PELLEGRINAGGIO (dal lat. peregrinatio "viaggio in terra straniera"; fr. pèlerinage; sp. peregrinación; ted. Pilgrimschaft, Wallfahrt; ingl. pilgrimage)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ferdinando NERI
Nicola [...] di Monza con l'elenco degli olî raccolti dall'abate Giovanni per incarico della regina Teodolinda dalle lampade che ardevano avanti alle Marca, Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Carlo Borromeo, Francesco di Sales, Benedetto Labre) hanno visitato ...
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. In generale, collegio è una qualunque collettività o aggruppamento di persone affini per ufficio o per professione, che si riuniscono o stabilmente o periodicamente per trattare gli affari comuni e deliberare [...] Ghislieri fu fondato con bolla 10 gennaio 1569; il collegio Borromeo fu approvato dal papa Sisto V con bolla 24 aprile 1587 spettano a S. Ignazio di Lojola e al celebre cardinale Giovanni Morone. Ebbero essi per fine la restaurazione cattolica nel ...
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. Origine. - Nata circa a metà del sec. XVI, e durata fino all'inizio del XIX, la commedia dell'arte si chiamò commedia buffonesca, istrionica, di maschere, all'improvviso, a soggetto; e, in molti paesi [...] L'Arlecchino Visentini nella parte del servo di don Giovanni nello scenario del Festino di pietra, davanti alla transigenti e i concilianti - e nella schiera si conta San Carlo Borromeo, che ammise la commedia dell'arte, previa censura. Ci furono, ...
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. È vocabolo derivato da quello più antico Catechesi, come anche il suo concetto è uno sviluppo dell'antica catechesi. Ambedue i nomi derivano dal verbo κατηχέω, che letteralmente significa "fare eco", [...] La divulgazione dello studio catechetico si deve in modo particolare a Giovanni Gerson (1369-1429), il quale compose il De parvulis ad molti membri della prima, e vi fu posto a capo Carlo Borromeo. L'opera fu terminata alla fine del 1564. La redazione ...
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Piccola città della provincia di Piacenza (2260 ab.), nella vallata della Trebbia, a 272 m. s. m. È posta sulla sinistra del fiume, là dove tre strade s'incontrano quella per Piacenza, quella per Varzi [...] I un gruppo di essi era pervenuto a Torino. Si conosce invece l'entitȧ degl'incrementi che da Bobbio Federico Borromeo procurò all'Ambrosiana nel 1606, e Paolo V alla Vaticana nel 1618, recando gravissimo colpo alla già diminuita consistenza della ...
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. La Chiesa milanese ripete il proprio nome dal grande vescovo S. Ambrogio, estendendone tuttavia il significato alle età precedenti: cosicché per "Chiesa ambrosiana" si può intendere la vita e il funzionamento [...] -571) fino alla metà del sec. VII, ossia all'avvento di Giovanni Bono (641-669), i vescovi milanesi dirigono la loro Chiesa da Genova Nel sec. XVI, si erge la figura di S. Carlo Borromeo, sotto il cui governo la chiesa milanese raggiunge il massimo ...
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GUASTALLA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Antonio BOSELLI
Mario Longhena
Piccola città della provincia di Reggio nell'Emilia, presso la destra del Po, a N. di Reggio. È sulla strada Reggio-Mantova [...] di Parma. Gli succedono i figli Simone, Guido, Azzone e Giovanni (1321-46), finché nel 1347 i Visconti di Milano s' secondo il disegno paterno. Morì nel 1575, assistito da Carlo Borromeo, di cui aveva nel 1560 sposato la sorella Camilla. Costei ...
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TRENTO (XXXIV, p. 268)
Italo LUNELLI
La nuova Piazza Littorio, aperta ove erano quartieri malsani con una grande opera di sventramento, tra il 1932 e il 1938, ha creato un altro centro di vita, proprio [...] del 1700 con un lascito del principe vescovo di Trento, Giovanni Benedetto de' Gentilotti. Possiede più di 128 mila tra conservazione, ecc.; manoscritti di altissimo valore (S. Carlo Borromeo, Manzoni, Tommaseo, Gazzoletti, Prati, Battisti). Alla ...
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. È noto che l'Ambrosiana, inaugurata l'8 dicembre 1609, deve la sua fondazione e la prima dotazione al card. Federico Borromeo (1564-1631), e che tra le istituzioni congeneri fu una delle prime a mettere [...] proficua la missione e più autorevole il ministero, il Borromeo si propose d'istituire un collegio di circa una della prima ora, i giureconsulti Stefano Rampini e Teodoro Osio, i sacerdoti Giovanni M. Pasqual e G. B. Rusca, il conte Abbiate-Forieri, ...
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VARALLO (A. T., 2423-26)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Carlo Guido MOR
Cittadina della provincia di Vercelli (Piemonte), situata a m. 453 s. m. nella media Valsesia, là dove la valle piega a gomito [...] il maggior animatore al compimento dell'opera grandiosa fu S. Carlo Borromeo, che si recò due volte a Varallo nel 1578 e 1584 ad altri artisti minori; alla plastica, Giovanni Tabacchetti e Giovanni D'Enrico. Varallo possiede anche una Pinacoteca ...
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velinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che tende a imitare una velina televisiva, ad assumerne gli atteggiamenti. ◆ Se i valori dominanti sono quelli pallonari e velinisti, se i maschietti hanno come modello di riferimento il bulletto tostato...
pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. 2. Dignità di sommo pontefice, papato:...