INGANNI, Angelo
Monica Vinardi
Nacque a Brescia il 24 nov. 1807 da Giovanni Battista Bartolomeo, pittore di prospettiva, e da Teresa Gobbini.
La sua produzione giovanile è poco nota; sino al 1830 svolse [...] animali, dal 1840 residente a Milano; Luigi (1797-1867); Giovanni Ludovico (1800-66).
Tra il 1830 - epoca della sua veneziano G. Borsato o da I. Caffi, dalla Veduta della piazza Borromeo in Milano con neve cadente (1846: Museo di Milano) sino alla ...
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LANI (Botteghesi de' Lani), Luigi de'
Elisabetta Nardinocchi
Non si conosce la data di nascita di questo orafo e argentiere, forse pisano, attivo in Toscana, essenzialmente tra Firenze e Pisa, tra il [...] con un ruolo di assoluto spicco, seppure coadiuvato dall'orafo Giovanni Zucchetti (anch'egli attivo tra Pisa e Firenze), all'impresa concilio di Trento e dalle disposizioni di Carlo Borromeo. In particolare furono in quest'occasione commissionati e ...
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GIMIGNANI, Alessio
Perla Cappellini
Non si conosce con esattezza il luogo di nascita di questo pittore, figlio di Pietro (Piero), che dovette avvenire nel territorio pistoiese intorno al 1567, come [...] e santi nella chiesa di S. Bartolomeo a Cutigliano, il S. Carlo Borromeo nella chiesa di S. Pietro in Vincio, la Vergine con il Bambino e pistoiese Francesco Leoncini e dai fiorentini Cecco Bravo e Giovanni Martinelli. In questi affreschi il G. si ...
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FELICIATI, Lorenzo
Monica Zanfini
Nacque a Siena nel 1732 da Giovan Battista, appartenente a una famiglia di pittori.
Nel 1743venne cresimato (compare Antonio Fancelli) e nel 1756risulta "compare di [...] . Ambrogio Sansedoni;per la sacrestia di S. Giorgio lavorò a un S. Carlo Borromeo ed eseguì un dipinto con S. Stefano per la cappella della Madonna della Pace in S. Giovanni in Pantaneto, oggi in S. Giovannino della Staffa (cfr. La cultura artistica ...
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LEVATI, Giuseppe
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Concorezzo, piccolo borgo alle porte di Milano, il 19 marzo 1739. Cominciò a lavorare giovanissimo presso il padre, falegname, di cui si ignora il nome. Trasferitosi [...] quest'ultimo a celebrare il L. nei suoi Opuscoli come "il Giovanni da Udine de' nostri tempi" (p. 40) e come documentata la presenza dell'artista come ornatista al servizio dei Borromeo: nel 1794 la marchesa Margherita Gentili Sparapani Boccapaduli, ...
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FERRARI (Ferrario), Dionigi Maria
Rita Binaghi Picciotto
Figlio di Giovanni Battista e Lucrezia Lampugnana (Milano, Arch. st. civ., Materie, cart. 556), probabilmente di nobili natali (Milano, Arch. [...] successivi rifacimenti. Dai disegni (tomo XVII, dis. III-XIII) possiamo leggere un perfetto adeguamento alle Instructiones di Carlo Borromeo; si tratta infatti di una chiesa a navata unica con cappelle laterali e un profondo presbiterio in cui trova ...
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FRIGIOTTI (Freggiotti, Fregiotti), Filippo
Caterina De Angelis
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo pittore documentato a Roma dal 1715 al 1732. È probabile che il F. abbia avuto [...] ai Pallavicini grazie al matrimonio, avvenuto nel 1670, di Giovanni Battista, nipote del papa Clemente IX, con Maria Camilla erano S. Girolamo, S. Bernardo e S. Carlo Borromeo) che avrebbero dovuto rinnovare la decorazione degli altari dedicati ai ...
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FERRUCCI, Giovan Domenico
Sandro Bellesi
Scarse sono le informazioni biografiche su questo pittore, nato a Fiesole (Firenze) il 3 apr. 1619 (Fiesole, Arch. capitolare, sez. XIX, Atti anagrafici parrocchiali, [...] L. Cappelli e G. G. Mannozzi, figlio di Giovanni da San Giovanni, in una serie di lunette, oggi perdute, nel , al momento, soltanto la pala con la Ss. Trinità e i ss. Carlo Borromeo e Leonardo e un S. Michele Arcangelo (Betti, 1994, pp. 262, 264 s ...
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CERASI (Cerasa, Cerasio), Tiberio
Franca Petrucci
Nacque a Roma nel 1544 da Stefano e da Bartolomea Manardi, fiorentina. Il padre, originario di Napoli, era stato assunto a Roma negli anni Venti come [...] in Roma in Vaticano, a Montecavallo, in S. Giovanni in Laterano; a Civita Castellana, a Spoleto, a Viterbo e la casa in cui viveva "a Pasquino".
Conobbe e ossequiò Federico Borromeo, e Antonio Tempesta gli dedicò il suo Primo libro di caccie varie ...
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CHERUBINI, Giovanni
Gaetano Panazza
Nacque a Gottolengo (Brescia) il 16 sett. 1805 da Giambattista e da Maria Chiodi; studiò a Brescia, discepolo apprezzato dell'architetto R. Vantini e dell'architetto [...] le forme brunelleschiane, ma con l'accurata ricerca della funzionalità e con l'aderenza ai dettami liturgici di s. Carlo Borromeo e con la contenuta policromia dei rivestimenti e degli affieschi pensati per la cupola e le volte; nella casa di ...
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velinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che tende a imitare una velina televisiva, ad assumerne gli atteggiamenti. ◆ Se i valori dominanti sono quelli pallonari e velinisti, se i maschietti hanno come modello di riferimento il bulletto tostato...
pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. 2. Dignità di sommo pontefice, papato:...