GIOVANNI d'Amalfi
Paolo Chiesa
Monaco e presbitero nato probabilmente ad Amalfi e di cui sappiamo che a Costantinopoli, dove viveva nel secolo XI, eseguì la traduzione latina di alcune opere agiografiche [...] : la "Vita" latina di sant'Epifanio, ibid., XXX (1989), pp. 909-951; P. Chiesa, Vita e morte di Giovanni Calibita e Giovannil'Elemosiniere. Due testi "amalfitani" inediti, Cava dei Tirreni 1995.
Fonti e Bibl.: M. Hoferer, Iohannis monachi Liber de ...
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Scultore (Esling, Bassa Austria, 1693 - Vienna 1741), allievo di G. Giuliani, fu rappresentante austriaco di quel primo classicismo che sulla fine del sec. 17º si manifestò anche in Francia e in Italia [...] 1726), e a Bratislava, dove fu architetto e scultore del principe Esterházy, realizzò nella cattedrale la cappella di S. Giovannil'Elemosiniere e l'altare maggiore, di cui rimane solo il gruppo di S. Martino e il povero, in piombo. Per Vienna eseguì ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] notizia di un suo deciso mutamento d'indirizzo. Nella dedica a Nicolò I della traduzione dal greco della biografia di Giovannil'Elemosiniere, A. confessa di essersi reso conto che, in passato, aveva troppo presunto delle sue forze, di essersi quindi ...
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Vescovo di Neàpolis in Cipro (m. 650 circa), autore, fra l'altro, di un'importante biografia di Giovannil'Elemosiniere patriarca di Alessandria; di altri scritti a lui attribuiti non è ancora stabilita [...] l'autenticità. ...
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Patriarca di Alessandria d'Egitto (n. Amatunte, Cipro - m. ivi 619 circa). Inviato ad Alessandria dall'imperatore Eraclio, dopo l'uccisione di Foca (610), combatté il monofisismo, la simonia e altri abusi [...] del clero; si dedicò a grandi opere di beneficenza soccorrendo e visitando i poveri: fu per questo chiamato "elemosiniere". Festa, 23 gennaio (presso i Greci, 12 novembre). ...
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GIOVANNI da Montecorvino
Luigi Canetti
Nulla di certo sappiamo sulla sua famiglia d'origine e sui primi anni di vita: da una sua lettera, datata 8 genn. 1305, risulta che in quella data G. era già un [...] inoltre alcune notizie riportate nel Chronicon di GiovanniElemosiniere, relative all'ingresso di G. nell'Ordine a cura di A. van den Wyngaert, pp. 373-377; Annales minorum, a cura di L. Wadding, VI, Ad Claras Aquas 1931, pp. 77-80 (alle pp. 103 s. ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] rivelasse presunti segreti e presunti tradimenti, Francesco Ricardot, l'elemosiniere di Renata accusato, d'altro canto, nella lettera fiero dei suoi arazzi dovuti ai fiamminghi Giovanni e Niccolò Karcher, Giovanni Roost e Gerardo Slot al punto da ...
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PALLOTTA, Antonio
Roberto Regoli
PALLOTTA, Antonio. – Nacque a Ferrara il 23 febbraio 1770 dal conte Giovanni Mario – appartenente a una famiglia del patriziato di Ferrara, originaria di Caldarola [...] es. per mezzo di mons. Giovanni Soglia, elemosiniere pontificio).
Tornato a Roma, Pallotta Interni, rub. 558; Diario di Roma, 19 maggio 1824, pp. 3-10; Notizie per l’anno… 1824-1835, pp.?; F. Cancellieri, Lettera al cardinal A. P., Pesaro 1826; ...
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BOGLAT (Boglhat, Buglhat), Giovanni
Alfredo Cioni
Questo sacerdote della diocesi di Clermont giunse in Ferrara il 28 giugno 1528, al seguito di Renata di Francia sposa ad Ercole II, figlio del duca [...] I, cui successe Ercole II. Quali siano state le relazioni tra l'elemosiniere della nuova duchessa e i calvinisti che attorno a lei si 4º oblungo sottoscritto: "In Ferrara. Nella stampa de Giovanni De Buglhat Et Antonio Hucher Compagni. Del 1548". È ...
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Prelato e diplomatico (castello di Mane, Alpes-de-Haute-Provence, 1625 - Parigi 1713). Vescovo di Digne (1658), Marsiglia (1662), Beauvais (1679), fu ambasciatore straordinario alla dieta di Polonia, dove [...] favorì l'elezione di Giovanni Sobieski; sottoscrisse (1682) la dichiarazione del clero gallicano, ma poi ritrattò. Creato cardinale (1690), fu ambasciatore di Luigi XIV presso Innocenzo XII e Clemente XI, e grande elemosiniere (1706). ...
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cultista
agg. e s. m. e f. Aderente a clan nati e sviluppatisi in Nigeria che esercitano attività criminali in patria e nei Paesi di emigrazione. ♦ Per la prima volta, la Dia nella relazione semestrale nomina i gruppi di “cultisti” più pericolosi...