PORTINARI, Beatrice
Maria Paola Zanoboni
PORTINARI, Beatrice. – Figlia di Folco di Ricovero Portinari e di Cilia di Gherardo Caponsacchi, nacque a Firenze nell’aprile 1266.
Il padre di Beatrice apparteneva [...] di Ricovero Portinari si basano soltanto su tre testimonianze, due delle quali successive di una generazione (quella di GiovanniBoccaccio e quella, resa negli stessi anni, dal figlio di Dante, Pietro Alighieri). Una terza testimonianza, anteriore al ...
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mito
Lucio Biasiori
Si potrebbe dubitare che M. percepisse una reale differenza tra le figure del m. classico (le «favole degli antichi») e i personaggi della più remota storia greca e romana. L’autore [...] Ercole era già un topos nella Firenze del 14° e 15° sec., essendo stato già trattato nelle Genealogiae deorum gentilium da GiovanniBoccaccio – che faceva risalire l’interpretazione allegorica al mitografo Teodonzio, autore probabilmente inventato da ...
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Novelle e racconti
Emanuela Bufacchi
Il piacere della brevità
Narrazione breve in prosa, di argomento vario, la novella ha origini antiche e difficilmente identificabili. Nel corso dei secoli ha condensato [...] vale a dire di una narrazione breve rivolta alla rappresentazione del costume e della società del tempo fu GiovanniBoccaccio. Le cento novelle del suo Decameron costituiscono un’ampia raffigurazione dei caratteri umani – tragici, luttuosi, satirici ...
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BRUSCHI
Alfredo Cioni
La famiglia Bruschi, alias Bottoni, aveva commercio di libri quando nacquero i fratelli Bartolomeo e Lorenzo, tipografi, editori e librai attivi a Reggio Emilia nella seconda metà [...] secondo noto pubblicato a Reggio Emilia - fu l'ultimo segnato nel contratto Genealogiae deorum gentilium. De montibus silvis fontibus di GiovanniBoccaccio. L'edizione vide la luce il 6 ott. 1481(Indice gen. degli Incunaboli, n. 1798): è un in folio ...
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ANGIÒ, Giovanni d'
Giuseppe Coniglio
Figlio di Carlo II e di Maria d'Ungheria, nacque a Napoli intorno al 1276. Nel marzo 1297 si recò insieme con i fratelli Filippo, principe di Taranto e Raimondo [...] s., 473 s., 654, 661, 665, 673 s.; VIII (1883), pp. 20, 206 s., 481-84, 587; G. De Blasiis, La dimora di GiovanniBoccaccio a Napoli, in Arch. stor. per le prov. napol., XVII (1892), p. 504; S. De Crescenzo, Notizie stor. tratte dai docum. angioini ...
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RUSTICUCCI, Iacopo
Silvia Diacciati
– Nacque verosimilmente a Firenze intorno al 1200 da famiglia non conosciuta.
Nulla di lui è noto prima di alcuni documenti sangimignanesi che lo ricordano tra i [...] («la fiera moglie più ch’altro mi nuoce»: Inferno XVI, 45) furono tuttavia sviluppate soprattutto a partire da GiovanniBoccaccio che, come altri commentatori dopo di lui, giustificarono la scelta da parte di Rusticucci di praticare la sodomia come ...
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MANNELLI, Francesco
Arianna Terzi
Nacque a Firenze tra il 1356 e il 1357, secondogenito di Amaretto di Zanobi e Zenobia di Domenico Guidalotti Rustichelli.
Il M. apparteneva a una delle più antiche [...] F. Inghirami, Storia della Toscana, XIII, [Fiesole] 1844, pp. 312 s.; Della vita e delle opere di GiovanniBoccaccio, in Decameron di messer GiovanniBoccaccio riscontrato co' migliori testi e postillato da P. Fanfani, I, Firenze 1857, pp. XVI-XXX; D ...
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ANGIÒ, Carlo d'
Giuseppe Coniglio
Appartenente al ramo di Durazzo, fu figlio primogenito di Giovanni, conte di Gravina e della sua seconda moglie Agnese di Périgord; nulla, però, può dirsi di sicuro [...] di storia napoletana,Napoli 1908, pp. 202, 217-20, 222, 227, 232, 247-50, 254, 263, 277, 280, 297 s.; F. Torraca, GiovanniBoccaccio a Napoli (1326-1339),in Rass. crit. d. letter. ital.,XXI(1916), pp. 1, 45-48; R. Caggese, Roberto d'Angiò e i suoi ...
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BARRILI (Barrile), Giovanni
Ingeborg Walter
Appartenente ad una famiglia napoletana dell'alta nobiltà locale, entrò nelle magistrature del Regno di Napoli e divenne presto uno dei più fedeli ed esperti [...] 160 s., 176; M. Schipa, Contese sociali napoletane, in Arch. stor. per le prov. napol., XXXII (1907), p. 534; F. Torraca, GiovanniBoccaccio a Napoli, ibid., XXXIX (1914), pp. 57-59, 62-71; R. Caggese, Roberto d'Angiò e i suoi tempi, I, Firenze 1922 ...
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VALBONA, Lizio
Leardo Mascanzoni
di. – Figlio di un certo Nicola da Valbona e di madre sconosciuta, apparteneva a una cospicua famiglia signorile dell’alta valle del Bidente attestata nel castello di [...] l’eleganza e la misura di Valbona in una situazione in cui ci si poteva attendere ben altra reazione.
Anche GiovanniBoccaccio evidenzia la sua larghezza d’animo, tessendone le lodi nella novella quarta della quinta giornata del Decameron narrata da ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...