D'AURIA, Geronimo
Francesco Abbate
Figlio ed erede artistico dello scultore napoletano Giovan Domenico, subentrò al padre nell'opera di collaborazione con un'altra famosa famiglia di scultori, i Caccavello. [...] scultore già esperto ed affermato, la tomba di Fabrizio Brancaccio in S. Maria delle Grazie a Caponapoli.
I primi di questi anni e di questo filone artistico è il S. Giovanni Battista, eseguito per la cappella Rota in S. Domenico Maggiore: ...
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CICINO, Francesco
Mario Rotili
Nacque a Caiazzo (Terra di Lavoro), come si desume dal contratto stipulato il 17 maggio 1491 con Bernardino di Bernardo, cancelliere di Alfonso d'Aragona duca di Calabria, [...] fondatamente attribuita al C., fatta dipingere da Drusia Brancaccio nel 1504 per la cappella di S. Sebastiano " del duomo di Aversa con S. Michele arcangelo tra i ss. Giovanni Battista ed Evangelista e la Madonna col Bambino ed angeli nella lunetta. ...
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DONNORSO, Sergio (Sergius de Ursone, Sergius Ursonis, Sergius de domino Ursone, Sergius domini Ursonis)
Andrea Romano
Nacque a Napoli verso la fine del sec. XIII da nobile famiglia (dalla quale prende [...] una lite sorta fra quest'ultimo e l'abate Brancaccio da Napoli. Quantunque il suo nome (nella , Il Collegio napol. dei dottori in diritto sotto Giovanna I, in Samnium, II (1929), ora in Da Giovanna I a Giovanna II d'Angiò, Benevento 1932: pp. 14, 21 ...
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JACOPO della Pila
Francesco Sorce
Si ignora la data di nascita di questo scultore di origini milanesi, la cui attività è documentata nel Regno di Napoli tra il 1471 e il 1502.
L'individuazione nelle [...] da Milano, all'impresa dell'Altare Miroballo in S. Giovanni a Carbonara, un tempo assegnatogli in toto (Id., 1974 . stipulò un contratto per la composizione del sepolcro di Tommaso Brancaccio, in S. Domenico Maggiore a Napoli. I lavori furono portati ...
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CARACCIOLO, Ferrante
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Secondogenito di Marino, marchese di Bucchianico e principe di Santobuono, e di Isabella Caracciolo, duchessa di Feroleto, nacque a Santobuono il 9 dic. 1605.
Ancora giovanissimo, [...] colpevole materiale di questo delitto fu identificato in Ottavio Brancaccio, ma il C. fu accusato di esserne il mandante costretti a fuggire la prima volta nella chiesa di S. Giovanni a Carbonara, da cui uscirono travestiti per nascondersi nel ...
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DEL BALZO, Angliberto (Ingilberto)
Franca Petrucci
Nacque in data imprecisata, nel secondo quarto del secolo XV, secondogenito di Francesco, duca di Andria, e di Sancia di Chiaramonte, che era sorella [...] , fu arrestato nel luglio del 1487 insieme con il figlio Giovanni Paolo, conte di Noja e il fratello maggiore Pirro, principe Triggiano e la contea di Noja furono concessi nel 1489 a Marino Brancaccio, che ne prese possesso il 19 genn. 1490; il 17 ...
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DE SENA, Giovanni
Francesco Cesare Casula
Secondo ed ultimo visconte di Sanluri nel Cagliaritano, era figlio primogenito di Antonio e di Caterina Gomir. Compare per la prima volta nelle fonti note il [...] Il 15 ott. 1477 fu incluso nella sentenza di morte pronunciata da Giovanni II contro il marchese di Oristano ed i suoi fautori, e gli altri feudatari locali come Leonardo Tola, Angelo Cano e Brancaccio Manca. Il 28 genn. 1478 con Artale Alagón ...
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CAMPANILE, Iacopo, detto Capanio
Giovanni Parenti
Poeta napoletano del sec. XVI, le cui vicende biografiche sono del tutto sconosciute. Un suo madrigale, "Hor che da vui mi parto", fu pubblicato come [...] , Cassandra Marchese, amata dal Sannazaro al suo ritorno dall'esilio (1504), morta nel 1569; Violante di Sangro; Cassandra Brancaccio; Lucrezia Scaglione, moglie di Paolo Carafa, lodata da Vittoria Colonna in una poesia perduta ma di cui resta una ...
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CARAFA, Bartolomeo
Arnold Esch
Nacque, in data ignota, da Andrea, capostipite del ramo dei Carafa della Spina, che durante i regni di Giovanna I e Carlo III faceva parte della corte reale; nel luglio [...] Urbano VI (il quale, essendo figlio di una Brancaccio, era in qualche modo imparentato col Carafa), e . 1385 a Genova, dove il pontefice prese alloggio nel palazzo dell'Ordine di S. Giovanni (Arch. Segr. Vat., Instr. misc. 3362, f. 10v), e quando il ...
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ALOIS, Gian Francesco, detto il Caserta
Mario Rosa
Nacque non molto dopo il primo decennio del sec. XVI da Aloisio e da Ippolita Caracciolo, e fu detto "il Caserta" dal luogo dei possedimenti della [...] al valdesianesimo. Certo, fu l'A., con Ferrante Brancaccio, ad informare il Flaminio, a Viterbo, della "felice X (1870), pp. 489-491; Le Cento e dieci divine considerazioni di Giovanni Valdesso, a cura di E. Boehmer, Halle in Sassonia 1860, pp. 543 ...
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