MALVEZZI, Ludovico
Elvira Vittozzi
Nacque a Bologna nel 1418 da Giovanna Bentivoglio e da Gaspare di Musotto, del ramo della famiglia Malvezzi di Ca' Grande (o Malvezzi da S. Sigismondo) dell'aristocrazia [...] fanti ben in ordine per sostenere le milizie aragonesi di Matteo di Capua nell'attacco decisivo ad Atri contro Giosia Acquaviva. Guadagnata la stima del re Ferdinando, grazie al valido supporto nella pacificazione degli Abruzzi, questi lo prese ai ...
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Bibbia
Caterina Moro
Raccolta degli scritti ritenuti sacri da ebrei e cristiani
Il nome bibbia deriva dal greco biblìa, "libri (in forma di rotolo)". Per i cristiani si divide in Antico e Nuovo Testamento. [...] 'Egitto alla Palestina, ma dicono anche che fu continuamente trasgredita, e praticamente ignorata, dai tempi di Giosuè a quelli del re Giosia (7° secolo a.C.: 2 Re 22). Una buona parte degli storici di oggi ritiene invece che la fede nell'esistenza ...
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ISABELLA Chiaramonte (Chiaromonte), regina di Napoli
Marcello Moscone
Nacque, probabilmente nel 1424, da Tristano, cavaliere francese di antico lignaggio giunto nel Regno napoletano al seguito di Giacomo [...] suo matrimonio con Ferdinando. Destava preoccupazione il fatto che alcuni tra i maggiori baroni - tra cui il principe di Taranto, Giosia d'Acquaviva e Antonio Caldora - non avessero preso parte al Parlamento di Capua; né lasciava ben sperare il fatto ...
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COMI, Vincenzo
Vincenzo Clemente
Nato a Torano Nuovo (nella, provincia di Teramo) il 3 novembre del 1765 da Alessio e da Rosaria Cascioli, la sua formazione, avvenuta a Teramo, risentì del clima culturale [...] per primo nel Regno una fabbrica di cremore di tartaro in uno stabilimento di due padiglioni eretto sui ruderi del castello di Giosia Acquaviva in Teramo (nell'Arch. di Stato di Teramo sono i documenti di delibera di vendita di suolo pubblico per l ...
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. L'interesse per le escursioni in montagna è una manifestazione caratteristica del sec. XIX e del presente, presso i popoli civili, come provano il suo sviluppo largamente cresciuto e la sua importanza, [...] - nel 1518 al Pilato (m. 1920), allo Stockhorn (m. 2192) - sono registrate nel De Alpibus commentarius dello svizzero Giosia Simler, opera interessantissima e imponente, ripubblicata da W.A.B. Coolidge sull'edizione del 1574 (Grenoble 1904). Essa ...
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ALTARE
D. Mustilli
Civiltà preistoriche. - Nello strato neolitico della grotta detta del Tamaccio, nelle Alpi Apuane, è stato rinvenuto un blocco squadrato con due cavità nella parte superiore, che [...] 'aperto sulle alture, sotto gli alberi, presso le fonti. Con Salomone ha inizio il culto nel tempio e dopo la riforma di Giosia (621 a. C.) fu ritenuto idoneo per il sacrificio soltanto l'a. del tempio di Gerusalemme, pur non escludendo che potessero ...
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MARTINENGO, Cesare
Gabriele Archetti
MARTINENGO (Martinengo Cesaresco), Cesare. – Nacque probabilmente a Brescia, nell’ultimo decennio del secolo XIV, da Gerardo e da Caterina (forse Ugoni).
Il padre, [...] Alfonso V d’Aragona. Nella primavera del 1442 il M. era in Abruzzo, dove affrontò Riccio da Montechiaro e Giosia Acquaviva; quindi, nell’estate, raggiunse in Puglia Vittore Rangoni per difendere i possedimenti sforzeschi che Alfonso aveva sequestrato ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] a Zeus ai confini dello stato, perché egli vi venisse e vi rimanesse a fare buona guardia. Dopo la riforma del re Giosia (621 a. C.), gli Ebrei riconobbero il solo altare del Tempio di Gerusalemme come buono per sacrificarvi; ma ammettevano che si ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] di Rossano e il potente Orsini principe di Taranto. Agitatori di vecchia data - famosi fra gli altri Antonio Centelles, Giosia d'Aquaviva, Antonio Caldora e Iacopo Piccinino - ingrossarono a tal punto le schiere dei ribelli da costringere F. a ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] sul registro inferiore della parete sinistra, con Giacomo condotto al martirio (ovvero, più precisamente, Il miracolo dello scriba Giosia) e il Martirio finale del santo. Contemporaneamente, o subito dopo, fu pure eseguita l’Assunzione della Vergine ...
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geenna
geènna (o gehènna; anche gheènna) s. f. [dal lat. tardo ge(h)enna, gr. γέεννα]. – 1. Propr., nome biblico della valle di Ennom (ebr. gē Hinnōm, aramaico gê Hinnam), a sud-ovest delle porte di Gerusalemme, sede del culto del dio Moloch...