BROSSANO, Francescuolo da (Franciscolus, o Franciscus, de Brossano)
Guido Martellotti
Figlio di Amizolo (Amiçolo), cittadino milanese di porta Vercellina, nacque probabilmente a Milano in anno non ancor [...] nella casa del Petrarca, il giovane discepolo Giovanni Malpagnini, deluso e pentito di un velleitario script.mediol., IV, coll. 1743 s.; per la corrispondenza, col Boccaccio e col Salutati, intorno all'edizione dell'Africa: C. Salutati, Epistolario ...
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FORESTI, Giacomo Filippo (Iacobus Philippus Bergomensis)
Lucia Megli Fratini
Nacque a Solto, nel territorio di Bergamo, nel 1434 dalla nobile famiglia dei conti Foresti. Della sua giovinezza, probabilmente [...] XXXIX (1977), 1, pp. 81-87; G. Heanneau, Dufour et son modéle, ibid., pp. 89 s.; V. Zaccaria, La fortuna del "De mulieribus claris" del Boccaccio nel sec. XV: Giovanni Sabbadino degli Arienti, I. F. F. e le loro biografie femminili (1490-1497), in Il ...
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BANDINI, Domenico (Domenico di Bandino)
A. Teresa Hankey
Nacque ad Arezzo verso il 1335, da Bandino e da Nuta Bianchi. La famiglia apparteneva al ceto mercantile, ma il padre, che non deve essere confuso [...] nutrisse molta simpatia. Dei due figli, il minore, Giovanni, fu medico e morì nella peste del 1400, il egli inserì nell'opera sua larghi brani di opere latine del Petrarca, del Boccaccio, del Salutati, del Silvestri e di F. Villani. Per questo, come ...
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FINIGUERRI, Stefano, detto il Za
Elena Del Gallo
Nacque da Tommaso a Firenze, dove visse fra il sec. XIV e il XV. Scarsissimi sono i dati biografici su di lui: le uniche notizie che lo riguardano si [...] già stata usata in precedenza da illustri poeti, come Dante, Boccaccio, F. Sacchetti, e ripresa in seguito da Lorenzo de' per "rifar lo studio a Atene", composta dal giudice Giovanni Mucini, dal canonista Francesco Machiavelli e da un tal giudice ...
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FABRIZI, Alvise Cinzio de'
Francesco Piovan
Ben poco si sa della vita di questo scrittore veneziano, il cui vero cognome doveva essere Cinzio, stando ai documenti noti e all'uso costante del Sanuto [...] Dante (la Divina Commedia, ma anche il Convivio), Boccaccio (Decameron, De casibus virorum illustrium, De claris mulieribus di settimane dopo, il 14 febbraio, quando i capi ordinarono a Giovanni Badoer di restituire tutti i volumi del F. "in eum locum ...
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FERRETTI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Torino il 20 ott. 1885 da Alessandro e da Clone Rossi. Laureatosi in lettere e filosofia a soli vent'anni, iniziò l'insegnamento nel 1907. Dal '12 al [...] a Bari I due tempi della composizione della Divina Commedia.
Il F. vi propone la tesi, suffragata da una testimonianza del Boccaccio, che i primi sette canti del poema fossero composti da Dante prima dell'esilio, ritrovati in un quadernetto e inviati ...
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GIUFFREDI (Giuffrè), Argisto
Bernardo Piciché
Nacque a Palermo, da Giovanni, banchiere, di famiglia originaria di Pisa; il nome della madre è ignoto. La data di nascita non è documentata, ma non dovrebbe [...] alla moglie, dalla quale ebbe tre figli: Fabio, Giovanni e Argisto. La prima notizia sulla sua attività letteraria scritti il G. mostra venerazione, oltre che per Dante, Petrarca e Boccaccio, anche per P. Bembo; consiglia la lettura dell'Ariosto, fra ...
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BRANDA, Paolo Onofrio
GG. B. Salinari
Nacque in Milano l'11 ott. 1710. Studiò grammatica e umanità nelle scuole di S. Alessandro dirette dai barnabiti, nel cui Ordine entrò, dopo un breve noviziato [...] della seconda polemica (1756-1757) fu il canonico Giovanni Andrea Irico, che faceva parte dell'Accademia dei Trasformati e tutto si riduce a sostituire ai modelli del Bembo, Petrarca e Boccaccio, due autori, il Casa e il Caro, l'uno fiorentino, ...
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BECCARIA, Antonio
Cesare Vasoli
Nato a Verona intorno al 1400 da Taddeo, assunse il cognome della madre. Abbracciata sin da adolescente la carriera ecclesiastica, coltivò con grande amore gli "studia [...] recò in latino (sempre per incarico del duca) il Corbaccio del Boccaccio (Oxford, Bodl. Libr., ms. Lat. Misc. d. 34 virtutibus sempre di Plutarco, mentre nell'inventario della biblioteca di Giovanni Pico, conservato nel cod. Vat. 3436, pubblicato da ...
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BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] all'edizione anche il Benivieni. L'opera fu pubblicata dai Giunti con il titolo Il Decameron di messer GiovanniBoccacci cittadino fiorentino (Fiorenza 1573). Le alterazioni introdotte, come si sa, furono molte e di rilievo non trascurabile. Pare ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...