Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] tutt'uno con l'autore delle Storie di s. Elisabetta (ca. 1335-1340), il cui reagente pittorico fondamentale fu quello giottesco d'epoca napoletana (al modo dell'ultimo Lello), ma il cui uso delle decorazioni alla cosmatesca riesce a esprime un valore ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] da Bologna), Milano (Giovanni da Milano) trovano accordi geniali tra le due scuole toscane; a Verona e Padova, l’esempio giottesco è alla base dell’arte di Altichiero; a Venezia si crea una fusione di tradizione bizantina e di gusto gotico (Paolo ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] la quale si diffonde anche in terraferma con il. Semitecolo e con il padovano Guariento (da escludersi dalla schiera dei giotteschi, se mai attratto dalle forme più agevoli del toscano Giusto dei Menabuoi, divenuto cittadino di Padova, dove ha le sue ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...