LABRUZZI, Pietro
Francesco Leone
Nacque a Roma nel 1738, primogenito di Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e di Teresa Folli, genovese.
Il L. - la cui iniziale formazione artistica [...] Batoni e da richiami cortoneschi, vanno esaminate anche le quattro tele con S. Francesco di Paola, S. Carlo Borromeo che comunica gli appestati, S. Giovanni Battista e S. Francesco in atto di ricevere le stimmate eseguite tra il 1773 e il 1775 per la ...
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CACCIOLI, Giovanni Battista
Clara Roli Guidetti
Nato a Budrio (Bologna) il 28 nov. 1623 da Antonio e Lucrezia Turchia, fu pittore. Dal Crespi si apprende che, grazie alla protezione del conte Odoardo [...] (Marani-Perina) il Cristo con i ss. Biagio e Carlo Borromeo della chiesa di S. Francesco di Paola, il gonfalone della sacrestia invece perduti i dipinti delle chiese di S. Stefano (SS. Giovanni Battista e Antonio da Padova)e di S. Giuseppe di porta ...
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BERNARDO Parenzano (Parentino)
Maria Maddalena Palmeggiano
Lorenzo da Parenzo, in religione Bemardo, nacque intorno al 1437.
Fu monaco agostiniano. Nella sua opera di pittore è evidente una notevole [...] avanza l'ipotesi ch'eghi fosse figlio di un Giovanni Parentino iscritto dal 1441 alla Fraglia pittorica dì Padova; Paolo del Museo di Verona e la Cattura di Cristo della collezione Borromeo di Milano; il Coletti d'altra parte, pensando che l'artista ...
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BUFALINI, Leonardo
Cosimo Palagiano
Figlio di Giampietro, nacque probabilmente alla fine del sec. XV, dato che si presume sia giunto molto giovane a Roma - da Udine - insieme con Antonio Blado, del [...] ai Conservatori di Roma e al cardinale Carlo Borromeo. Non si conosce nessun esemplare della prima S. Mariae Maioris de Urbe descriptio et delineatio, e nel 1630 Giovanni Semeraro pubblicò, sempre a Roma, nelle Memorie Sacre delle Sette Chiese ...
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PASQUALINI, Lelio
Elena Vaiani
– Nacque a Bologna nel 1549 da una ricca famiglia borghese, originaria di Cento.
Dall'albero genealogico della famiglia, con le sole discendenze maschili, risulta che [...] con personaggi del clero, come Cesare Baronio e Federico Borromeo, e dell’erudizione europea, come Ottaviano Sada, Giuseppe Pompilio Pisanelli, 1586; Chater, 1978, p. 61). Giovanni Maria Nanino e Annibale Stabile gli dedicarono un libro a ...
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DATTARO, Giuseppe, detto Pizzafuoco
Giovanni Rodella
Cremonese d'origine, figlio dell'architetto Francesco, nacque intorno al 1540. Con il padre il D. collaborò, intorno al 1580, al parziale rinnovamento [...] , Cremona 1982, pp. 10-13; M. R. Palvarini-C. Perogalli, Castelli dei Gonzaga, Milano 1983, p. 109; P. Bonometti, Carlo Borromeo e Cremona, in Quaderni di storia e arte cremonese, 1984, n. 1, pp. 1821; L. Goi, Palazzo Affaitati- Ugolani Dati: dalla ...
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CORNARA, Carlo
Marco Bona Castellotti
Le scarsissime notizie di cui si dispone, non consentono di confermare, alla luce di documenti, la data di nascita di questo pittore milanese, che si determina [...] in collezioni lombarde come la Crivelli e la Borromeo. In tal gruppo vanno inserite la Maddalena dei 16 ... è segnalata una "Madonna che allatta il figlio con un S. Giovanni" (Campori, 1870);nella collezione D'Adda, "un quadro con una donna nuda ...
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BESOZZI, Giovanni Ambrogio
Rossana Bossaglia
Nacque a Milano nel 1648. Gli antichi biografi lo dicono scolaro di Giuseppe Danedi a Milano e poi, a Roma, di Ciro Ferri; probabilmente anteriore al suo [...] ; può darsi si tratti invece dell'opera del Legnani. Al B. è pure tradizionalmente dato il dipinto con Federigo Borromeo creato cardinale,conservato nella Pinacoteca Ambrosiana. li quadro con S. Sebastiano medicato,in S. Ambrogio, è l'opera più ...
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COSATTINI (Cossatini), Giuseppe (Giovanni Giuseppe)
Aldo Rizzi
Nacque a Udine, nella contrada di S. Cristoforo, il 18 febbr. 1625. Pittore, nel 1654 risulta canonico di Aquileia; in tale veste egli [...] cappella dell'ospedale) con la Sacra Famiglia coi SS. Pietro, Giovanni Battista e Ildefonso, su cui, stando al Di Maniago (1819, con i ss. Isidoro e Liberale (datata 1668); S. Carlo Borromeo con s. Gregorio e s. Urbano. Questo ciclo, eseguito alla ...
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DONDOLI, Giacomo
Enrico Guzzo
Figlio di Paolo, nacque probabilmente a Verona in una data oscillante, in base a due documenti inediti, fra il 1636 e il 1656 (questa seconda data è più probabile); infatti [...] il D. iniziò a lavorare nella bottega di un pittore veronese, Giovanni Battista Zannoni, di cui nulla si sa e che comunque nel 1718 completamente la chiesa, mentre un S. Carlo Borromeo conservato nell'attuale parrocchiale è opera datata 1630 e ...
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velinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che tende a imitare una velina televisiva, ad assumerne gli atteggiamenti. ◆ Se i valori dominanti sono quelli pallonari e velinisti, se i maschietti hanno come modello di riferimento il bulletto tostato...
pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. 2. Dignità di sommo pontefice, papato:...