ALBERICO
Raoul Manselli
Nato nella regione di Beauvais, monaco a Cluny, fu da Pietro il Venerabile nominato sottopriore a Cluny e forse anche a St. Martin-desChamps a Parigi, secondo quanto ci attesta [...] il cronista inglese Giovanni di Hexham. Nominato nel 1129 abate di Vézelay da Pietro il Venerabile, dovette combattere l'ostilità dei monaci, che avevano per loro conto eletto un altro abate nella persona del monaco Arduino, e riuscì ad imporsi oltre ...
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ALRICO (Adelrico)
Ludovico Vergano
Fratello di Federico Manfredi, marchese di Susa e conte di Torino, venne eletto vescovo di Asti nel 1008 per la diretta intromissione dell'imperatore Enrico II il Santo, [...] Roma, dove ottenne la consacrazione dal pontefice Giovanni XVIII.
Arnolfo, ritenendosi menomato nei suoi , Torino 1898, pp. 134-136; S. Pivano, Stato e Chiesa da Berengario ad Arduino, Torino 1908, pp. 248, 256,257, 263; T. Rossi-F. Gabotto, Storia ...
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ADALBERTO, re d'Italia
Gina Fasoli
Figlio di Berengario II e di Villa, nacque tra il 932 e il 936. Eletto ed incoronato insieme con il padre re d'Italia (15 dic. 950) alla morte di re Lotario, secondo [...] in Corsica, e di lì intavolò trattative con Giovanni XII, proponendogli un'azione comune contro Ottone. Sbarcato pensarono, per un momento, di offrire la corona alla morte di Arduino di Ivrea.
Di A. ci sono rimasti sedici diplomi emanati insieme ...
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NICCOLO da Baiso
Federica Siddi
NICCOLÒ da Baiso. – Questo nome è stato assegnato congetturalmente dagli studi moderni a un intagliatore del legno attestato a Bologna nel 1454.
In quell’anno un Niccolò [...] la nota famiglia di intagliatori emiliani originaria di Baiso – attiva, attraverso l’operato dei suoi principali rappresentanti Giovanni, Tommasino e Arduino, tra la fine del XIV secolo e il secolo successivo – si deve a Francesco Malaguzzi Valeri ...
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BAISO (Abaisi, da Baisio), Tommasino da
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Giovanni, della celebre famiglia di intagliatori in legno originaria da Baiso (Reggio Emilia). Il primo documento che [...] " (cfr. Manaresi). Tommasino iniziò anche il coro di S. Francesco a Ferrara, finito poi dai figli Arduino e Alberto (cfr. Zucchini, p. 137). Da un rogito di Giovanni Jacobelli, del 17 febbr. 1423, sappiamo che egli era morto prima di questa data (cfr ...
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ARRIGUZZI (Ariguzzi), Arduino di Domenico
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Attivo a Bologna, si hanno di lui notizie dal 1482. Come architetto non ebbe una vera originalità e fu un ripetitore di modi altrui [...] A. Gatti, La Basilica di S. Petronio, Indagini storiche,Bologna 1883, p. 102; F. Malaguzzi Valeri, La chiesa e il convento di S. Giovanni in Monte a Bologna, in Arch. stor. dell'Arte, III(1897), pp. 227 s.; Id., L'intaglio e la tarsia a Bologna nel ...
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Architetto e ingegnere (Trieste 1823 - ivi 1892), apprezzato per la sua vivacità e originalità (villa Stern, casa Ruzzier, casa Mauser) che diffusero a Trieste forme nuove, non più rigidamente classiche. [...] Architetti furono anche il figlio Ruggero (Trieste 1854 - ivi 1920), autore, a Trieste, del teatro della Fenice e della sinagoga, e il nipote Arduino (Trieste 1880 - Udine 1946), autore, a Trieste, del faro della Vittoria (1927). ...
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Architetto e scultore in legno (n. Bologna - m. 1531); lavorò (dal 1482) nella fabbrica di S. Petronio per cui intagliò un organo e, nel 1514, eseguì, basandosi su disegni più antichi, un modellino, poi [...] porte minori della facciata di S. Petronio, non condotto a termine. Nel 1514 attese anche alla costruzione della cappella di S. Cecilia in s. Giovanni in Monte ispirandosi a esempî fiorentini; nel 1517 costruì la cupola e il coro della stessa chiesa. ...
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