Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] aveva licenziato le bozze di due terzi dell’opera, era morto a Napoli il 23 gennaio dello stesso anno.
Le idee di Vico sulla lingua sono state a lungo ignorate. Anche dopo la riscoperta della sua filosofia da parte di Croce (1911), non sono mancate ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] sòrema «mia sorella»), ancora vitale a sud e a est del lago di Vico (Blera, Canepina, Fabrica), ma con tracce anche più a nord, e degli ultimi parlanti del romanesco ‘di prima fase’; GiovanBattista Peresio (1628-1696 circa), che nel Jacaccio, ovvero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] che pensa. Con arguzia epigrafica ne compendia bene la natura GiovanBattista Marino, il quale, dopo averlo fatto consistere in «un Fin dai primi anni del secolo Giambattista Vico aveva proclamato l’assoluta incompatibilità tra immaginazione ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] Francesco Filelfo, poi in ➔ Leon Battista Alberti, si trovano le radici di Bembo e poi da Muratori e da Giovan Mario Crescimbeni. Si manifestava dunque un di azione» (il medesimo linguaggio che Vico aveva attribuito all’età degli Eroi). Siamo ...
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