli ha fatto la pace con Dio e al tempo stesso ha infranto ogni esso prese dimora il giornodi Pentecoste. L'importanza di questo concetto di Chiesa nella Lumen gentium ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] di Saint-Pierre a Chauvigny nel Poitou (prima metà del sec. 12°), il motivo dell'arcangelo Michele che pesa le anime nel giorno la "maestà di Dio" (Nm. 16, 7) e che qui sembrano compiere con un braciere per l'incenso un rito diespiazione per il ...
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Induismo
"All'inizio non c'era né l'essere né il non essere" (Rigveda)
Dimensione concettuale e pratica dell'induismo
di Bidare Venkatasubbayah Subbarayappa
9 gennaio
Inizia ad Allahabad-Prayaga, nello [...] ; in questi due giorni, che sono considerati di buon auspicio, un gran numero di devoti fa bagni sacri di famiglia che deve ottemperare a queste regole.
Fondamentali sono i riti di purificazione e diespiazione, rivolti ad allontanare ogni pericolo di ...
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FASANI, Raniero
Raniero Orioli
Nacque probabilmente a Perugia, verso l'inizio del sec. XIII.
Fino al 1260 le notizie sul F. sono a tal punto incerte e soffuse di leggenda da farlo talora confondere [...] comunale aveva aderito alla richiesta di proclamare quindici giornidi astensione dal lavoro "propter utilitateni di un doloroso sgomento, il senso di un approssimarsi di tempi tristi, superabili soltanto a costo di un'opera diespiazione e di ...
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festa
Cecilia Gatto Trocchi
Celebrazione solenne
Dal latino festus dies ("giorno solenne"), la festa è un periodo di tempo dedicato a celebrazioni particolari, a riti e a liturgie ben distinti dalla [...] e prevede giornidi lutto, penitenza e raccoglimento per la morte di Cristo, fino all'esplosione di gioia della penitenti si percuotono il petto. Il dolore come forma diespiazione e rigenerazione è costantemente presente in molte zone del ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] con un mero sacrificio diespiazione, ma solo con una morte radicale a esso e con un passaggio di signoria: sono la fede lui concepita non più soltanto con le antiche categorie profetiche del "giornodi Dio" (e della sua ira), ma anche con quelle ...
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Atto rituale per cui persone o cose in stato di impurità si rendono degne di entrare o rientrare a contatto con il sacro. In particolare, nella liturgia cattolica, l’atto con cui si riportano all’uso comune [...] ecc.) o, ove si tratti di un luogo, al suo abbandono. Quando la purità di una collettività è in gioco, si cerca di convogliare ogni impurità diffusa in un determinato oggetto, animale (come nei riti del giorno dell’espiazione degli antichi ebrei) o ...
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espiazione
espiazióne s. f. [dal lat. expiatio -onis, der. di expiare «espiare»]. – 1. L’atto, il fatto di espiare, e il mezzo o modo con cui si espia: e. di una colpa, di un delitto, dei proprî peccati; fare e., espiare; accettare una sofferenza...
kippur
kippūr 〈kippùur〉 s. m., ebr. – Espiazione, rito di espiazione. In partic., il digiuno assoluto di 24 ore celebrato dagli Ebrei il decimo giorno di ogni anno (che, secondo il calendario ebraico, ha inizio in autunno), in espiazione dei...