Pittore di prospettive (n. a Venezia nella seconda metà del sec. 16° - m. tra il 1645 e il 1650), già attivo a Venezia nel 1590. Ornò chiese e palazzi con affreschi e quadri a olio (Sala dei conviti in [...] , non essendo da tutti a lui attribuito l'esistente fregio monocromo dipinto attorno all'urna di Marcantonio Bragadin nel 1596, nella chiesa S. Giovanni e Paolo a Venezia. Interessante l'attività dell'A. come scenografo, che si ricollega al periodo ...
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Pittore (Pesaro 1612 - Verona 1648). Si formò nell'ambito del tardo manierismo marchigiano, sensibile, in particolare, all'arte di F. Barocci; fu poi allievo, a Bologna, di G. Reni. Al sottile classicismo [...] , Brera; Roma, Gall. Colonna e Gall. Doria); Susanna e i vecchioni, Immacolata, s. Giovanni Battista (Bologna, Pinacoteca naz.); Sacra Famiglia (Roma, Pal. Venezia e Gall. Borghese; Parigi, Louvre). Di alto livello è la sua opera grafica (disegni e ...
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Pittore e incisore (Sesto San Giovanni 1831 - Perugia 1869). Fu allievo a Pavia di G. Trécourt insieme con T. Cremona, con cui passò poi a studiare a Venezia e all'accademia di Brera. Ebbe vita travagliata; [...] morì suicida. Pittore soprattutto di quadri storici, si distaccò dalla maniera di F. Hayez, inclinando a un romanticismo più soggettivo e drammatico, con audacie coloristiche talvolta originali. La sua ...
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Musicista (Camaiore 1668 - Roma 1727), allievo di A. Corelli e di B. Pasquini. Nel 1700 circa si recò a Venezia ove fu direttore di musica presso l'Ospedale (Conservatorio) della Pietà, avendo allievi [...] F. Bordoni e B. Marcello. A Roma (1725) fu maestro di cappella a S. Giovanni in Laterano. Compose molta musica sacra, teatrale e da camera (vocale e strumentale) e lasciò un prezioso trattato, L'Armonico pratico al cembalo, ovvero regole, ...
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Scultore e architetto (m. Venezia 1513), oriundo di Osteno (sul lago di Lugano), operoso a Venezia. Collaboratore dapprima di Pietro Lombardo, poi di altri maestri, prese parte alla costruzione di varî [...] dormitorio annesso al convento di S. Giorgio Maggiore, 1490 segg., S. Michele in Isola, 1501). Scolpì (1506-11) le statue dei 12 apostoli, Maria e s. Giovanni Battista per la chiesa di S. Margherita a Treviso, oggi nella parrocchiale di Montebelluna. ...
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Tipografo (Sommevoire, Alta Marna, 1404 circa - Venezia 1480); già maestro di zecca a Tours, lavorò a Venezia (1470-80) con alta capacità tecnica e gusto. Coi bellissimi caratteri romani (antiqua) e gotici [...] da lui disegnati e incisi, stampò, solo o in società con Giovanni da Colonia, circa 150 edizioni, dando alcuni dei più bei libri del sec. 15º: l'Eusebio, la Naturalis historia di Plinio, la Bibbia latina. Forse sui suoi caratteri romani si modellò ...
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Pittore (Murano 1561 - Venezia 1605). Formatosi sugli esempî di P. Veronese, di Palma il Giovane e del Tintoretto, operò nello spirito della Controriforma con un gusto particolare per il chiaroscuro e [...] . Tra le sue opere a Venezia: Storie della Passione, in S. Giuliano (1585), tre monocromi nel soffitto della Sala del Maggior Consiglio (1585). La caduta della manna e La crocefissione di s. Andrea in S. Giovanni Elemosinario (1590), Storie della ...
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Nome sotto cui è noto il filosofo e teologo Paolo Nicoletti (Udine 1368 circa - Venezia o Padova 1428 o 1429). Eremitano, studiò a Oxford e Padova, ove divenne professore (1408); ambasciatore della Repubblica [...] di Polonia (1413). Nei suoi numerosi commenti ad Aristotele si dimostra seguace dell'averroismo di Sigieri di Brabante e di Giovanni di Jandun; d'ispirazione occamistica i suoi trattati di logica, tra i quali di particolare importanza la Logica magna ...
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Pittore e incisore (Venezia 1498 circa - ivi 1561), manierista. A Roma trasse incisioni da opere di Michelangelo, Raffaello, Giulio Romano, e in seguito dalle proprie invenzioni, seguendo la tradizione [...] Carlo V a Roma, 1536), dipinse a Firenze un'allegoria della battaglia di Montemurlo (Pitti); a Roma lavorò in S. Giovanni Decollato e (dopo il 1550), in S. Maria della Minerva; a Venezia collaborò alla decorazione della Biblioteca Marciana (1556-60). ...
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Attore (Ferrara 1735 circa - Parigi 1816); esordì al teatro S. Luca a Venezia, nella compagnia di G. Lapy, e fu applaudito interprete delle commedie goldoniane; fu poi con G. Medebach primo attore al teatro [...] S. Giovanni Grisostomo, chiamato alla Comédie Italienne di Parigi, vi esordì (1767) come amoroso, passando poi al ruolo di Scapino; protetto dal duca di Richelieu, gli furono affidati uffici amministrativi, prima al Théâtre Italien e poi all'Opéra ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...