DI VEROLI, Elda
Roberto Staccioli
Nata a Frosinone il 7 luglio 1892 da Marco e Adelaide Efrati, iniziò a studiare il pianoforte con Maddalena Pacifico e, successivamente, si dedicò al canto sotto la [...] .
Nello stesso teatro cantò, poco dopo, la sua prima Rosina nel Barbiere diSivigliadi G. Rossini; venne poi chiamata al teatro Comunale di Viterbo, dove fu Elvira nei Puritani di V. Bellini, a fianco dell'esordiente G. Lauri Volpi. Il successo ...
Leggi Tutto
Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] , Re di Creta e La Clemenza di Tito) o dell’o. buffa italiana (Le nozze di Figaro, Così fan tutte, Don Giovanni, su libretto di L. modificò con particolare inventiva (Il barbiere diSiviglia, Guglielmo Tell). Più giovani di lui, V. Bellini e G. ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] dinastico: la Boemia, tramite matrimonio, andò a suo figlio Giovanni. Si era comunque riaperta la via alle avventure imperiali in cerchia della scuola palatina di Alcuino, il più ambizioso disegno di tradurre Isidoro diSiviglia. Tutto ciò non ...
Leggi Tutto
Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] monastici: l’anonimo Liber graduum e le opere diGiovannidi Apamea.
Il periodo che va dal 5° sec diSiviglia,1995) e con Ḥ. Kayyālī, giornalista e traduttore, autore anche di romanzi (Makātib al-gharām «Lettere di passione», 1956) ma soprattutto di ...
Leggi Tutto
Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] di Leucio (Carino) negli Atti diGiovanni. Gli gnostici ricorsero largamente alla poesia, e vanno almeno menzionate le Odi di parecchi vescovi spagnoli (tra i quali Isidoro diSiviglia), contribuirono all’accrescimento del patrimonio innologico dei ...
Leggi Tutto
Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore [...] Fu apprezzato sopra tutto come interprete rossiniano (Barbiere diSiviglia, Italiana in Algeri, Cenerentola, Semiramide) benché avesse un repertorio vastissimo: da Mozart (Don Giovanni, Nozze di Figaro) a Bellini (Sonnambula), da Cimarosa (Matrimonio ...
Leggi Tutto
BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] dalla contessa Samoyloff, amica del musicista catanese Giovanni Pacini, che, subito dopo la Norma, di Venezia e de L'Eco di Milano, ed un certo Pietro Marinetti (forse uno pseudonimo di qualche amico del musicista), da quelle del Barbiere diSiviglia ...
Leggi Tutto
CALLAS, Maria
Marco Beghelli
CALLAS, Maria (Sophie Cecelia Anna Maria Kalogeropoulos)
Nacque a New York il 2 dicembre 1923 da Georgios (George) Kalogeropoulos, farmacista di scarse ambizioni, e da Evangelia [...] modo di ascoltare la propria voce registrata, a Perugia durante l’intervallo dell’oratorio San Giovanni Battista di Stradella La critica sparò a zero sulla sua Rosina nel Barbiere diSiviglia, e anche Fedora venne sentita inadatta alla sua vocalità ...
Leggi Tutto
DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] Park Theatre si ebbe con Il barbiere diSivigliadi Rossini e fu un successo. Un calorosissimo incontro del Garcia con il D. portò all'allestimento e rappresentazione con ampi consensi, il 23 maggio 1826, del "suo" Don Giovanni. Nel 1827, oltre a una ...
Leggi Tutto
tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...