FILELFO, Giovanni Mario
Franco Pignatti
Nacque a Costantinopoli il 24 luglio 1426, primogenito di Francesco e di Teodora Crisolora. L'anno seguente il padre tornò in Italia con la famiglia e tenne il [...] famiglia finalese, dalla quale ebbe una prole numerosa: una Giovanna era già nata nel gennaio del 1451 e morta prima Florentiae 1828) e di A. Solerti (Le vite di Dante, Petrarca e Boccaccio fino al sec. XVI,Milano [1905], pp. 158-185), oltre agli ...
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UGUCCIONE da Pisa
Armando Bisanti
Thierry Sol
UGUCCIONE da Pisa (Hugutio Pisanus, Huguccio Pisanus, Uguitio Pisanus). – Nacque a Pisa probabilmente verso la fine del primo trentennio del XII secolo [...] successivi: ancora ampiamente utilizzate da Dante, quindi da Petrarca e Boccaccio e poi dagli umanisti quattrocenteschi, esse furono, però, gradualmente soppiantate dal Catholicon di Giovanni Balbi da Genova (completato nel 1286 e già a stampa a ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] scritto dal poeta stesso di sua mano (51). Anche il Boccaccio veniva letto e copiato, come dimostrano i codici superstiti ( veneta, ma anche la storia antica ha molti cultori: nel 1381 Giovanni Gradenigo lascia, oltre a una Bibbia, un Tito Livio in ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] San Severo, a Ca' Grifalconi in calle della Testa ai Santi Giovanni e Paolo, la cui balaustra è ornata da fioroni tardogotici alternati a (basti pensare a quanto ne aveva raccolto già il Boccaccio) e destinato a perdurare sino al Machiavelli e, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] viri illustres allora in auge – già del Petrarca e del Boccaccio, come si è detto, e ora frequente in autori anche mentre fra i signori di Milano si salvano quasi solo Azzone e Giovanni Visconti per la protezione da essi data alle lettere e alle arti ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] il non laureato Sanudo ne ha preso nota; ed è "dottor" quel Giovanni Basadonna che "in renga" risulta noioso) (6), ma non per Petrarca, Ariosto, Tasso, Bembo, Baldassar Castiglione, Boccaccio e "il rimario" di Girolamo Ruscelli e "imparando ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] , le storie di Rollin. In italiano ha Boccaccio, Metastasio, ma anche gli Annali d'Italia del sono descritte da Monica Donaggio, Per il catalogo dei testi stampati da Giovanni Battista Pasquali (1735-1784), in Problemi di critica goldoniana, a cura ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] 27; 5, 33); una in Luca (Lc. 9, 8); nessuna in Marco e Giovanni, ove mancano del tutto sia vetus sia novus, ed è fatto ovviamente notevolissimo; e nessuna , risultano ben chiare a Petrarca (e a Boccaccio, per la sua parte), a partire addirittura ...
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Dai Veneti ai Venetici
Giovan Battista Pellegrini
Dai Veneti della terraferma ai Venetici della laguna
Nel suo volume Venezia ducale (1), il Cessi, dopo alcune considerazioni generali sull'origine [...] inoltre ben conosciuta la variante dell'it. ant., usata anche dal Boccaccio, Vinegia e vari nomi di località analoghi del tipo la Veneggia ( in AA.VV., Studi in onore di Ettore Lo Gatto e Giovanni Maver, Firenze 1962, pp. 413-416.
35. Cito dall' ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] di calcio (Il sigaro di fuoco, 1946) ove lo sprovveduto Boccaccio "Il gran portiere giallo / della squadra di quartiere. Stava produzione in versi apparsa in Italia si segnalano Zona Cesarini di Giovanni Raboni (da Nel grave sogno, 1982), e'82. Scirea ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...