UGOLINO di Nerio
Giovanni Giura
Non è nota la data di nascita di Ugolino, pittore senese. I pochi documenti che lo riguardano (1317-27) non sono legati alla sua attività, ma forniscono informazioni [...] l’iscrizione di Guido, fratello di Ugolino, alla matricola dei pittori fiorentini nel 1327; la partenza da Firenze di Giotto, naturale destinatario dell’incarico, nel 1328; le celebrazioni dello stesso anno per il centenario della canonizzazione di s ...
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CIAMPELLI, Agostino
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Nacque a Firenze il 29 ag. 1565 da Andrea di Lorenzo calzoláio (Firenze, Archivio di S. Maria del Fiore, Libro dei Battesimi, 1560-70, c. 13).
La [...] Bernini (Pollack, 1931). Nel breve periodo in cui ricoprì la carica, presiedette al trasferimento del mosaico della Navicella di Giotto e alle numerose imprese promosse da papa Urbano VIII in S. Pietro (ibid.); gli vennero commissionati i cartoni per ...
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INFERNO
J. Baschet
Secondo la concezione cristiana l'i. costituisce il luogo di pena per le anime dei peccatori, consistente sia nella privazione della visione di Dio sia in tormenti morali e materiali.Il [...] a supplizi sempre più diversificati, come per es. nel mosaico del battistero di Firenze (1270 ca.) e nell'affresco di Giotto nella cappella degli Scrovegni a Padova (1305 ca.).Tra le rappresentazioni eccezionalmente sviluppate nei secc. 12° e 13° due ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] di B. da Modena a Lavagnola, Genova 1955; Id., Mostra d'opere d'Arte restaurate, Genova 1956, pp. 14 S.; M. Laclotte, De Giotto à Bellini, Paris 1956, p. 3; P. Torriti, Il Maestro di S. Maria di Castello, Genova 1956, p. 22; P. C. De Langasco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel campo della storia dell’arte e della tutela artistica, il secolo che doveva [...] progressivo dell’arte e dello stile esemplificato nei suoi massimi traguardi, a partire dai “primitivi” (Cimabue, Giotto, Gentile da Fabriano, Beato Angelico) le cui opere verranno scelte personalmente da Dominique-Vivant Denon, curatore delle ...
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ora (avv.)
Mario Medici
1. Questo avverbio è spesso usato sia in prosa sia in poesia, nella quale ultima è prevalente la forma tronca ‛ or ', che è invece in minoranza in prosa (per es., nella Commedia [...] tutta la gente ria; / e ora intendo mostrar quelli spirti / che...; XI 95 Credette Cimabue ne la pittura / tener lo campo, e ora ha Giotto il grido; XVI 55 Prima era scempio, e ora è fatto doppio, e III 130, VI 82, XI 111 e 114 (andrà qui anche Pg ...
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CRISTIANI, Giovanni
Miklos Boscovits
Figlio, forse, del pittore Bartolomeo di Vanni, documentato nel 1356 (Chiappelli, 1900), è probabilmente da identificarsi col Giovanni da Pistoia che. in qualità [...] Rinascimento, 1370-1400. Firenze 1975, pp. 147 ss., 250 nn. 254-256, 316-19 e passim; R. Fremantle, Fiorentine Gothic Painters from Giotto to Masaccio, London 1975, pp. 255-64; E. Skaug, The St. Anthony Abbot ascribed to Nardo di Cione at the Villa I ...
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TOZZI, Mario
Filippo Bosco
Nacque il 30 ottobre 1895 a Isola di Fano, una frazione di Fossombrone, primogenito di Tommaso, medico condotto, e di Erminia Brunetti, entrambi di origini romagnole. Già [...] in La Revue mondiale, XXXI (1930), 195, pp. 197-199; M. Tozzi, Il Museo del Jeu de Paume, in Il Secolo XIX, gennaio 1933; Id., Giotto 1937. Il più vivo di tutti i pittori, in Il Quadrivio, V (1937), 15, p. 1; M. T., a cura di J. Lo Duca, Milano 1951 ...
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ILE-DE-FRANCE
A. Prache
Regione storica della Francia settentrionale, il cui nome, comparso solo nel 1387, deriva da Francia, 'paese dei Franchi', più esattamente dalla Francia occidentalis dei Merovingi, [...] mostrano lo sviluppo. Quest'arte si diffuse ad Amiens, a Reims, a Bourges, arrivando fino in Sassonia; la stessa pittura di Giotto ne testimonia i riflessi in territorio italiano.Gli avori, di cui Parigi fu il centro di produzione più importante, e i ...
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LUDOVICO d'Angiò (Ludovico di Tolosa), santo
Andrè Vauchez
Secondogenito di Carlo d'Angiò, futuro re di Sicilia, e di Maria d'Ungheria, L. nacque a Brignoles nel febbraio del 1274 e trascorse l'infanzia [...] e nelle regioni di tradizione guelfa, di cui re Roberto e i suoi successori erano i principali sostenitori. A Firenze, Giotto rappresentò L. nella cappella Bardi di S. Croce, mentre Donatello lo raffigurò in una piccola statua di bronzo per ornare ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...