Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] diede di Dante.
Ammiratore di Dante fu invece il Boccaccio, meno egocentrico, più disciplinabile; e, benché fra il nel '98: "per cantare solamente"; ma già l'anno innanzi Giovanni Pascoli aveva svolto la dottrina del Fanciullino, cioè del poeta lirico ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] all'Eneide di Virgilio (spiegata da Giovanni di Salisbury come un adombramento della vita umana) e alle Metamorfosi di Ovidio (Integumenta Ovidii; Ovide moralisé). Anche Dante vi indulge, nel Convivio; e il Boccaccio l'applica largamente non solo nel ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] pochi spettacoli (da Gor'kij, Camus, Cocteau, Boccaccio, ecc.) forse estenni al tracciato più evidente bestia e la virtù, il Molière del Borghese gentiluomo e del Don Giovanni); sia associandosi a un autore che assume anche, a volte, funzioni ...
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MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] ebbe gran parte la musica e vi fu infatti allievo un Giovanni certosino, autore di un trattato di musica conservato alla Vaticana (n et di varie condition persone" ristampò il Decameron del Boccaccio, che era apparso appunto in quell'anno a Venezia. ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] Ragione, che deve però la sua forma attuale essenzialmente a fra Giovanni degli Eremitani, il quale ne iniziò il rimaneggiamento nel 1306; ai antico libro noto stampato a Padova è la Fiammetta del Boccaccio, qui apparsa per la prima volta il 21 marzo ...
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ROMANZO
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
F. G.
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Emerico VARADY
Oriente. - Se la differenziazione del romanzo dalla novella va cercata in una diversità quantitativa, cioè in una maggiore lunghezza [...] Con l'Ameto, alternato di prose e di rime, il Boccaccio diede il primo esempio di romanzo pastorale, e nella Fiammetta seppe era piegato nel Seicento agl'influssi francesi e spagnoli (Eromena di Giovanni Biondi; Dianea di G. F. Loredano; Eudemia di G ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] essere di contingente, di una facendone due o più, o viceversa, inventandone alcune. Il Petrarca fu seguito dal Boccaccio, dal francese Giovanni di Montreuil, da Coluccio Salutati (morto nel 1406) e poi dalla numerosa schiera degli umanisti, che nel ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] . In qualche parte delle opere loro il Petrarca e il Boccaccio allegorizzarono, al segno che il primo de' due spiegava a suo bellissimo romanzo La fiera delle vanità. Ma l'italianizzante Giovanni Milton (1608-1674), autore de' poemetti L'Allegro e ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] del sec. III-IV (Basilio, i due Gregorî, Giovanni Crisostomo), e fattosi nuovo luogo all'arte quale terrena restavano, nelle loro vere e proprie intuizioni, il Petrarca e il Boccaccio, nel crescente gusto dell'antico del loro ambiente erano già le ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] : i libri d'ore di Carlo V e del duca Giovanni di Berry, sono meritamente famosi per ricchezza decorativa oltre che per alla Bibliothèque Nationale di Parigi e altrove. Anche il Boccaccio fu un appassionato bibliografo e mise insieme una cospicua ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...