Poeta melodrammatico, nato a Martellago (Treviso) il 10 luglio 1735, morto a Venezia nel 1815. Il suo nome fu molte volte unito a quello dei più insigni compositori del suo tempo, primo tra tutti il Cimarosa, per il quale scrisse il libretto del Matrimonio segreto e poi dei Due supposti conti ossia lo sposo senza moglie. Al musicista Anfossi offerse la sua feconda attività con La forza delle donne ...
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SAN GIOVANNI in Fiore (A. T., 27-28-29)
Giuseppe Isnardi
Grosso centro della Calabria, nella provincia di Cosenza, posto sull'altipiano silano a 1050 m. s. m. (altezza massima fra quelle dei capoluoghi [...] delle nevi invernali sull'altipiano, saranno agevolate dalla costruzione, in progetto, dei tronchi Camigliatello Bianchi-S. Giovanni in Fiore e Petilia Policastro-S. Giovanni in Fiore della ferrovia complementare transilana (v. sila). Il comune di S ...
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TRAVESI, Giovanni
Valentina Rovere
TRAVESI (Travesio), Giovanni. – Nacque a Cremona intorno al 1350. Fu il figlio di Guidino della Vicinia di San Vincenzo (Bonetti, 1940, p. 130), mentre non si hanno [...] G. Mainardi, Ancora il Travesio, il Barzizza e l’umanesimo pavese, ibid., n.s., IX (1957), pp. 19-52; D. Bianchi, Ultima battuta su Giovanni Travesio, ibid., n.s., X (1958), pp. 91-95; G. Federici Vescovini, Due commenti inediti del XIV secolo al De ...
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ROBILANT, Giovanni Battista Francesco Nicolis conte di
Paola Bianchi
ROBILANT, Giovanni Battista Francesco Nicolis conte di. – Quinto conte di Robilant, nacque a Torino il 10 ottobre 1762 da Filippo [...] , quarto conte, fratello di Spirito Benedetto, e da Giovanna Battista del Carretto marchesa di Gorzegno (1728-1777).
Militare rispetto alla precedente Accademia Reale, fondata dalla reggente Giovanna Battista nel 1677.
Nel dicembre del 1817 fu ...
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Letterato, teologo e canonista (Lucca 1686 - Roma 1758). Minore osservante, insegnò teologia a Bologna e a Roma; fu consultore del S. Uffizio, provinciale e segretario del suo ordine. Fu arcade (Lauriso Tragiense), scrisse 12 Tragedie (ed. post., 1761) e Dei vizi e dei difetti del moderno teatro (1753). Difese le Ragioni della Sede apostolica nelle ... controversie colla Corte di Torino (1732), ma ...
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Esploratore dell'Africa orientale (Ferrara 1845 - Valle del Golima 1884); unitosi a una spedizione in Etiopia della Società di esplorazione commerciale di Milano, raggiunse da Massaua la corte del negus [...] Giovanni a Debra Tabor. Di qui partì per lo Scioa e la regione dei Galla alla ricerca di A. Cecchi e G. Chiarini (1879-81). Tornato in Etiopia dopo due anni (1883), col proposito di riconoscere la via da Assab verso l'interno, fu trucidato con i suoi ...
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. Il movimento religioso popolare dei flagellanti detti Bianchi, percorse l'Italia nel 1399. A Chieri il 5 marzo alcuni popolani, stanchi dei danni patiti per opera di Facino Cane nella guerra tra Savoia [...] e vescovi parteciparono al moto; a Venezia il beato Giovanni Dominici, senza paventare le proibizioni della Signoria, guidava Il giorno seguente al prodigio, il 7 settembre, i Bianchi entrarono solennemente in Roma seguendo la croce di Sutri portata ...
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Pittore modenese, nato circa il 1460, morto a Modena nel 1510. Nel 1481 dipingeva nella torre del comune le armi della città; nel 1482 mandava barde dorate a Eleonora d'Este, lavorava un baldacchino e [...] coloriva la Pietà di Guido Mazzoni, nella chiesa di S. Giovanni. La prima opera rimastaci del B.F. è la Crocifissione ); id., Storia dell'arte italiana, VII, iii, Milano 1914; id., Un'opera di F. Bianchi-Ferrari, in L'Arte, XXXIII (1930), pp. 41-45. ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] Romano, 46).
C. Magris, Mea culpa, atto di forza, "Corriere della Sera", 13 marzo 2000.
E. Bianchi, Perché la Chiesa chiede perdono, Magnano 2000.
G. Brunelli, Giovanni Paolo II: la via del perdono, via del dialogo, "Il Regno-attualità", 2001, nr. 10 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni di Salisbury e la concezione del potere nell'alto Medioevo
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Composto nella [...] della tirannide, che consiste nell’abuso del potere concesso da Dio all’uomo.
Giovanni di Salisbury, Policraticus: l’uomo di governo nel pensiero medievale, a cura di L. Bianchi, Milano, Jaca Book, 1985
Lungo tutto il cosiddetto alto Medioevo non è ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
erba
èrba s. f. [lat. hĕrba]. – 1. a. Nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, abbia consistenza molle e non faccia fusto legnoso; le erbe, dette anche, in botanica, piante erbacee, sono per lo più annuali, ma possono essere...