Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] La figlia di Iorio di E. Bencivenga (1916), a Il delitto di Giovanni Episcopo di A. Lattuada (1947), a L'innocente (1976) di L ignorati dal cinema, che si è appropriato di ogni sorta di autori - da Boccaccio a M. Proust, da M. Lowry a I. Asimov, a L. ...
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PASTORALE, POESIA
Camillo CESSI
Enrico CARRARA
. Antichità. - Comunque s'intendano le origini remote della poesia pastorale, siano esse folkloristiche o connesse al culto religioso, essa ci si presenta [...] è puramente di tradizione letteraria. Dante, a Giovanni del Virgilio che gli aveva inviato un'epistola nei valore retorico dell'Arcadia, punto sminuito dal vecchio Ameto del Boccaccio dove lo sfondo bucolico era celato dalla frondosa allegoria morale ...
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PUNTEGGIATURA
Alfredo SCHIAFFINI
Gioacchino MANCINI
Alfredo SCHIAFFINI
. Il sistema interpuntivo dell'antichità classica, che mirava a indicare le pause e le inflessioni della voce, così che ottenessero [...] ben più tarda.
Il sistema d'interpunzione del commentario all'Ars di Giovanni di Bonandrea è quello ch'era in voga in quasi tutte le scuole Buonaventuri soggiunge questo esempio di perfetta punteggiatura (Boccaccio, Decam., IV, 1): "Alla quale venuto ...
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INSEGNA (dal lat. insignia, plur. dell'agg. neutro sostantivato insigne)
Pietro ROMANELLI
Nello TARCHIANI
Raffaele CORSO
Filippo PESTALOZZA
Giovanni Vacca
Contrassegno distintivo, messo in luogo [...] leggi e dai bandi che ne disciplinarono l'uso, ai documenti d'archivio; dai novellieri e romanzieri, a cominciare dal Boccaccio, ai viaggiatori fino a Victor Hugo, che ha dedicato all'insegna una delle sue lettere renane; e finalmente agli studiosi ...
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MUSSET, Alfred de
Pietro Paolo Trompeo
Nacque di nobile famiglia a Parigi l'11 dicembre 1810 e a Parigi morì nella notte dal 1° al 2 maggio 1857. La disposizione a scrivere era tradizionale nei M. Un [...] adeguato apprezzamento della psicologia mussettiana, l'altra su Don Giovanni, o piuttosto sul tipo di libertino che M. commedia Carmosine (1850, rappresentata postuma) di cui una novella del Boccaccio gli offrì la trama, ma a cui egli diede i colori ...
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STILISTICA (fr. stylistique; sp. estilística; ted. Stilistik; ingl. stylistics)
Vittorio Santoli
La stilistica come un insieme di teorizzamenti o di precetti intorno allo stile cominciò a costituirsi [...] non stanno genî singoli come Benedetto Antelami, Giovanni Pisano, Michelangelo, ma grandi moti di cultura Tradizione e poesia nella prosa d'arte italiana dalla latinità medievale a G. Boccaccio, Genova 1934; C. de Lollis, La fede di Dante nell'arte, ...
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GIOLITO DE' FERRARI
Giannetto Avanzi
. Celebre famiglia italiana di librai e di tipografi, la cui attività durò ininterrotta dal 1483 al 1606, principalmente in Trino di Monferrato, loro luogo d'origine, [...] a chiudersi per l'avvenuta occupazione francese della città. Giovanni ripara nuovamente a Venezia dove appare stampatore in proprio negli anni 1538-39 con edizioni del Boccaccio, del Petrarca e con l'edizione originale dei Dialoghi piacevoli ...
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SICILIANA, SCUOLA
Salvatore Battaglia
. Con questa denominazione si suole indicare quel movimento letterario, e propriamente lirico, svoltosi nel Mezzogiorno d'Italia, con centro nella Sicilia, durante [...] internazionale: lo stesso Federico II (ci restano tre canzoni), Giovanni di Brienne, re di Gerusalemme, suocero dell'imperatore (poetò Guittone d'Arezzo, degli stilnovisti, di Dante, Petrarca e Boccaccio: specie in sede di rima, che nella lingua della ...
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GENEALOGIA (gr. γενεαλογία)
Giuseppe RICCIOTTI
Arnaldo MOMIGLIANO
Armando LODOLINI
È la disciplina che tratta dell'origine e della discendenza di famiglie e di stirpi. Dopo la geografia, la cronologia [...] continuavano ad esporre le genealogie degli dei. Da queste il Boccaccio trasse nel 1373 il De genealogiis deorum gentilium in XV Litta; il Giornale Araldico-genealogico-diplomatico, di Giovanni Battista Crollalanza; il Teatro Araldico di I. Tettoni ...
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PIETRO III re di Aragona, II di Catalogna, I di Sicilia, detto il Grande
Ramon D'ALOS-MONER
Salito al trono alla morte del padre Giacomo I (1276), prese ai Mori valenzani, sollevatisi, la fortezza di [...] Dante, la leggenda riportata da Salimbene circa una prodigiosa salita di P. al Monte Canigó, novelle di Boccaccio, ser Giovanni Fiorentino e Bandello, Shakespeare, ecc. Fu anche abilissimo diplomatico. Il suo corto regno, vera epopea, costituisce il ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...