PIEMONTE (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Ferdinando NERI
Giulio BERTONI
Anna Maria BRIZIO
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Situazione, rilievo, morfologia. - Il Piemonte occupa la sezione occidentale [...] e le Alpi; nella seconda metà del secolo stesso Carlo I d'Angiò chiamava con tale nome il dominio da lui posseduto di qua dai Nuova e Piazza S. Carlo con l'ospedale di S. Giovanni.
Quest'interesse, diremmo oggi, all'urbanistica, da cui Torino ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] 1400 lavora per i duchi di Borgogna, di Berry, d'Angiò, e per quest'ultimo eseguisce la rammentata Apocalisse destinata solo un soggetto storico, l'Entrata di Giovannad'Arco in Chinon (museo d'Orléans), sono assegnati ad incerti laboratorî svizzeri ...
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. Il nome Basilicata, col quale noi indichiamo una parte dell'antica Lucania (che si estendeva dal Sele al Lao sul Tirreno, dal Bradano al Crati sull'Ionio; v. lucania e bruzio), appare per la prima volta [...] contristata di incendî e di sangue da Carlo d'Angiò, parte la scintilla della ribellione continentale, repressa datato del 1570, nella Chiesa-Madre di Latronico risente dell'arte di Giovanni da Nola o del Santacroce. E non mancano opere che si ...
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GOTICA, ARTE
Marcel AUBERT
Pietro TOESCA
. Sorta in Francia verso la metà del secolo XII, l'arte gotica si propagò e si svolse per tutta Europa, eccettuate le regioni bizantine, da allora fino alla [...] XIII, con Carlo d'Angiò e suo figlio, Carlo II, che si circondano d'artisti francesi. D'altronde l'architettura gotica XIV, quando sembra manifestarsi specialmente nei ritratti (Carlo V e Giovanna di Borbone, nel museo del Louvre; statue di Claus ...
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Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] v. sotto), erede del ducato e, per il matrimonio con Giovannad'Albret, re di Navarra; e il terzogenito Carlo (v. sotto due figli, Luigi, il Gran delfino (1661-1711) e Filippo duca d'Angiò (1668-1671), e due figli del suo primogenito: Luigi, duca di ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] a Napoli e in Provenza tra il 1461 e il 1466 (medaglie di Renato d'Angiò e Giovanni di Laval, e di Margherita d'Angiò, di Pietro da Milano; medaglie di Luigi XI, di Giovanni Cossa, e di Ferry II di Lorena, del Laurana). L'esempio del Pisanello diede ...
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Capoluogo di provincia e di quella parte del Sannio che è compresa nell'odierna Campania. Sorge quasi nel luogo stesso che ebbe sin dalle origini, sopra il colle della Guardia, digradante con dolce declivio [...] , il secondo dal 1258 circa alla battaglia in cui cadde (1266; v. oltre).
Durante lo scisma d'Occidente, l'occuparono Ladislao, nel 1408, e poi, nel 1414, Giovanna II d'Angiò, che la restituì a Martino V dopo la fine dello scisma, nel 1418. Se ne ...
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La voce "archivio" (greco ἀρχεῖον; latino arcivum, archivum, archivium) indica tanto la raccolta di atti concernenti un individuo o una famiglia (archivî privati o familiari) o un qualsiasi ente (archivî [...] impulso ai proprî archivî. Anzi, proprio nelle disposizioni della regina Sancia (la seconda moglie di Roberto d'Angiò) e di Giovanna I si riscontrano gli esempî più cospicui di antichi regolamenti archivistici; regolamenti così minuti da contenere ...
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Le origini del feudo racchiudono molti problemi non ancora interamente risolti. Chiara non è neppure l'origine della parola, che nelle sue prime menzioni appare nel Mezzogiorno della Francia con la forma [...] all'inizio del sec. XIII, ottenne il possesso della Normandia, della Turenna, dell'Angiò e del Poitou, avendo dichiarato decaduto il re d'Inghilterra Giovanni Senzaterra suo vassallo, in pena dell'assassinio del nipote Arturo; così Francesco I occupò ...
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MODA (dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè [...] suggerito dalle crociate; per calzatura le famose pantofole dalla punta lunga fino a 50 cm. che, introdotte dal conte d'Angiò perché aveva i piedi malfatti e imitate dapprima dai cortigiani adulatori, divennero per i due sessi una moda generale assai ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....