BANCHETTO
P. Mane
Il b., pasto solenne al quale partecipano numerosi convitati, svolse un ruolo importante nella vita medievale. Come tema iconografico è stato trattato durante tutto il Medioevo, in [...] aristocratici. Anche le pareti sono rivestite di stoffe: si veda per es. la scena delle nozze di Cana affrescata da Giotto nella cappella degli Scrovegni a Padova (1304-1306). Talora si trova una galleria destinata vuoi a spettatori vuoi, soprattutto ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] consacrazione, quando il d. è costretto ad allontanarsi dal luogo sacro, o la città, come nella basilica superiore di Assisi, dove Giotto ha affrescato S. Francesco che caccia i d. da Arezzo. D'altronde il d. - sotto forma di aspide o di basilisco ...
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SPINELLO di Luca, detto Spinello Aretino
Giovanni Giura
SPINELLO di Luca, detto Spinello Aretino. – Figlio dell’orafo aretino Luca di Spinello, nacque verso la metà del XIV secolo, verosimilmente ad [...] maturità, in cui alle esperienze precedenti si somma la riflessione diretta sulla pittura fiorentina di primo Trecento, di Giotto, e soprattutto di Taddeo Gaddi.
Controversa è la datazione dell’altro ciclo realizzato per gli Alberti, nell’oratorio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gianfranco Agosti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ludovico Ariosto è a tutto tondo poeta di corte, e di una corte vivace come quella [...] ;
che chi non ha del suo, fuor accattarne,
mendicando o rubandolo, è sforzato;
e chi s’usa a beccar de l’altrui carne,
diventa giotto, et oggi tordo o quaglia,
diman fagiani, uno altro di vuol starne;
non sa quel che sia amor, non sa che vaglia
la ...
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OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] , III, 5).Questo principio, al quale probabilmente sono da ricondurre le partizioni irregolari del campanile di Giotto a Firenze (iniziato nel 1334), in cui le cornici marcapiano scandiscono superfici quadrangolari di altezza crescente, era ...
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MANETTI, Antonio
Giuliano Tanturli
Nacque il 6 luglio 1423 da Tuccio di Marabottino di Vanni e da Cosa di Francesco Adimari a Firenze, quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago, "popolo" di S. Frediano, [...] M. della tavola del Louvre attribuita a Paolo Uccello, che ritrae a mezzo busto cinque uomini segnalati dell'arte fiorentina: Giotto, Brunelleschi e Donatello, oltre lui e l'autore, con i nomi scritti sulla cornice e confermati dalle Vite di Vasari ...
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HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] intenditore d'arte - anche se non sempre le sue attribuzioni erano fondate, come nel caso della Morte della Vergine di Giotto (Filadelfia, collezione Johnson) che egli attribuiva ad Andrea Tafi (Previtali, p. 137) - gli favorirono l'amicizia di altri ...
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STRASBURGO
S. Braun
(franc. Strasbourg; ted. Strassburg; lat. Argentorate; Strateburgo, Stratiburgo, Argentaria, Argentina nei docc. medievali)
Città della Francia nordorientale (dip. Bas-Rhin), posta [...] suo muro occidentale è decorato da un affresco che costituisce la più antica copia conosciuta (molto restaurata) della Navicella di Giotto e che risalirebbe al 1320. Corpo longitudinale e coro sono separati da un jubé della prima metà del 14° secolo ...
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LEGGIO
M. Di Fronzo
Il termine l., dal gr. λογεῖον 'pulpito, tribuna', incrociato con il lat. medievale legivum o legium, usato nel senso di 'luogo dal quale si legge', designa un oggetto di uso liturgico [...] ).Non è ben chiaro se sia annesso o semplicemente sovrapposto a un mobile ligneo sottostante il l. corale dipinto da Giotto nella scena dell'Istituzione del presepe, nella basilica superiore di S. Francesco ad Assisi. La parte superiore consta di un ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] antiaustriaco trovavano nelle descrizioni coeve pronti agganci alle ormai consuete citazioni dalle "glorie" pittoriche locali: Giotto e i giotteschi, Squarcione, Mantegna. Padova tornava a riconoscersi nel talento del suo refrattario pittore ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...