PANTUSA, Giovanni Antonio
Chiara Quaranta
– Nacque a Cosenza nel 1500 o nei primi mesi del 1501 da Giovanni; il nome della madre è sconosciuto.
Proveniva da una famiglia di notabili originaria della [...] aprile fu invece quest’ultimo a resignare il beneficio di S. Giovanni di Cerisano a favore di Pantusa.
Nel 1545, in concomitanza Nonostante i solleciti – cui si unì il cardinale Carlo Borromeo in una missiva indirizzata al nunzio a Napoli Niccolò ...
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CANTONI, Antonio Gaetano
Francesco Raco
Nacque a Faenza il 7 ag. 1709 dal conte Giovanni Battista e da Giuditta dei conti Cattoli, in un'antica famiglia d'origine lombarda, un ramo della quale si era [...] e di essere un fedele epigono di s. Carlo Borromeo, di cui volle imitare l'esempio nell'attività pastorale, 1772 donò alla cattedrale un nuovo organo, opera del veneziano Giovanni Chinei; nel 1774 volle restaurare la metropolitana, già ricostruita ...
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PERUZZI, Giuseppe Maria
Simona Negruzzo
PERUZZI, Giuseppe Maria. – Nacque a Venezia il 21 novembre 1746 da Giacomo e Maria Grandis. Nel 1761 entrò come novizio fra i canonici regolari lateranensi nel [...] concistoro del 22 settembre e la consacrazione episcopale da Giovanni Battista Caprara Montecuccoli, il 27 settembre 1795; lo Berico sul modello degli oblati di Rho fondati da Carlo Borromeo.
Nel corso della visita pastorale, Peruzzi si convinse dell ...
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LANI (Botteghesi de' Lani), Luigi de'
Elisabetta Nardinocchi
Non si conosce la data di nascita di questo orafo e argentiere, forse pisano, attivo in Toscana, essenzialmente tra Firenze e Pisa, tra il [...] con un ruolo di assoluto spicco, seppure coadiuvato dall'orafo Giovanni Zucchetti (anch'egli attivo tra Pisa e Firenze), all'impresa concilio di Trento e dalle disposizioni di Carlo Borromeo. In particolare furono in quest'occasione commissionati e ...
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BOSSI (Bosio, Bossio, Bosso), Francesco
Adriano Prosperi
Nacque a Milano da Egidio, giureconsulto e patrizio milanese, e da Angela de' Pieni all'inizio del sec. XVI.
I suoi studi furono di carattere [...] formazione del clero risulta anche da una sua lettera al Borromeo, nella quale lo prega con grande insistenza di mandargli un certo suo protetto (che era, molto probabilmente, Giovanni Botero) cui si proponeva di dare la prebenda teologale della ...
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GIMIGNANI, Alessio
Perla Cappellini
Non si conosce con esattezza il luogo di nascita di questo pittore, figlio di Pietro (Piero), che dovette avvenire nel territorio pistoiese intorno al 1567, come [...] e santi nella chiesa di S. Bartolomeo a Cutigliano, il S. Carlo Borromeo nella chiesa di S. Pietro in Vincio, la Vergine con il Bambino e pistoiese Francesco Leoncini e dai fiorentini Cecco Bravo e Giovanni Martinelli. In questi affreschi il G. si ...
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FELICIATI, Lorenzo
Monica Zanfini
Nacque a Siena nel 1732 da Giovan Battista, appartenente a una famiglia di pittori.
Nel 1743venne cresimato (compare Antonio Fancelli) e nel 1756risulta "compare di [...] . Ambrogio Sansedoni;per la sacrestia di S. Giorgio lavorò a un S. Carlo Borromeo ed eseguì un dipinto con S. Stefano per la cappella della Madonna della Pace in S. Giovanni in Pantaneto, oggi in S. Giovannino della Staffa (cfr. La cultura artistica ...
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LEVATI, Giuseppe
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Concorezzo, piccolo borgo alle porte di Milano, il 19 marzo 1739. Cominciò a lavorare giovanissimo presso il padre, falegname, di cui si ignora il nome. Trasferitosi [...] quest'ultimo a celebrare il L. nei suoi Opuscoli come "il Giovanni da Udine de' nostri tempi" (p. 40) e come documentata la presenza dell'artista come ornatista al servizio dei Borromeo: nel 1794 la marchesa Margherita Gentili Sparapani Boccapaduli, ...
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FERRARI (Ferrario), Dionigi Maria
Rita Binaghi Picciotto
Figlio di Giovanni Battista e Lucrezia Lampugnana (Milano, Arch. st. civ., Materie, cart. 556), probabilmente di nobili natali (Milano, Arch. [...] successivi rifacimenti. Dai disegni (tomo XVII, dis. III-XIII) possiamo leggere un perfetto adeguamento alle Instructiones di Carlo Borromeo; si tratta infatti di una chiesa a navata unica con cappelle laterali e un profondo presbiterio in cui trova ...
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BORDA, Andrea
Claudio Mutini
Nato a Pavia nel 1767, fratello minore di Siro, vestì in età giovanile l'abito domenicano trascorrendo il noviziato nel convento di Barlassina, fino a quando, divenuto sacerdote, [...] al 1814: ne fornì già una prova nel 1895 Giovanni Fiorani pubblicando una lettera-relazione del B. indirizzata all' di Soncino (1817), del marchese di Soncino (1818), di Carlo Borromeo (1820), di Carlotta Gonzaga (1823). In questo stesso anno vide ...
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velinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che tende a imitare una velina televisiva, ad assumerne gli atteggiamenti. ◆ Se i valori dominanti sono quelli pallonari e velinisti, se i maschietti hanno come modello di riferimento il bulletto tostato...
pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. 2. Dignità di sommo pontefice, papato:...