GIOVANNILido ('Ιωάννης ὁ Λυδός, Ioannes Lydus)
Guido Calogero
Erudito e filosofo, nato intorno al 490 d. C. Convertitosi al cristianesimo, ebbe nella prima metà del sec. VI incarichi alla corte bizantina, [...] e fu insegnante e scrittore. Si può considerarlo come facente parte della scuola alessandrina del neoplatonismo in quanto partecipò soprattutto dell'interesse erudito di questa, nei suoi lavori di raccolta ...
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Erudito (n. Filadelfia di Lidia 490 circa - m. 560 circa). Convertitosi al cristianesimo, ebbe incarichi
alla corte bizantina. Per i suoi lavori di raccolta e di compilazione dottrinale si può considerare appartenente alla scuola neoplatonica alessandrina. Opere conservate: Περὶ μηνῶν (De mensibus), frammentaria, sui
più antichi calendarî italici; Περὶ διοσημειῶν (De ostentis), sui prodigi; Περὶ ἀρχῶν ...
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. Così vengono designati quegli scrittori che raccolsero le dottrine (δόξαι) dei filosofi greci. Già in Platone sono, qua e là, rapidi riferimenti alle soluzioni che i filosofi precedenti avevano date [...] difesa dei cristiani (177 d. C.), lo Pseudo-Giustino, Ermia nella sua Satira dei filosofi pagani, Cirillo e GiovanniLido. Elementi dossografici che tradiscono origine comune sono pure nel De natura deorum di Cicerone e nel trattato Sulla religione ...
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Scrittore latino contemporaneo di Cicerone. Della sua vita sappiamo solo che fu in rapporto familiare con Cicerone, cui diede appoggio contro Catilina. Si schierò a lato di Pompeo nella guerra civile; [...] De vento, De animalibus, De hominum naturalibus, forse anche uno De terris. Nigidio accoppiò l'astronomia all'astrologia. GiovanniLido estrasse dai libri di lui, di Fonteio e di Labeone, interpreti dei libri tagetici, calendarî brontoscopici, molto ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] tardo. La togata, invece, di soggetto romano, usò la popolare toga bianca e senza bordo (Evanzio, De trag. et. com.; GiovanniLido, De mag. reip. rom., I, 40).
Del costume del pantomimo abbiamo un documento nel rilievo eburneo di Berlino: l'attore ha ...
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Nacque a Nicomedia, in Bitinia, intorno al 95 d. C., da famiglia greca di buona condizione: già il padre suo aveva ottenuta la cittadinanza romana. Dopo aver ricevuto in patria un'accurata educazione ed [...] con Plutarco e con Dione, egli va dunque confrontato con Appiano. Fu lodato da Erennio Dessippo, da Temistio, da GiovanniLido; dei suoi scritti usufruirono Procopio di Cesarea, Zonara, Eustazio, lo Tzetzes; estratti delle sue opere ci restano nella ...
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ESPIATORIO L'espressione trae origine dalla traduzione (caper emissarius) che S. Gerolamo fece del vocabolo ebraico 'Azā'zel nel passo del Levitico (XVI, 8-10 e 26) relativo al "giorno dell'espiazione" [...] verghe e cacciato dalla città in direzione della terra osca (Propert., V, 2, 59 segg.), è menzionata esplicitamente solo da GiovanniLido (De mensib., IV, 36, p. 71). Anche Servio ricorda, ma senza designazione di mese, un giorno consacrato a Mamurio ...
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S'indicano col nome di emerologi dei calendarî, più o meno scientifici, compilati nell'antichità con uno scopo pratico: agrario, medico, nautico, ecc., e che si basano su osservazioni astronomico-astrologiche; [...] che va sotto il nome di Clodio Tusco. Tale attribuzione si trova in tutti quei manoscritti che contengono le opere di GiovanniLido o almeno estratti dalle sue opere; negli altri manoscritti, in cui si trova, l'emerologio è attribuito a Tolomeo Ermes ...
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Segretario di stato, poi arcivescovo di Bulgaria (Achrida) compose due poemi, dedicandoli a Manuele Comneno (1143-1180). Il primo, sullo zodiaco (Περὶ ζῳδισκοῦ κύλου) è un'elementare esposizione dell'astronomia [...] di volgarismi. Il C. è privo d'originalità e vena poetica. Le sue fonti principali sono Tolomeo, Efestione di Tebe, Retorio, GiovanniLido.
Edizioni: Il primo poema del C. fu edito da E. Miller, in Notices et extraits de manuscrits, XXIII (1872), pp ...
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Giurista romano della decadenza, rappresentato nel Digesto da squarci attinti a tre diversi opuscoli: De muneribus civilibus, De officio praetoris, De testibus: uno di tali squarci si trova anche, in traduzione [...] greca, nell'opera di GiovanniLido De magistratibus (1, 14), sotto il nome abbreviato di Αὐρήλλιος ὁ νομικός. Nella inscriptio di un frammento del Digesto A. C. è detto magister libellorum: sembra lo sia stato sotto Costantino, al quale apparterrebbe ...
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