LOMAZZO, Filippo
Marina Toffetti
Nacque intorno al 1571, presumibilmente a Milano secondo quanto testimoniato dallo stato d'anime della parrocchia di S. Tecla del 1609. Non si hanno notizie sugli anni [...] anno successivo viene ricordato dall'erede di Simon Tini e Giovanni Francesco Besozzi nella dedica de Il primo libro della ), unicum non presente nel RISM, conservato presso l'archivio Borromeo a Isola Bella, e gli Scherzi amorosi. Canzonette ad una ...
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MAGNI, Paolo
Davide Daolmi
Non si hanno notizie in merito alle origini di questo importante compositore, attivo a Milano fra la fine del Seicento e i primi del Settecento.
L'ipotesi, avanzata da Boorman [...] ) avrebbe senz'altro potuto "aggiornare" le partiture destinate alle rappresentazioni pubbliche.
Una lettera del maggio 1674 di V. Borromeo a Giovanni de Cabrera y Toledo, conte di Melgar, governatore di Milano dal 1678 (Carpani, p. 106), dà notizia ...
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PONZIO, Pietro
Rodobaldo Tibaldi
PONZIO, Pietro. – Nacque a Parma il 25 marzo 1535, figlio di Orlando e Caterina de Bosiis.
Fu battezzato il giorno successivo come Joannes Petrus (Pelicelli, 1916, doc. [...] e la condotta morale di Ponzio; dal 1579 Carlo Borromeo scrisse diverse volte a Costanzo Porta per avere consigli di cappella nella cattedrale di Verona. Gli venne preferito Giovanni Matteo Asola; ebbe comunque modo di farsi apprezzare come ...
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FASOLO, Bernardino
Marzia Cataldi Gallo
Figlio di Lorenzo, nacque a Pavia nel 1489 come si ricava da una notizia pubblicata dall'Alizeri (II, pp. 237; III, p. 247), in cui si afferma che egli giunse [...] 1818 G. B. Monti, procuratore amministrativo dei Borromeo, lo acquistò e donò alla nuova parrocchiale di 1904; L. Sanguineti, Il Ss. Crocefisso Nero e la chiesa di S. Giovanni Battista a Chiavari, Rapallo 1938, p. 35; U. Macciò, Madonna del Monte ...
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LUCINO (Lucini), Francesco
Rodobaldo Tibaldi
Nacque verso la metà del XVI secolo a Caravaggio, nel Bergamasco. Già frate dell'Ordine degli umiliati, secondo la testimonianza di G. Borsieri, fu ordinato [...] recarsi in Polonia, conducendo forse con sé il suo coadiutore Giovanni Antonio Molaschi. Nel 1603, oltre a ottenere un ulteriore offerte, come testimoniano due lettere al cardinale Federico Borromeo del 30 settembre e del 21 ottobre (conservate ...
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GASTOLDI, Giovanni Giacomo
Salvatore De Salvo
Nacque a Caravaggio, nel Bergamasco, intorno al 1555. La sua formazione musicale avvenne nella cappella della chiesa di S. Barbara in Mantova fatta erigere [...] 3 dicembre del medesimo anno, il cardinale Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, che avrebbe voluto il G voci (S.B. 166); Missa die Iovis, a 5 voci (S.B. 180); la Passione secondo s. Giovanni, a 6 voci (S.B. 81 bis); Salmi a 4/8 voci (S.B. 70, 74, 75 ...
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PANDOLFI, Domenico
Fabrizio Longo
PANDOLFI (Pandolfi Mealli), Domenico (in religione Giovanni Antonio). – Secondogenito di Giovanni Battista Pandolfi e quartogenito di Verginia Bartalini, fu battezzato [...] nobile famiglia poliziana, vicino al cardinal Carlo Borromeo), al cui seguito si era trasferito a altre notizie fino al 1660. In quest’anno il nome di «don Giovanni Antonio Pandolfi Mealli» compare sul frontespizio di due raccolte di Sonate a violino ...
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BELLASIO, Paolo
Raoul Meloncelli
Nato a Verona nel 1554 (il 20 maggio, secondo la lapide della sua tomba), s'ignora da chi avesse ricevuto l'educazione musicale. Nel 1582 (Fétis e Eitner) si trasferì [...] Milano. Il B. non riuscì ad avere l'incarico, poiché il Borromeo desiderava un organista ecclesiastico, avendo già un secolare al suo servizio, si cantino, in Anversa presso Pietro Phalesio e Giovanni Bellero 1591; Novi frutti musicali, madrigali a ...
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BOVICELLI, Giovanni Battista
Carlo Frajese
Nato ad Assisi probabilmente intorno al 1550, fa minore conventuale e cantore al servizio del cardinale G. Sirleto a Roma negli anni precedenti il 1584. In [...] suo protettore. Dalla prima, in data 12 sett. 1584, si apprende che era stato dal Sirleto raccomandato al cardinale C. Borromeo, perché fosse assunto, appunto, in qualità di cantore al duomo milanese (e l'assunzione doveva risalire almeno al 1583) e ...
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velinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che tende a imitare una velina televisiva, ad assumerne gli atteggiamenti. ◆ Se i valori dominanti sono quelli pallonari e velinisti, se i maschietti hanno come modello di riferimento il bulletto tostato...
pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. 2. Dignità di sommo pontefice, papato:...