lingua, questione della
Stefano Gensini
Un’idea di naturalismo linguistico
Il corpus delle riflessioni machiavelliane su lingua e linguaggio, a parte il fondamentale Discorso intorno alla nostra lingua [...] e sul ritorno normativo al linguaggio di Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio.
L’associazione degli interventi di M. alla q. («dependendo prima da essa l’essere, dipoi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci hanno conceduto», § 1). E ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È solo nel corso del XIII secolo che – anche grazie alla riscoperta dell’Aristotele [...] tardomedievale.
Emblematico, al riguardo, è il caso del domenicano Giovanni da Parigi, o Jean Quidort, il cui Tractatus de di impero universale: poiché non esiste un modo di vita buono per ogni comunità civile, è preferibile che ciascuna scelga ...
Leggi Tutto
L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] già nell’autografo del Decameron); nel 1480, poi, Giovanni Ridolfi dà uno dei primi esempi sistematici di uso di quà, fù compaiono non di rado anche in testi di scriventi di buona cultura. È molto comune, anche nella stampa, l’uso dell’accento ...
Leggi Tutto
Massimiliano I d’Asburgo
Emanuele Cutinelli-Rendina
La politica di Massimiliano
Primogenito dell’imperatore Federico III e di Eleonora del Portogallo, Massimiliano, nato a Wiener Neustadt nel 1456 e [...] Castiglia, e quindi del figlio Filippo con Giovanna, terzogenita dei medesimi sovrani iberici – al più credito lui che cento anni fa alcuno suo antecessore; ma è tanto buono ed umano signore che viene ad essere troppo facile e credulo (Vettori [ ...
Leggi Tutto
Medici, Lorenzo de’, detto il Magnifico
Alessio Decaria
Nacque a Firenze nel 1449, da Piero di Cosimo (→ Medici, Piero di Cosimo de’) e Lucrezia Tornabuoni. Appena ventenne ereditò la posizione eminente [...] farlo persino diventare «cattivo», se prima era «buono». Il fallimento dell’impresa pazziana prova, in 721-22; G. Pieraccioni, Note su Machiavelli storico, 1, Machiavelli e Giovanni di Carlo, «Archivio storico italiano», 1988, 538, pp. 635-64, ...
Leggi Tutto
CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] affatto discendenti da lui".
Ci sono tuttavia buone ragioni per chiamare questa metodica del significato -262; J. F. Renauld, Quelques observations sur les idées morales de Giovanni Vailati e M. C., in Rivista critica di storia della filosofia, XVIII ...
Leggi Tutto
Leone X
Maria Agata Pincelli
Figlio secondogenito di Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico e di Clarice Orsini, nacque a Firenze l’11 dicembre 1475 e fu battezzato con il nome di Giovanni. Ebbe come [...] un pontificato di breve durata. Il conclave fu quindi breve, e Giovanni fu eletto papa l’11 marzo 1513, con il nome di Leone Intitolato De principatibus ecclesiasticis, esso è costituito in buona parte da un excursus sulla storia recente dello ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Cinque e Seicento l’immaginario collettivo elabora il bisogno di vedere materialmente [...] diviene antropologia retorica con l’Arte de’ cenni di Giovanni Bonifacio e con il Trattato sulle lettere missive di che l’invenzione o vero impresa, s’ella debbe avere del buono, bisogna ch’abbia cinque condizioni. Prima, giusta proporzione d’anima ...
Leggi Tutto
COPPO, Pietro
Giorgio Busetto
Nacque a Venezia da Marco, nella seconda metà del 1469 o nella prima del 1470. come si evince dal suo testamento, scritto il 7 luglio 1550, dove egli dice di aveie ottanta [...] derivare); la XVII (Asia Minore: molto buona vi è la rappresentazione dell'isola di Cipro modesti ai cinque figli: Marco, più volte giudice, già morto nel 1570; Giovanni, notaio, anche lui più volte giudice e vicedomino, sindaco infine nel 1560 ...
Leggi Tutto
CAPPONI, Nicola, detto Cola Montano
Paolo Orvieto
Nacque nella prima metà del secolo XV a Gaggio della Montagna nel Bolognese, donde il nome Montano; il padre aveva nome Morello. Nulla sappiamo della [...] tutti i suoi ragionamenti il vivere sotto un principe non buono detestava, gloriosi e felici chiamando quegli a' quali nascere un assiduo studio della filosofia guidato dal dotto bizantino Giovanni Argiropulo. Dopo numerose peripezie giunse il 24 ott. ...
Leggi Tutto
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
overperformare (over performare) v. tr. In economia, e anche in senso estensivo (specialmente nel giornalismo sportivo), rendere più del previsto, offrire una prestazione superiore alle aspettative; sovraperformare. ◆ Nell’esercizio 2016 e nel...