PASINI, Alberto
Anna Chiara Fontana
– Nacque a Busseto, in provincia di Parma, il 3 settembre 1826 da Adelaide Crotti Balestra e da Giuseppe, funzionario dell’amministrazione pubblica del Comune parmense, [...] dapprima la sezione di paesaggio e scenografia diretta da Giuseppe Boccaccio (Botteri Cardoso, 1991, p. 24), e successivamente ( stabilì al Marais, nell’abitazione dell’amico parmigiano Giovanni Berchot, lavorando presso il litografo Jean Louis ...
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BUZZI (Buzi, Buzio, Bucio, Buti), Ippolito
PPampalone
Nacque a Viggiù circa il 1562 se è vera la notizia del Baglione, secondo la quale l'artista morì in età di settantadue anni. Figlio di Ercole, noto [...] s.), faceva testamento nel 1605, lasciando le figlie sotto la tutela della moglie Livia Boccaccio e di Silla Longhi da Viggiù (ibid., II, p. 116).
Giovanni Battista e il fratello Eleuterio il 30 ag. 1593 facevano società per costituire un opificio ...
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BUONAMICO detto Buffalmacco
Isa Belli Barsali
Di questo pittore fiorentino, attivo nella prima metà del sec. XIV, non si hanno dati sicuri circa la nascita e la morte: il Vasari scrisse, basandosi su [...]
Di B. è rimasta fama di protagonista di stravaganti burle, insieme con il pittore Bruno di Giovanni. I due artisti, ricordati dal Boccaccio in quattro novelle, furono detti "uomini sollazzevoli molto, ma per altro avveduti e sagaci" (Decameròn, VIII ...
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Pittore (Fontanella 1825 - Parma 1862). Allievo a Parma di G. Boccaccio. Dal 1852 insegnò all'accademia di Parma. Dipinse soprattutto interni (della sagrestia e della farmacia di S. Giovanni Evangelista, [...] della chiesa di S. Rocco, del duomo di Parma, ecc., conservati nella galleria di Parma). n Anche suo nipote Salvatore (Parma 1852 - ivi 1926) fu pittore di interni ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] chiamata Schifanoia: dove, secondo la tradizione, il Boccaccio avrebbe trovato rifugio durante la peste con le e XVIII, così per es. Wilanów (Villa Nuova) del re Giovanni III Sobieski presso Varsavia.
Similmente in Austria è una forte attività ...
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VAVASSORE, Zoan Andrea
Luigi SERVOLINI
Tammaro DE MARINIS
Con questo nome si designa da alcuni un unico artista veneziano dalla multiforme attività (sarebbe stato libraio-editore, tipografo, cartografo [...] sue "nove figure et nove additioni sopra l'Ariosto Petrarca et Boccaccio"; l'ultimo suo libro noto è del 1572. La sua azienda veduta di Venezia, senza data, firmata "opera di Giovanni Andrea Vavassore ditto Vadagnino", di cui si conosce l'esemplare ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] 27; 5, 33); una in Luca (Lc. 9, 8); nessuna in Marco e Giovanni, ove mancano del tutto sia vetus sia novus, ed è fatto ovviamente notevolissimo; e nessuna , risultano ben chiare a Petrarca (e a Boccaccio, per la sua parte), a partire addirittura ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] celebrità interpretando il ruolo di Maciste in Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone. Da qui il personaggio di Maciste dilaga in una (Le tentazioni del dottor Antonio, episodio del collettivo Boccaccio '70, 1962) invasi dai seni giganteschi di Anita ...
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FANTONI (De Elefantonibus, De Faritonibus, De Fantonis)
Anna Maria Pedrocchi
Famiglia di intagliatori e scultori di Rovetta in Val Seriana (Bergamo), che dette origine ad una bottega attiva dal sec. [...] S. Martino ad Alzano (1746). Morì a Rovetta il 20 luglio 1750.
Giovanni (Rovetta, 21 dic. 1674 - ivi, 15 maggio 1745) fu sicuramente tra 3199) della Divina Commedia, ritenuto di mano del Boccaccio, poi posseduto e postillato dal Petrarca e passato ...
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FANTI, Erminio
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Parma il 16 genn. 1821 da Ferdinando e da Angela Bonini. Si formò all'Accademia parmense di belle arti dove fu allievo del paesaggista e scenografo Giuseppe [...] cui era sostituto di L. Marchesi che aveva preso il posto di Boccaccio (cfr. Martini, 1858), con una retribuzione annua di lire 600 ( F., che all'esposizione del 1859 inviò Chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini, tre Vedute di paese, Vaso di fiori, cui ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...