TARANTO (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Ciro DRAGO
Giulio GIANNELLI
Raffaele CIASCA
Secondina Lorenzina CESANO
Vincenzo VERGINELLI
Antichissima città dell'Italia meridionale, [...] II d'Angiò, poi al figlio Roberto che ne fece puntello per la sua offensiva contro gli Angioini d'Ungheria e per la futura conquista dell'Impero d'Oriente. Passò poi a Giacomo Del Balzo, a Ottone di Brunswick, quarto marito della regina Giovanna, al ...
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Costituisce con l'Elide uno dei nomoi dell'odierna Grecia, e comprende la parte nord-occidentale del Peloponneso. Confina con la Messenia, con l'Arcadia e con l'Argolide, ed è una regione prevalentemente [...] dichiarata decaduta dai suoi diritti, arrestata e chiusa in Castel dell'Ovo, ove morì nel 1331. Roberto d'Angiò assegnò allora il feudo al fratello Giovanni, che nel 1333 lo cedette a Roberto di Taranto, figlio di Filippo e di Caterina di Valois ...
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SALERNO (A. T., 27-28-29)
Luchino FRANCIOSA
Edgardo GRAZIA
Paolino MINGAZZINI
Ruggero MOSCATI
Luchino FRANCIOSA
Ernesto PONTIERI
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Città della Campania, capoluogo di provincia, situata quasi al [...] loro recata da Carlo I d'Angiò.
Nel 1268 la città fu concessa come principato all'erede della corona, Carlo lo Zoppo; e dopo lui altri principi ereditarî - Carlo Martello, Carlo l'Illustre e il piccolo figlio di Giovanna I - l'ebbero successivamente ...
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La città più importante dell'Abruzzo, capoluogo della provincia omonima (già detta Abruzzo Ulteriore II, v. oltre), a 42° 21′ lat. N. e 0° 56′ long. E. (M. Mario). Sorge all'incirca al centro della grande [...] Carlo di Durazzo. Donde disordini e sangue, entro le mura e fuori. Quando Carlo fece strangolare la regina Giovanna, nel 1382, Aquila acclamò re Luigi d'Angiò e fece coniare monete col suo nome; poi, alla morte di Luigi, acclamò Luigi II suo figlio ...
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Affermano generalmente gli storici che le origini colonnesi sono avvolte dall'oscurità. Taluno narrò che i C. fossero venuti dalla Germania; e questa opinione fu anche attribuita universalmente a Francesco [...] ., che con Sciarra e Francesco di Matteo Orsini ebbero l'ufficio di senatore. Giovanni XXII, salito al trono il 16 agosto del 1316, affidò il senatorato di Roma a Roberto d'Angiò, che nominò ripetutamente suo vicario Stefano C. Nel 1326 egli ebbe dal ...
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LORENA (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Giuseppe MARTINI
Antica provincia della Francia orientale, corrispondente agli attuali dipartimenti della Mosa, Mosella, Meurthe-et-Moselle, Vosgi; sotto [...] ). - Filippo il Bello, a causa del suo matrimonio con Giovanna di Champagne, riuscì a impossessarsi di alcuni paesi lorenesi. Più Carlo II ed erede del ducato di Lorena, con Renato I d'Angiò, erede del ducato di Bar, determinò la riunione dei due ...
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Combattuta tra l'Inghilterra e la Francia dal 1339 al 1453 circa, ma con partecipazione di altri stati e popoli, e con vaste ripercussioni attorno, forma l'ultima fase del duello ingaggiato fra le due [...] nonostante gli sforzi per entrare nel Maine e nell'Angiò, neppure gl'Inglesi poterono ampliare la loro occupazione. ; il giorno dopo Carlo VII era incoronato alla presenza di Giovannad'Arco. Fu possibile nei mesi seguenti occupare il territorio di ...
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Alfonso V, nato nel 1396, succedette a suo padre Ferdinando I, il 2 aprile 1416, nei regni d'Aragona, Valenza, Maiorca, Sicilia, Sardegna e nella contea di Barcellona. Richiamò subito dalla Sicilia il [...] , in condizioni rese più gravi dall'isolamento politico del suo regno in Italia, dovrà ingaggiare fiera lotta contro Giovannid'Angiò e contro i baroni, e i suoi successori si vedranno privati del trono dapprima dall'erede del principe francese ...
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LECCE (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Arturo SOLARI
Raffaele CIASCA
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Vincenzo Verginelli
Città della Terra d'Otranto, capoluogo di provincia, [...] mezzo secolo in potere dei Brienne, a cui era stata concessa da Carlo d'Angiò; fra essi fu il "duca di Atene", al quale Lecce deve nuove dal suo sindaco; la folla fece giustizia di don Giovannid'Urraca, inviato per punire i sediziosi; ma nobili e ...
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SULMONA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ignazio Carlo GAVINI
Gioacchino MANCINI
*
Città dell'Abruzzo (provincia di Aquila, seconda solo al capoluogo per la sua importanza, che è legata alla [...] Francesco è una chiesa eretta circa il 1296 da re Carlo d'Angiò, rovinata poi e ridotta a più umili forme a causa dei S. Chiara con un grande chiostro del 1518; il palazzo di Giovanni de' Sardi (1420); il palazzo Sanità contemporaneo a quello dei ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....