CARACCIOLO, Marino Ascanio
Gaspare De Caro
Come Marino Ascanio è citato negli atti concistoriali utilizzati dall'Eubel, mentre in quasi tutte le altre fonti è usato soltanto il primo prenome: è possibile [...] del 13 marzo, l'elevazione del Medici.
"Abbiamo alfine uno bono et prudente pontifice - scriveva il C. - dal quale veramente seguito al ritiro dal campo imperiale delle truppe pontificie di Giovanni de' Medici e di quelle veneziane del duca d'Urbino ...
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ESTE, Fresco (Francesco) d'
Paolo Bertolini
Maggiore dei quattro figli nati fuori del matrimonio al marchese Azzo (VIII), signore di Ferrara, di Modena e di Reggio, nacque'nell'ultimo ventennio del [...] et gravamine Marchionis et Ferrarensium, sicut eis cum honore et bono nostro et reparatione iurium nostrorum videbitur" (G. Soranzo, p un primo contingente di truppe, un'ambasceria composta da Giovanni Soranzo, da Delfino Dolfin e da Vitale Michiel. ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] affidata dal pontefice al legato Niccolò da Prato. Il trattato del G. De bono pacis (edito in Davis, 1959, pp. 123-136; in De Matteis, tratto dal nome del papa Giovanni XXII, appena succeduto a Clemente V ("de eo [Giovanni XXII] bene sperare debemus ...
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Innocenzo IX
Giovanni Pizzorusso
Giovanni Antonio Facchinetti nacque a Bologna il 20 luglio 1519 da una famiglia di origine ossolana, i Nocetti o della Noce. Il padre Antonio proveniva da Cravegna (valle [...] al Senato ("modestissimo, assai intelligente e bono"), soprattutto per l'atteggiamento prudente. In luogo la cerimonia del possesso della basilica del Laterano (descritta da Giovanni Paolo Mucanzio e Paolo Alaleoni) durante la quale I. cavalcò ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] , e usa espressioni di letizia per la ritrovata concordia: "Fruamur, auctore Domino, bono atque iucundo, quia in unum fratres rursus coepimus habitare" (Salmo 132, 1). Elogia poi Giovanni per il fatto che si è collocato dalla parte del successore di ...
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Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] giunta, al solito, a D. attraverso il tramite di Giovanni del Virgilio, vedine la confutazione nella voce Giovenale. Ivi si sarebbe convertito segreta-mente al cristianesimo, pur ostentando pro bono pacis il culto delle antiche deità. E già M. ...
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FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] iuridicamente". Se la sua innocenza sarà appurata, lo riterrà "bono amico et parente" ristorandolo "de ogni incomodo et patito danno sua costituzione fisica. Anzi, se si bada a Giovanni Basadonna per oltre tre anni rappresentante veneto presso di lui ...
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Curie ed uffici
Andrea Padovani
Un complesso problema storiografico
È sicuramente impossibile, allo stato delle conoscenze attuali, tentare di ricostruire la rete complessa delle minori magistrature [...] concessa dal diritto romano di stimare ex bono et aequo il rapporto di debito/credito dedotto LI e p. 95, LXIV). Essi però scompaiono del tutto nei libri seguenti.
21. Giovanni I. Cassandro, La curia di Petizion, "Archivio Veneto", ser. V, 19, 1936, ...
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Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] che ne avevano cavate i dotti medievali (e ancora Giovanni del Virgilio ne escogiterà di ben curiose) ma per il Firenze alla fine del Duecento, se non altro nel volgarizzamento procurato da Bono Giamboni, e forse D. lo lesse allora in veste toscana: ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] . 233) " solus vero homo ex mortalibus principali mentis bono, hoc est ratione, utitur, ut ait idem Chrysippus "; " (Cv I VIII 13 non cadrà de la mia mente lo dono che mi fece Giovanni), che fa il paio con Vn XV 4 1 (Ciò che m'incontra, ne la mente ...
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