Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] dopo la triste parentesi del 1683 in cui Vienna fu salvata dalla minaccia ottomana dall’intervento del re di Polonia GiovanniSobieski – annettendo l’Ungheria (1687). Il felice esito di queste campagne consentì all’Impero di riaffermare un suo ruolo ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] quale l’Ucraina polacca passò sotto la protezione turca. La Polonia recuperò poi quei territori nel 1684 per opera di GiovanniSobieski. Nell’Ucraina russa, fallito il tentativo dell’etmano Ivan Mazepa di ribellarsi al potere russo con l’appoggio di ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] (La processione nel governatorato di Kursk, 1880-1883) e V. I. Surikov (La boiarda Morosova, 1887); il polacco J. Matejko (GiovanniSobieski sotto le mura di Vienna), ecc. In Italia - di analoga ispirazione - si ricordino le tele di T. Patini e di F ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] potere regio alla mercé della nobiltà e degli intrighi delle potenze.
L’emergere di grandi figure come quella di Giovanni III Sobieski (1674-96) ridiede temporaneamente alla Polonia il perduto prestigio, ma la vittoria di Vienna contro i Turchi (1683 ...
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CORDARA, Giulio Cesare
Magda Vigilante
Nacque ad Alessandria il 16 dic. 1704, da Giulio Antonio ed Eleonora Crescini. Trascorsi i primi anni della fanciullezza a Calamandrana - dove il padre aveva ereditato [...] 1735 compose il dramma pastorale per la morte di Maria Clementina Sobieski, moglie di Giacomo (III) Stuart pretendente al trono di con studiosi dei tempo, come il teologo e poligrafo Giovanni Lami; ma più verosimilmente il Rullo rappresenta il tipo ...
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Scrittore polacco (Kamionka Wołoska, Rawa, 1825 - Parigi 1896). Prese parte alla rivolta dei contadini galiziani del 1846, scontando poi due anni di prigione; visse in seguito tra Vienna e Parigi. Pubblicò [...] di Olbracht", 1889), l'uno e l'altro interessanti, più che per forza evocativa, per l'esattezza con cui sono ricostruiti i due periodi nei quali essi sono ambientati, rispettivamente il regno di Giovanni III Sobieski e la fine del secolo 15º. ...
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Architetto di origine italiana (n. Cracovia sec. 17º), dal 1694 architetto di corte del re Giovanni III Sobieski a Varsavia. Costruì tra l'altro nel castello reale di Wilanów una villa all'italiana (1680-87) [...] e la chiesa dei cappuccini a Varsavia (fondata nel 1683) ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] già cristiana.
Nessun contrasto perciò fra l'autore tragico del Giovanni e il poeta delle Visioni, anche se in questa sua Zappi di un deteriore barocchismo per la visita della vedova del Sobieski a Roma, componendo il suo per la ricuperata sanità di ...
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CAPECE (Capeci), Carlo Sigismondo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Roma il 21 giugno 1652 da Bernardo e Teodora Stanchi. Iniziati gli studi a Roma, nel 1664 si trasferì in Spagna dove il padre, al servizio [...] Croce (cfr. Grottanelli, XLI, p. 42).
Nel 1704 entrò al servizio della regina Maria Casimira di Polonia vedova di Giovanni III Sobieski, che, fissata la propria residenza a Roma nell'anno 1699, lo nominò "segretario delle lettere italiane, e latine ...
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