Astronomo, ottico, naturalista (Modena 1786 - Firenze 1863). Costruì obiettivi acromatici per microscopi e inventò l'obiettivo a immersione omogenea; fondamentali le sue ricerche sulla fecondazione delle [...] e inventò (1847) l'obiettivo a immersione omogenea, aumentando la potenza del microscopio. A lui è dovuto anche il prisma che porta il suo nome. Ideò uno speciale cannocchiale, da lui chiamato iconantidiptico, nel quale di un oggetto mobile si vedono ...
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Letterato (Firenze 1590 - Iesi 1643). Ingegno assai precoce, le sue doti gli valsero ben presto la protezione di G. B. Strozzi e l'attenzione del granduca. Decisivo fu l'incontro, nel 1608, con Galilei; [...] quando, nel 1632, Urbano VIII non si scagliò contro il Dialogo galileiano, e C., che aveva avuto un ruolo importante nella pubblicazione dell'opera, cadde in disgrazia presso il pontefice; fu allontanato allora da Roma, con incarichi varî ...
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Scultore e architetto (Firenze 1652 - ivi 1725). Allievo di E. Ferrata a Roma, fu attivo a Firenze dove dal 1677 al 1691 lavorò alla decorazione della cappella Corsini al Carmine e della cappella Feroni [...] figli, Giulio (notizie dal 1729 al 1741) costruì l'osservatorio astronomico di Pisa, a imitazione di quello di Bologna, e disegnò il monumento a Galilei in S. Croce a Firenze; Vincenzo (notizie dal 1736 al 1755) fece la statua dell'Astronomia per la ...
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Scrittore (Milano 1896 - Napoli 1961). Condirettore, dal 1928 al 1934, dell'Italia letteraria; direttore (1946-1948) della rinnovata Fiera letteraria e, dal 1952, della rivista L'approdo letterario, collaboratore [...] ) la Comunità europea degli scrittori. Nei suoi racconti, viaggi e "paesaggi con figure" (Il giorno del giudizio, 1927; Il buon veliero, 1930; Amici di strada, 1935; Il generale in esilio, 1938; Donata, 1941; Vecchio continente, 1942; L'Italia felice ...
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Scultore e architetto (n. forse a Firenze tra il 1559 e il 1562 - m. ivi 1613), fratello di Giulio, allievo di G. A. Dosio. Lontano dalla voluta grandiosità dei michelangioleschi, ricercò eleganti effetti [...] portico della Ss. Annunziata a Firenze (1599-1601), la vicina cappella di S. Sebastiano, il recinto del coro e il ciborio di S. Spirito (iniziati nel 1590). Le sue qualità di scultore apparivano soprattutto nelle due elegantissime statue (l'Estate e ...
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Cardinale (Bologna 1733 - Parigi 1810); nunzio a Colonia (1767), a Lucerna (1778), a Vienna (1785-92), elevato alla porpora il 18 giugno 1792, si trovava a capo della sede vescovile di Iesi allorché Napoleone, [...] 15 giugno 1801 aveva sottoscritto il concordato con la S. Sede, lo richiese come legato in Francia per l'esecuzione del concordato stesso. Dette prova di notevole tatto nella liquidazione della spinosa situazione ecclesiastica della Francia dopo la ...
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Letterato e scrittore musicale (Firenze 1594 - ivi 1647). Versato in molte discipline fra cui anche le lingue orientali, si dedicò in particolare alla musica. Viaggiò in Francia e in Spagna. Nel 1640 ebbe [...] 'eloquenza a Firenze. Costruì una doppia lira, che offrì a Urbano VIII con una dissertazione illustrativa (Opere, pubbl. 1763). Sembra che sia stato il primo a sostituire la denominazione della nota ut con quella di do, prima sillaba del suo cognome. ...
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Giurista e uomo politico (Masserano 1806 - Torino 1866); redattore degli Annali di giurisprudenza, fu dal 1848 alla morte fedelissimo a Cavour, dal quale nel 1860 accettò il portafoglio della Giustizia: [...] contribuì all'unificazione della legislazione italiana. Presidente della Camera nell'VIII legislatura, svolse un ruolo importante nelle trattative per la Convenzione di settembre tra l'Italia e la Francia ...
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Scultore (Episcopio di Sarno 1848 - Napoli 1887). Nel 1877, il suo Caino (ora nella Gall. dell'Accad. di Belle Arti di Napoli) suscitò aspre polemiche. Lavorò in seguito (1879-84) anche in Francia e in [...] Inghilterra. Meglio che nella grande statuaria (G. Murat, facciata del pal. Reale di Napoli), si espresse in piccole sculture di spirito veristico e vagamente romantico (Il maniscalco, Napoli, Museo di S. Martino). ...
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Chirurgo (n. Rapallo 1450 circa - m. poco oltre il 1517). Figliastro di Battista di Rapallo, medico di corte del card. Giuliano della Rovere (poi papa Giulio II) e del card. Sisto della Rovere, è autore, [...] tra l'altro, di un testo rinomato ai suoi tempi, la Practica in chirurgia copiosa (1514) ...
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battista1
battista1 (ant. batista) s. m. [dal lat. tardo baptista, gr. βαπτιστής, der. di βαπτίζω «battezzare»] (pl. -i). – 1. Propr., chi battezza, battezzatore; in partic., il sacerdote che ha l’incarico di battezzare in vece del parroco....
agnusdei
agnusdèi (o àgnus Dèi) locuz. lat. («agnello di Dio»), usata come s. m. – 1. Propr., parole iniziali della formula che viene recitata, o cantata, tre volte nella liturgia latina della messa durante la frazione del pane eucaristico...