Conservazione e restauro
"Restaurare significa conservare. Si restaura tutto ciò che non è stato conservato e protetto". Con questa affermazione, alla fine del 20° sec., G. Urbani, allora direttore dell'Istituto [...] (una riduzione del tasso di inquinamento intorno alla Cappella Scrovegni a Padova non avvantaggerebbe solo il ciclo pittorico di Giotto ma tutti gli altri manufatti, e non solo quelli antichi, presenti nell'area).
Del resto, sulla maggiore rilevanza ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] di Satana, si ritrovano quegli accenti grotteschi in aspetti orribili ed in espressioni paurose, maligne, beffarde (affreschi di Giotto, di Andrea da Firenze, ecc.), che poi dall'arte del Rinascimento, specie dal Signorelli e da Michelangelo ...
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RESURREZIONE (dal lat. resurrectio; ted. Auferstehung)
Alberto PINCHERLE
Pietro TOESCA
*
È propriamente il "rialzarsi" (gr. ἀνάστασις) dei morti, il loro ritorno in vita, o piuttosto, secondo le concezioni [...] come se fosse evocato dalle parole stesse degli antifonarî; penetra largamente nel Dugento anche in Italia: se Duccio e Giotto rappresentano ancora la Resurrezione mediante la Visita al Sepolcro e il Noli me tangere, nel Trecento la nuova iconografia ...
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RUSKIN, John
Mario Praz
Critico d'arte e riformatore sociale, nato a Londra l'8 febbraio 1819, morto a Brantwood (Lake District) il 20 gennaio 1900. Di genitori scozzesi (erano cugini), trovò nella [...] a The Stones of Venice vanno ricordati i popolarissimi Mornings in Florence, che sono tutto un inno all'arte di Giotto).
Nel campo sociale, la parte negativa dell'insegnamento del R. si rivelò, almeno ai suoi tempi, più efficace della positiva ...
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VIRTÙ
Delio CANTIMORI
Enrico ROSA
Antonia NAVA
. Valore, eccellenza di buona qualità; potenza, vigore, forza, qualità connaturata; retta e costante volontà di fare il bene; armonia di vita. Nella [...] della chiesa inferiore di S. Francesco d'Assisi, nel tabernacolo dell'Orsanmichele, nella cappella degli Scrovegni, dove Giotto si dimostra profondo osservatore nel dare nuovi attributi alle sue virtù. Nel Trecento italiano furono di frequente ...
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NICCOLÒ di Giacomo (o da Bologna)
L. Morozzi
Miniatore attivo a Bologna, figlio di Giacomo di Nascimbene, documentato dal 1353 al 1401, nato probabilmente intorno al 1325 e morto prima del 1404. La più [...] attesta la vivace partecipazione dell'artista al dibattito figurativo bolognese teso a recuperare il linguaggio più antico di Giotto. Rispetto alle opere della fase giovanile, l'impaginazione delle scene è più ampia e composta. Esemplificativa in tal ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] Case disabitate, dei quali non si ha più notizia. Il primo, tuttavia, noto da una riproduzione, rivela il gusto dei primitivi, da Giotto a Masaccio (ripr. in Martinelli, fig. 10).
Il 5 luglio nacque a Roma la secondogenita, Simona.
Il 1929 fu un anno ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] a Napoli, demolita nella ristrutturazione del palazzo sotto Alfonso I d'Aragona, e per i quali è oggi accettata la paternità di Giotto e la data ante quem del 1334.
Il Sabatini ha creduto di ravvisare l'autore della corona di sonetti sulle pitture ...
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ARCHITETTURA RAFFIGURATA
A. Peroni
T. Velmans
P. Cuneo
Uno specifico interesse per le raffigurazioni architettoniche nei più diversi contesti iconografici del Medioevo è frutto di studi recenti e [...] cantiere (Binding, Nussbaum, 1978). Verso la fine del Duecento nella pittura rinnovata da Cimabue e poi da Giotto si scorgono sollecitazioni particolarmente intense per la più qualificante identità dell'a. raffigurata. Basti ricordare la veduta di ...
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CAVALCASELLE, Giovanni Battista
*
Figlio di Pietro e di Elisabetta Rosina, nacque a Legnago (Verona) il 22 genn. 1819. Dopo aver frequentato per qualche tempo gli studi di ingegneria, si iscrisse all’Accademia [...] le ridipinture sulle lacune si limitassero al minimo.
Fece in tal modo restaurare, tra gli altri, gli affreschi di Giotto nella basilica di S. Francesco di Assisi (suscitando polemiche: si veda la bibliografia in Ricci, 1912), quelli della cappella ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...