La preistoria
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Gli uomini più antichi del mondo
Com'erano fatti i nostri lontani progenitori, quelli che abitavano la Terra milioni di anni fa? Come vivevano, cosa mangiavano, [...] studiando il modo in cui venivano seppelliti i morti. Le tombe dei guerrieri, in generale, sono ricche di armi liberarsi, ma il suo naso si è allungato a dismisura e da quel giorno non si è più accorciato. Per fortuna! Perché con quella proboscide l ...
Leggi Tutto
VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] agosto, per il secondo al 23 aprile, che sono i giorni delle due feste dei Vinalia, consacrati a Giove. Infatti V. fu associata in queste mentre porta fra i morti la sua presenza benefica o evoca il loro viaggio verso l'isola dei beati. Il culto ...
Leggi Tutto
ISLAMICA, Arte
O. Grabar
L'espressione arte i. viene utilizzata convenzionalmente per definire la produzione artistica delle regioni e delle popolazioni governate o dominate dalla fede e dall'etica [...] cieco nato e il lebbroso e risusciterò i morti''" (Corano III, 47-48). Questi versetti Allāh] quelli che credono in Dio e nel Giorno Estremo, e compiono la Preghiera e pagano la ugualmente a trasformare in un piacere dei sensi il soggiorno e la vita ...
Leggi Tutto
APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] considera che simili cerimonie si svolgevano, tanto di giorno quanto di notte, accompagnate dalla luce delle fiaccole, il rogo, la quadriga che entra galoppando nel cielo con il morto, gli dèi del vento che lo portano, i divi celesti che lo ricevono. ...
Leggi Tutto
NURAGHE
G. Lilliu
Monumento caratteristico della Sardegna, costruito con grandi pietre a secco disposte a filari. Nella sua espressione architettonica essenziale è in forma di torre circolare troncoconica, [...] isolati e al riparo dal vento dominante (maestrale); più dei 2/3 hanno l'ingresso volto a S-S-E, per la vita reale d'ogni giorno, delle costruzioni nuragiche. Le quali rettilinee con feritoie e ad angoli morti; si possono ricordare le vaste recinzioni ...
Leggi Tutto
DOLMEN
G. Lilliu
Parola del basso brettone (anche dolmin), significante tavola (dol) - pietra (men, min), introdotta nella letteratura scientifica dal Legrand d'Aussy (1797), poi divulgata, insieme [...] velano l'alcova del morto (Goehlitzsch, Morseburg-Germania; e l'affossarsi dell'architettura già a giorno, sono indici che il processo dolmenico parlanti testimoni.
Monumenti così grandiosi per la mole dei tumuli e per le dimensioni delle lastre (un ...
Leggi Tutto
Vedi SARDA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SARDA, Arte
G. Lilliu
Le prime manifestazioni plastiche e grafiche in Sardegna si presentano nell'età eneolitica.
Si tratta di rilievi e statuette e di ornati [...] nero-lucide che tappezzano pareti e fondi dei vasi; e il predominio della linea curva del sottosuolo, consentanea alla tristezza della morte, elabora, in vasti spazî e complicati ). In generale tale architettura a giorno, che ha la chiarezza solare ...
Leggi Tutto
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce una stella (g. sidereo...