PUVIS de CHAVANNES, Pierre
Y. Obriot
Pittore, nato a Lione il 14 dicembre 1824, morto a Parigi il 24 ottobre 1898. Era stato destinato dal padre all'École polytechnique, ma un viaggio che fece in Italia [...] decise della sua vocazione; gli affreschi di Giotto all'Arena di Padova l'orientarono verso la grande pittura decorativa. Lavorò per alcuni giorni nello studio di E. Delacroix, per alcuni mesi in quello del Couture, ma l'influsso decisivo su di lui ...
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Vega
Vèga (o Wèga) [Der. dell'arabo (an-nasr) al-waqi "l'aquila cadente"] [ASF] Nome della luminosa stella principale della costellazione della Lira (α Lyrae), di magnitudine 0.14, tipo spettrale A0 [...] e distanza 26 anni-luce. ◆ [FSP] Sonda V. 1 e V. 2: v. Giotto: III 42 e. ...
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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). In un complesso rapporto con l'eredità di Duccio e con la forte personalità di S. Martini, L. operò nell'ambito della pittura senese, insieme al fratello [...] non del tutto risolti. La Madonna di S. Angelo a Vico l'Abate (1319) chiarifica il peso della conoscenza di Giotto da parte di Ambrogio, testimoniando un suo primo soggiorno fiorentino (un secondo va probabilmente dal 1327 al 1332: Ambrogio risulta ...
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GIUSTO de' Menabuoi
F. Flores d'Arcais
Pittore di origine fiorentina, noto a partire dal 1363 e morto prima del 1391.Le opere di G. firmate e datate sono: la Madonna Schiff, del 1363 (Pisa, Mus. Naz. [...] degli Eremitani di Padova, Vicenza 1970; J.B. Delaney, Giusto de' Menabuoi: Iconography and Style, Ann Arbor 1973; Da Giotto al Mantegna, cat. (Padova 1974), Milano 1974; M. Gregori, Presenza di Giusto de' Menabuoi a Viboldone, Paragone 25, 1974 ...
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TORRITI, Jacopo
A. Tomei
Pittore e mosaicista, attivo ad Assisi e a Roma nella seconda metà del Duecento.Con Pietro Cavallini (v.) e Filippo Rusuti (v.), T. fu uno degli artefici del rinnovamento pittorico [...] 1952-1954, 2-4, pp. 297-326; P. Cellini, Di Fra' Guglielmo e Arnolfo, BArte, s. IV, 40, 1955, pp. 215-229; C. Gnudi, Giotto, Milano 1958, p. 235ss.; T. Buddensieg, Le coffret en ivoire de Pola, Saint-Pierre et le Latran, CahA 10, 1959, pp. 157-200; F ...
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SEMITECOLO, Nicolò (
Fabrizio Biferali
Nicoletto). – Attivo a Venezia e a Padova nel terzo quarto del Trecento, Semitecolo figura in un atto notarile redatto a Venezia il 7 marzo 1353 in cui sono citati [...] Trecento, Venezia-Roma 1964, pp. 120 s.; G. Gamulin, Una proposta per il S., in Commentari, XXI (1970), pp. 198-200; Da Giotto a Mantegna (catal., Padova), a cura di L. Grossato, Milano 1974, schede 36-41, pp. 126-133; A. Calore, La casa trecentesca ...
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GHIBERTI, Lorenzo
Lionello Venturi
Scultore, orafo, architetto, pittore e scrittore d'arte, nato a Firenze nel 1378, ivi morto il 1° dicembre 1455. Fu educato nell'arte dell'oreficeria da Bartolo di [...] Michele, visitò Roma verso la fine del'300 ove provò grande ammirazione per le pitture di Giotto e di Cavallini e si sentì attratto alla pittura. Da Rimini dove si era recato al principio del'400, come aiuto di un pittore, tornò a Firenze, avuta ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] parte di sé somigliante / non occultò nell'atto in che suggella" (IV, vv. 13 ss.). E poi più esplicitamente nel Decameron: "Giotto ebbe uno ingegno di tanta eccellenzia, che niuna cosa dà la natura, madre di tutte le cose [...], che egli con lo stile ...
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ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] sul lato meridionale (di fronte al Bigallo) quando nel 1424 fu finita la prima porta del Ghiberti.
Alla morte di Giotto (8 genn. 1337) A. gli successe nella carica di capomaestro dell'Opera del Duomo, occupandosi specialmente dei lavori del campanile ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Cimabue è il protagonista del rinnovamento della pittura italiana. Con lui la “maniera [...] passo del Purgatorio dantesco (XI, 94-96), in cui è preso a esempio della transitorietà della fama, a favore appunto di Giotto. Della sua vita conosciamo solo due fatti, oltre alla nascita fiorentina.
Il primo è la presenza a Roma nel 1272, grazie ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...