JESI (Iesi), Samuele
Federico Trastulli
Nacque a Correggio, presso Reggio Emilia, il 4 sett. 1788 da Israele Isacco e Allegrina Camerini. Rimasto presto orfano, "mostrò fin dall'infanzia non dubbia, [...] stilistico-compositive. Il dibattito concerneva la minore o maggiore adesione della organizzazione dei personaggi a quella adoperata da Giotto in S. Croce a Firenze; e lo J., mediante accurati paragoni e raffronti, attribuiva a Raffaello alcune ...
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VIGOROSO da Siena
L. Bellosi
Pittore naturalizzato senese, attivo tra il 1276 e il 1293.V. fu fatto cittadino senese negli ultimi mesi del 1276 (Venturi, 1907; Sinibaldi, Brunetti, 1943). Lavorò ai [...] tra la fine del Due e la metà del Quattrocento, BArte, s. VI, 70, 1985a, 30, pp. 1-42 id., La pecora di Giotto, Torino 1985b, p. 168; A. Tartuferi, La pittura a Firenze nel Duecento, Firenze 1990, p. 47; L. Bellosi, Vigoroso da Siena, in Dipinti ...
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MACHILONE
Cristina Ranucci
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Spoleto e attivo almeno a partire dal 1230, anno in cui appose la sua firma subito dopo quella [...] R. Vodret, Palazzo Barberini: capolavori della Galleria nazionale d'arte antica, Roma 1998, p. 17; C. Ranucci, in Dipinti romani tra Giotto e Cavallini (catal., Roma), a cura di T. Strinati - A. Tartuferi, Milano 2004, pp. 50-52; Diz. della pittura e ...
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D'ANCONA, Paolo
Rosella Siligato
Nacque a Pisa il 7 nov. 1878 da Adele Nissim e da Alessandro, l'insigne storico della letteratura, che lo indirizzò agli studi letterari; frequentò il liceo e l'università [...] . 1951; Michelangelo: gli affreschi della cappella Paolina in Vaticano, ibid. 1952; Beato Angelico, ibid. 1953; Mantegna, ibid. 1953; Giotto, ibid. 1953; Gli affreschi della Farnesina a Roma, ibid. 1955; Il Cenacolo di Leonardo, ibid. 1955; Tiepolo a ...
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ANDREA di Bonaiuto (A. Bonaiuti, A. da Firenze)
Luisa Marcucci
Nato a Firenze, immatricolato all'Arte dei medici e speziali dopo il 1343. Altri documenti attestano che dal 1351 al 1376 abitò nel quartiere [...] 7, 322; W.-E. Paatz, Die Kirchen von Florenz, III, Frankfurt a. M. 1952, pp. 721 s., 814-816; M. Laclotte, De Giotto à Bellini. Les primitifs italiens dans les musées de France (catalogo della mostra), Paris 1956, p. 1; G. Marchini, Vetrate italiane ...
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Conservazione e restauro
"Restaurare significa conservare. Si restaura tutto ciò che non è stato conservato e protetto". Con questa affermazione, alla fine del 20° sec., G. Urbani, allora direttore dell'Istituto [...] (una riduzione del tasso di inquinamento intorno alla Cappella Scrovegni a Padova non avvantaggerebbe solo il ciclo pittorico di Giotto ma tutti gli altri manufatti, e non solo quelli antichi, presenti nell'area).
Del resto, sulla maggiore rilevanza ...
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BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] perfettamente frontale, in un libro di pericopi (Parigi, BN, lat. 17325, c. 22r). Nella cappella degli Scrovegni, a Padova, Giotto rappresenta invece la figura a mezzo busto, quasi affacciata in un tripudio di luce dall'alto dell'Empireo a invadere ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] Case disabitate, dei quali non si ha più notizia. Il primo, tuttavia, noto da una riproduzione, rivela il gusto dei primitivi, da Giotto a Masaccio (ripr. in Martinelli, fig. 10).
Il 5 luglio nacque a Roma la secondogenita, Simona.
Il 1929 fu un anno ...
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ARCHITETTURA RAFFIGURATA
A. Peroni
T. Velmans
P. Cuneo
Uno specifico interesse per le raffigurazioni architettoniche nei più diversi contesti iconografici del Medioevo è frutto di studi recenti e [...] cantiere (Binding, Nussbaum, 1978). Verso la fine del Duecento nella pittura rinnovata da Cimabue e poi da Giotto si scorgono sollecitazioni particolarmente intense per la più qualificante identità dell'a. raffigurata. Basti ricordare la veduta di ...
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DISEGNO
F. Manzari
Pochi sono gli esempi di d. medievali conservati anteriori alla seconda metà del Trecento; tale scarsità, a fronte dell'abbondanza di d. rinascimentali, è stata spiegata (Oertel, [...] , Louvre, Cab. Des., inv. nr. 2664), attribuito a Maso di Banco (Degenhart, Schmitt, 1968, I, nr. 24) o, dubitativamente, a Giotto (Bellosi, 1985, pp. 5-10).Dalla fine del sec. 14° cominciò a comparire il d. contrattuale, consistente in uno schema ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...