Pittore fiorentino attivo nella prima metà del sec. 14º, la cui personalità è stata definita solo nel 20º secolo. Ricordato da L. Ghiberti come uno dei più significativi allievi di Giotto ma confuso da [...] che hanno fatto pensare anche a probabili contatti con A. Lorenzetti e che sono state determinanti nella formazione dei giotteschi della seconda metà del secolo. A M. sono concordemente assegnati l'affresco con l'Incoronazione della Vergine (ora nel ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] ; F. Todini, Un'opera romana di Giotto, Studi di storia dell'arte 3, 1992, pp. 9-54; M. Boskovits, Restaurata la croce giottesca di San Felice in Piazza, AC 81, 1993, pp. 133-137; A. Conti, Giotto e la pittura italiana nella prima metà del Trecento ...
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MAESTRO della S. CECILIA
V. Santoleri
Pittore anonimo, attivo a Firenze nel primo quarto del sec. 14°, così denominato dal dossale con S. Cecilia (Firenze, Uffizi), databile intorno al 1304 e proveniente [...] ritenuto dell'ultimo quarto del sec. 13°, ma già alla fine dell'Ottocento ne fu sottolineato il carattere tipicamente giottesco (Crowe, Cavalcaselle, 1864; Rossi, 1908). Il dipinto presenta al centro la santa inserita nella salda architettura di un ...
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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). Attivo soprattutto a Siena e ad Assisi, risentì dell'arte di Duccio da Boninsegna e assimilò le suggestioni volumetrico-spaziali di Giotto, aggiungendovi [...] valutazione critica della sua arte è stata condizionata dalle poche e controverse date e notizie che lo riguardano: l'esperienza giottesca, posta da quasi tutti i critici all'inizio della sua formazione, è vista invece da alcuni come una componente ...
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MAESTRO ESPRESSIONISTA di S. CHIARA
L. Morozzi
Pittore anonimo, attivo in Umbria tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento, che deriva la propria denominazione dagli affreschi attribuitigli [...] anticipata per gli affreschi del transetto in S. Chiara, acquistano il dovuto rilievo di precoci testimonianze del dettato giottesco, assimilato e rimeditato dai pittori locali umbri, le prove offerte dal M. Espressionista nel Crocifisso di Assisi e ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] pp. 296-300.
17 Sulla Croce di San Felice in Piazza si veda il volume pubblicato in occasione del restauro, La croce giottesca di San Felice in Piazza. Storia e restauro, a cura di M. Scudieri, Venezia 1992; e inoltre: M. Boskovits, Il Crocifisso di ...
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GUARIENTO di Arpo
F. Flores d'Arcais
Pittore documentato dal 1338 al 1367, di origine padovana e forse, più precisamente, di Piove di Sacco (prov. Padova), dove possedeva parecchi beni. G. nacque verosimilmente [...] su una zoccolatura a marmorino con finte archeggiature di forte sapore prospettico, indice di un ulteriore riferimento al modello giottesco. Nella parte superiore, a raccordo tra le pareti e un soffitto ligneo, erano tavole con figure di angeli e ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] , Italian Primitives at Konopiště, ArtB 28, 1946, pp. 1-16: 8 n. 62, 10; L. Coletti, I Primitivi, II, I senesi e i giotteschi, Novara 1946, pp. XXXVI, LI; III, I padani, Novara 1947, pp. LXII-LXVII, LXXV, nn. 184-189; A. Santangelo, Museo di Palazzo ...
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GIUSTO de' Menabuoi
F. Flores d'Arcais
Pittore di origine fiorentina, noto a partire dal 1363 e morto prima del 1391.Le opere di G. firmate e datate sono: la Madonna Schiff, del 1363 (Pisa, Mus. Naz. [...] sua collocazione in una scuola o in una corrente. Per primo Longhi (1928-1929; 1940) indicava nei c.d. dissidenti giotteschi, un gruppo di artisti fiorentini attivi a Milano dopo la peste del 1348, le origini figurative di G., tesi questa ripresa ...
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PACINO di Buonaguida
F. Colalucci
Pittore e miniatore attivo a Firenze nella prima metà del 14° secolo.Scarsissimi sono i dati documentari relativi alla figura di P.: il più importante è un'iscrizione [...] (Frey, 1885, p. 331).Dopo alcuni tentativi di associare al nome di P. dipinti anonimi di cultura strettamente giottesca, la prima opera stabilmente inserita nel catalogo del pittore, accanto al polittico citato, è la pala raffigurante l'Albero ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...