Pittore e scrittore (Roma 1573 circa - ivi 1644). Come pittore, dopo un inizio manieristico, fu tra i primi a tentare di accostarsi ai modi del Caravaggio, ma con alcune alterazioni accademiche (per es. [...] Molto apprezzato ai suoi tempi, il B. lavorò soprattutto a Roma (S. Pietro; Cappella Paolina in S. Maria Maggiore; S. Giovanni in Laterano; S. Maria degli Angeli; S. Maria della Consolazione; Madonna dell'Orto, ecc.), tenendosi a una maniera alquanto ...
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Scrittore d'arte (Roma 1613 - ivi 1696). Fu commissario per le antichità di Roma, sotto Clemente X, e antiquario e bibliotecario di Cristina di Svezia. L'opera sua più nota sono le Vite de' pittori, scultori [...] et architetti moderni (1672), continuazione dell'opera di GiovanniBaglione, in cui tratta degli artisti contemporanei da lui ritenuti più significativi, con un criterio di scelta ispirato a teorie che vengono esposte nell'Idea del pittore, dello ...
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SARACENI, Carlo
Vittorio Moschini
Pittore, nato verso il 1580 a Venezia, ivi morto il 16 giugno 1620. Trasferitosi a Roma nel primo lustro del Seicento, si mise dapprima sotto la guida di Camillo Mariani. [...] sala del Maggior Consiglio, eseguito poi dal discepolo Giovanni Le Clerc. Diverse sue tele sono nelle raccolte. pure affine al Feti, anche se di lui più sobrio e levigato.
Bibl.: G. Baglione, Le Vite de' pittori, ecc., Roma 1642, p. 145 seg.; H. Voss ...
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VACCA, Flaminio
Vincenzo Golzio
Scultore, nato a Roma circa l'anno 1538, ivi morto nel pontificato di Clemente VIII (1592-1605). A Roma lasciò varie opere, tra cuì la statua di S. Francesco d'Assisi [...] di S. Giovanni Battista e di S. Giovanni Evangelista nella Chiesa Nuova; un Angelo in S. Giovanni in Laterano; ricche d'interesse per la storia degli scavi di Roma.
Bibl.: G. Baglione, Le Vite de' pittori, scultori et architetti, ecc., Roma 1642, pp ...
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SERODINE, Giovanni
Vittorio Moschini
Pittore, nato verso il 1594 in Ascona presso Locarno, morto a Roma verso il 1630. Recatosi a Roma giovanissimo ivi operò nella cerchia del Caravaggio, eseguendo [...] tocco, per un luminismo libero e mosso, con note intense di colore. Come G. Baglione attesta, il S. fu anche scultore, ma nulla si conosce di tale sua attività.
Bibl.: G. Baglione, Le vite de' pittori, ecc., Roma 1642, p. 311 seg.; R. Papini, Di G ...
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Caravaggio, Michelangelo Merisi detto il
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore inquieto, innamorato del vero e della luce
Pochi artisti hanno suscitato tanto interesse e hanno rivoluzionato così profondamente [...] Caravaggio e i suoi amici, colpevoli di aver scritto e diffuso sonetti offensivi ai danni del pittore e biografo GiovanniBaglione. In questa occasione Caravaggio manifesta il suo totale disprezzo verso l'ambiente artistico romano. D'ora in poi nei ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] Antonio Galli); le due celebri versioni di Amor sacro e amor profano di GiovanniBaglione ("Un quadro grande de mano del Baglione della caduta del Lucifero", e "Un quadro della caduta del Locifero"), oggi conservate alla Gemäldegalerie di Berlino ...
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ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Federico
Maddalena Spagnolo
Nacque a Sant’Angelo in Vado nel ducato di Urbino dal pittore Ottaviano e da Antonia Nari, il 18 aprile del 1539/40. Fra le discordanti [...] del suo palazzo, ai suoi scritti (nella Lettera esortava i Prencipi d’Italia a istituire pubbliche accademie d’arte). Secondo GiovanniBaglione (1642, p. 125) non vi fu «più fortunato pittore con tanti guadagni, e più da’ principi amato con tanti ...
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LOMI (Gentileschi), Orazio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa, qualche giorno prima del 9 luglio 1563 (quando fu battezzato nella chiesa di S. Biagio alle Catene), figlio dell'orafo fiorentino Giovan Battista [...] prezioso documento la testimonianza resa dal L. il 12 e il 14 luglio 1603 al processo per diffamazione intentato da GiovanniBaglione nei confronti del Caravaggio.
Il 22 marzo 1601 il L. avanzò la propria candidatura per realizzare parte dei cartoni ...
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BAROCCI (Baroccio), Federico, detto il Fiori
Marylin A. Lavini
Afredo Petrucci
Nacque probabilmente nel 1535 in Urbino da famiglia di artisti: il bisnonno Ambrogio, milanese, era scultore stabilitosi [...] esercitata sugl'incisori posteriori: da un Cantagallina o un Mercati nel '600 a un Vasi e un Piranesi nel '700 GiovanniBaglione, discorrendo del B., dice che si acquistò gran credito e molta fama "specialmente nelle eseguite carte ch'egli intagliò ...
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